La crisi senza fine delle Ferrari

La passata stagione di Formula 1 era stata caratterizzata da un sostanziale equilibrio tra la Ferrari e la Mercedes. A trionfare, alla fine, fu nuovamente Lewis Hamilton ma la Rossa per buona parte del campionato aveva dimostrato di essere altamente competitiva e di essere riuscita a ridurre enormemente il gap con le Frecce d’Argento. Quest’anno, pertanto, in molti speravano che potesse essere la volta buona per tornare a stare davanti a tutti. Nei primi GP, tuttavia, le cose non sono andate come sperato da tutti i ferraristi e sono cresciuti in modo esponenziale i dubbi in ordine alla bontà del progetto tecnico delle Rosse. Se è vero che vincere non è mai facile, è altrettanto vero che sono più di 10 anni che le Ferrari non riescono a portarsi a casa un titolo mondiale. Eppure in questi anni gli investimenti non sono mancati e, anzi, ogni anno la scuderia di Maranello ha speso centinaia di milioni di euro nello sviluppo della vettura e nella ricerca, senza tuttavia riuscire a colmare il distacco dalle Mercedes che, anzi, di anno in anno diventa sempre maggiore.

Il dominio Mercedes

Come ogni anno la Ferrari si approcciava a questa stagione con altissime ambizioni e, di conseguenza, con enormi aspettative. I test invernali avevano fatto ben sperare tutto l’ambiente Ferrarista: sulla pista di Barcellona, le Ferrari erano state di gran lunga le auto piĂą veloci in pista e a Maranello era forte la convinzione che questa potesse essere la stagione buona per tornare alla vittoria. Tutte le buone sensazioni dei test, tuttavia, hanno lasciato presto spazio alla delusione e alla paura di fallire nuovamente l’assalto al titolo mondiale. Nei primi cinque GP stagionali la Mercedes ha infatti dimostrato una superioritĂ  netta, come mai era avvenuto negli ultimi campionati, riuscendo a conquistare cinque doppiette che hanno lanciato nello sconforto tutto l’ambiente Ferrari. Come ricordato anche da La Repubblica, era dai tempi in cui Schumacher sedeva a bordo della Rossa che non si assisteva ad un tale dominio e nessuno avrebbe potuto immaginare che dopo sole cinque gare il mondiale potesse essere giĂ  pesantemente indirizzato verso la Mercedes. Ad 3 di giugno, la classifica è quindi guidata da Lewis Hamilton che nonostante quest’anno abbia trovato un Valterri Bottas in grande spolvero, resta secondo le scommesse online Betway, a quota 1,60 il principale candidato alla vittoria di quello che sarebbe il proprio sesto titolo di campione del mondo. Anche nel recente GP di Monaco, disputatosi come sempre nello splendido scenario cittadino di Montecarlo, il pilota britannico è riuscito a conquistare pole position e vittoria, allargando ulteriormente il distacco dai suoi diretti inseguitori. In quell’occasione, Hamilton ha dimostrato di essere un grande uomo, oltre che un campione unico e subito dopo aver terminato la corsa è scoppiato in un pianto disperato in ricordo del suo amico Niki Lauda, scomparso solo pochi giorni prima.

I problemi in casa Ferrari

In casa Ferrari nessuno avrebbe potuto immaginare che la stagione delle Rosse potesse essere così difficile. Le Mercedes in queste prime uscite hanno dimostrato una superiorità a tratti imbarazzante, sia nel giro secco che nel passo gara. Mentre, come detto, nello scorso campionato la Rossa aveva lasciato intendere di essere estremamente competitiva e di essere giunta al livello dei rivali, quest’anno il divario sembra troppo netto e all’orizzonte non si intravedono spiragli per una inversione di rotta. Come se non bastassero i problemi alla vettura, il team principal Binotto è stato chiamato ad affrontare l’annosa questione relativa alla gestione dei due piloti della Rossa. Mentre alla vigilia della stagione il primo pilota pareva dovesse essere Vettel, in questi primi GP Charles Leclerc ha lasciato intendere di essere già al livello del tedesco ed in più di un’occasione ha mostrato un certo malumore nell’obbedire agli ordini di scuderia. Se è vero che un quattro volte campione del mondo come Vettel merita considerazione e rispetto da parte dell’ambiente ferrarista, è altrettanto vero che in pista il curriculum spesso conta ben poco e che Leclerc è già stato eccessivamente penalizzato dalle strategie Ferrari. L’ultima decisione discutibile delle Rosse si è avuta proprio nel recente GP andato di scena nel Principato di Monaco: a causa di un clamoroso errore di valutazione da parte degli uomini al muretto box, Leclerc è stato costretto a prendere il via del GP dalla quindicesima posizione. Nonostante nei primi giri abbia tentato una disperata rimonta su una pista in cui per le vetture odierne è praticamente impossibile sorpassare, a causa di una foratura il campioncino monegasco è stato costretto al ritiro e a dire addio, con ogni probabilità, al sogno mondiale.

La stagione è appena iniziata ma in casa Ferrari è già tempo di primi bilanci. Dopo la prematura scomparsa dell’AD della FCA Sergio Marchionne, la casa del Cavallino sembra essere entrata in un mood negativo da cui, in ogni caso, deve uscire al più presto onde evitare che la situazione si aggravi ulteriormente. La sensazione è che, nonostante siano stati disputati appena sei GP, il mondiale sia una questione a due tra Bottas ed Hamilton. I tifosi del Cavallino, ad ogni modo, sperano che quanto prima la Ferrari possa riuscire a trovare la retta e che le Rosse riescano quantomeno a salvare il salvabile. La gloriosa storia della casa di Maranello impone un repentino cambio di rotta e tutto il mondo ferrarista spera che ciò possa avvenire il prima possibile.