Asti- Lanfranco (Lega) e il voto regionale: “Soddisfatto delle 3.561 preferenze. Non bastano per entrare in Consiglio ma danno forza per i prossimi impegni amministrativi”

Ha scelto di ringraziare gli elettori astigiani che gli hanno accordato la loro fiducia attraverso un video “social” per raggiungerli più facilmente. Sono 3.561 i grazie che Paolo Lanfranco, sindaco di Valfenera, deve agli astigiani che domenica 26 maggio hanno scritto il suo nome sulla scheda per il rinnovo del Consiglio Regionale.

Sono tanti voti, che lo portano al 9° posto per numero di preferenze in tutto il Piemonte. Tanti voti, ma non sufficienti per entrare nel nuovo Consiglio della Regione.

In qualunque altra provincia sarei risultato eletto – commenta oggi Lanfranco con il necessario distacco dovuto all’analisi dei dati emersi dalle urne – ma nel collegio astigiano è il risultato eccezionale del collega Fabio Carosso (4.552 preferenze, n.d.r.) ad assegnare il seggio in Regione. A lui i miei auguri sinceri di buon lavoro per il nostro territorio. La legge elettorale, con il gioco degli scarti, non ha consentito di più al territorio di Asti. Nonostante questo, non posso che essere soddisfatto del voto, che considero molto positivo. La fiducia raccolta dagli astigiani mi dà forza per continuare il mio impegno amministrativo a cominciare dalla Provincia che avrò l’onore di presiedere fino al rinnovo della carica”.

Tocca infatti a Lanfranco la presidenza della Provincia di Asti, già vice presidente, subentrato al dimissionario Marco Gabusi, anch’esso candidato non eletto alla Regione per FI.

Quali sono i lati positivi  nel bilancio della sua campagna elettorale?

Il lato positivo è stato avere la possibilità di confrontarsi con gli altri candidati in modo molto sereno e costruttivo sui temi del territorio – riflette Lanfranco – la conoscenza di tante realtà virtuose e di molte persone perbene che con passione si adoperano per la comunità è stato un arricchimento e mi confortano nel constatare che la politica va al di là dei cliché negativi che fanno tanto tendenza. Ho incontrato molti giovani ai quali sono molto grato e che sono stati una piacevole sorpresa per il loro impegno”.

E c’è stato qualcosa di negativo in questa avventura?

Penso che l’unica cosa negativa di una campagna elettorale sia il non poter approfondire la complessità dei problemi. La necessità di far passare il messaggio in maniera semplice ed immediata toglie, per forza di cose, la possibilità di fare un’analisi articolata delle questioni importanti per il territorio e per i cittadini.”

Ha avuto modo di analizzare i voti del suo collegio. Si è sentito sostenuto dal territorio?

Direi senz’altro di sì. Innanzitutto dalla comunità che amministro da 12 anni, Valfenera, ma anche dai paesi vicini e dagli amministratori locali. In particolare da Ferrere, Cellarengo  e Dusino San Michele. Anche Villanova mi ha sostenuto. Asti, poi, mi ha dato un grande riscontro, cosa che non era per nulla scontata, con oltre 600 preferenze”.

Già da martedì Paolo Lanfranco è tornato al lavoro alla guida della Provincia di Asti e del Comune di Valfenera, in attesa di conoscere, come tutti i Piemontesi, quale sarà la nuova Giunta e il nuovo Consiglio della Regione. Quello che Lanfranco non dice è che sarebbe un vero peccato per il territorio che un solo astigiano sedesse a Palazzo Lascaris, ma questo appartiene probabilmente al mondo dell’utopia, da non pronunciare ad alta voce.

 

Carmela Pagnotta