CRONACA – Chieri, il mistero di Villa Moglia: la verità dall’esame delle ossa trovate
Otto frammenti ossei, sequestrati dai carabinieri di Chieri e pronti per essere esaminati dai servizi di medicina legale: ruota intorno a questo macabro reperto il mistero di Villa Moglia, la antica residenza da anni abbandonata in cui un gruppo di appassionati dell’occulto e del paranormale ha svolto nei giorni scorsi delle ricerche nei cunicoli sotterranei, arrivando alla scoperta di quella che potrebbe essere la traccia di un omicidio. Nella telefonata ai carabinieri e nelle successive dichiarazioni rese al gruppo operativo della compagnia di Chieri, la medium del gruppo ha aggiunto dettagli apparentemente importantissimi: che il ritrovamento è avvenuto senza il bisogno di scavare, visto che i frammenti di ossa erano in vista; che i resti apparterrebbero ad una donna di colore, di nazionalità francese, assassinata dieci anni fa.
Gli inquirenti, però, procedono con la massima prudenza: informata subito la Procura, hanno repertato gli otto frammenti e li hanno portati via, per affidarli ai servizi di medicina legale dell’Asl, che in prima battuta diranno se si tratta o meno di resti umani. Poi, sono stati messi i sigilli a Villa Moglia, struttura notoriamente frequentata da appassionati di paranormale. Proprio il fatto che a Villa Moglia si sono intrufolati negli anni in tanti, riesce difficile capire come quei resti siano a lungo rimasti lì senza che nessuno si accorgesse della loro presenza. Indagini appena iniziate: ma prima di tutto, serve capire se si tratta davvero di ossa umane…