“Asti, città dei controsensi”

Asti, città dalle mille meraviglie e da innumerevoli controsensi. Si vieta per esempio da un lato l’utilizzo della cannuccia in plastica, ma dall’altro non si cerca di contrastare l’accumularsi di rifiuti in discariche abusive con conseguenti roghi.Si vieta, tramite un servizio di controllo nei parchi, l’utilizzo della bici in questi ultimi, si vieta di portar i cani di qualsiasi taglia senza guinzaglio, ma nel frattempo non si contrasta per nulla il bivaccare nei parchi con abbandono di rifiuti e creando timori per chi li frequenta. Una città che obbliga a lavar la pipì dei cani, ma permette l’uso delle aree verdi a tossici con conseguente abbandono di siringhe. Pare che si abbia paura di agire…… i palliativi a Asti non servono, serve un pugno duro per chi commette azioni e comportamenti che arrecano danno/timori alla collettività!

Luca P.