Chieri, Comune e privati alle prese con i danni da nubifragio
Il sopralluogo effettuato nelle scorse ore dai tecnici della Regione ha permesso di fare il punto sui danni subiti a Chieri a causa del nubifragio di domenica pomeriggio scorsa. Tante le strade chiuse, tantissimi gli alberi abbattuti dal forte vento, per non parlare dei danni e delle infiltrazioni di numerosi edifici pubblici, da scuole a parchi (il parco Robinson di Viale Fiume quello messo peggio), dalla piscina alla biblioteca e al centro sportivo San Silvestro. Per arrivare alla ciminiera storica dell’Imbiancheria del Vajro, che è stata abbattuta. Infine lampioni abbattuti e semafori fuori servizio perché pericolanti. E rii che hanno esondato. Per tutto questo il Comune ha chiesto lo stato di emergenza alla Regione, che può erogare ulteriori fondi ai Comuni in virtù di una legge del 1978 sulle calamità naturali.
Sul versante dei privati, agenzie di assicurazione sommerse da richieste di risarcimento danni, con la parte del leone fatta dagli amministratori di condominio, cui tocca la denuncia per le parti comuni, tetti in primis.