Asti, città accogliente, prepara la Festa dei Popoli per incontrare i cittadini venuti da lontano
Dall’analisi dei dati dell’anagrafe sono 9.618 i cittadini stranieri residenti ad Asti, rappresentanti di ben 99 Paesi diversi. L’amministrazione comunale e l’assessorato alle politiche sociali si stanno muovendo perché questi nuovi cittadini entrino a far parte della comunità in maniera sempre più partecipata, partendo dall’ottimo esperimento svoltosi pochi giorni fa in cui gambiani e senegalesi hanno promosso la pulizia di corso Matteotti.
Imparare a conoscersi e avviare nuovi progetti fa parte di quella politica che la giunta Rasero porta avanti per fare di Asti una città sempre più accogliente e in cui le discriminazioni siano tenute fuori dal tessuto sociale. Il modo migliore per dialogare è stato individuato nella nascita di forme associative delle varie comunità, forti del già sperimentato successo degli anni passati in cui le associazioni erano quelle dei migranti dal sud Italia come gli “Amici della Lucania” e quella dei calabresi. Per l’amministrazione pubblica è più facile avviare progetti interpellando i responsabili delle associazioni: la comunicazione è diretta e più veloce e si trasferisce prima a tutti i membri che ne fanno parte. Esistono già ad Asti una decina di associazioni di cittadini stranieri: Brasile, Albania, Gambia, Filippine, Nigeria, Senegal, Egitto, Marocco, Costa d’Avorio, Romania. Altre comunità si stanno organizzando.
La collaborazione dell’amministrazione con le associazioni di volontariato e con la Diocesi ha dato vita al progetto di realizzare la prima “Festa dei popoli” che si svolgerà il 5 ottobre in occasione della Giornata Mondiale del Migrante.
Ad Asti stiamo lavorando per costruire un clima di accoglienza e abbattimento delle barriere – spiega Daniela Iavarone dell’ufficio diocesano Pastorale migranti – le difficoltà secondo noi nascono dalla mancata conoscenza. Per questo abbiamo deciso di dar vita ad un evento che farà incontrare le persone e in cui saranno i rappresentanti delle varie etnie a raccontarsi”.
La Festa dei Popoli sarà ospitata in piazza Castigliano e le 10 associazioni di stranieri esistenti sul territorio hanno già aderito. Ci sarà occasione di condividere il pasto e di conoscere la gastronomia dei vari paesi ma anche un momento di riflessione con una funzione interreligiosa.
Speriamo che l’annuncio in anticipo – dice il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Boccia – stimoli altre comunità ad aderire e a strutturarsi in associazione. Il 5 ottobre vedremo una piccola pianta che dovrà per forza crescere”.
Carmela Pagnotta