Asti- Disegno di legge Pillon: la preoccupazione del Coordinamento Donne Cgil

Simone Pillon

Era prevista per martedì 23 luglio la discussione in Commissione Giustizia del Senato sul controverso disegno di legge Pillon sulla riforma del diritto di famiglia. Così controverso da provocare uno scontro tra maggioranza e opposizioni che ha consigliato lo slittamento a settembre dei lavori parlamentari, con Pillon ancora relatore del provvedimento.

La città di Asti si è già mobilitata con diverse prese di posizione in proposito. Anche il Coordinamento Donne Cgil fa sentire la sua voce preoccupata sui provvedimenti previsti dalla riforma del senatore Pillone:

Come noto, si tratta di proposte di legge regressive e autoritarie – si legge nella nota diffusa dalle Donne Cgil Asti – che penalizzano le coppie che decidono di separarsi, rendendo difficilissima la gestione dei figli minori e, in ultima istanza, penalizzando proprio i bambini e le bambine. Lo scopo, seppur non esplicitato, di tali provvedimenti è l’istituto del divorzio, anche se non si ha il coraggio di dichiararlo apertamente.

En passant, vengono colpiti i principi della libertà e dell’autodeterminazione delle donne, vengono sottovalutati gli episodi di violenza domestica, viene negata la dignità delle famiglie arcobaleno. E tutto ciò quasi il giorno dopo aver approvato in via definitiva il cosiddetto ‘Codice rosso’ che, pur tra luci e ombre, costituisce un passo avanti nella repressione dei fenomeni di violenza contro le donne.

Ci auguriamo che la comunità astigiana, dopo aver ospitato un grande Pride, dopo aver espresso un giudizio negativo sul ddl Pillon tramite un voto quasi unanime della sua amministrazione, sia attenta all’iter parlamentare e faccia sentire il suo dissenso con forza, anche scrivendo ad esponenti politici e comunque in tutti i modi in cui è possibile esprimere la propria preoccupazione”.

Luisa Rasero – Donne Cgil Asti