PARTE LA PROGETTUALITA’ PER “TORINO AREA DI CRISI INDUSTRIALE COMPLESSA”

Questa mattina incontro operativo presso la Regione Piemonte

Andrea Tronzano

Si è svolto questa mattina, presso il Palazzo della Regione Piemonte, l’incontro operativo del tavolo di coordinamento per “Torino area di crisi industriale complessa”.

Alla riunione hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, l’assessore all’Industria del Comune di Torino, Alberto Sacco, l’assessore alle Attività produttive della Città Metropolitana di Torino, Dimitri De Vita, gli Atenei torinesi, la Camera di Commercio di Torino, le associazioni imprenditoriali, compresi i costruttori e il mondo della cooperazione, le organizzazioni sindacali, Tne e Finpiemonte.

L’incontro ha permesso di definire con chiarezza la linee progettuali su cui lavorare per cogliere le opportunità offerte dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico, che riconosce il torinese come “area di crisi industriale complessa”, con una piena condivisione delle stesse:

  • investimenti sulla formazione e riqualificazione professionale;

  • investimenti in infrastrutture per l’erogazione di servizi di formazione, innovazione e trasferimento tecnologico;

  • progetti a sostegno degli investimenti per ridare forza alla competitività delle imprese, anche micro e piccole;

  • utilizzo degli ammortizzatori sociali nella fase di transizione e di riqualificazione professionale.

Rimangono strategici, quindi, il progetto MTCC e la Cittadella dell’aerospazio, perchè il territorio torinese è su questo eccellenza assoluta e vuole continuare ad esserlo.

Questi strumenti operativi si completeranno con altre risorse, nell’ambito di un piano più vasto, che toccherà molteplici comparti produttivi, oltre all’automotive e all’aerospazio, in particolare l’economia circolare e bioeconomia, l’edilizia e la salute. Un piano di intervento che interesserà tutta la scala in cui si articola l’imprenditoria (dalle micro alle grandi imprese, dall’artigianato all’industria) e l’insieme dei territori regionali, al di là di quelli strettamente ricompresi nel sistema locale di Torino.

I prossimi passi saranno l’incontro dei tecnici delle istituzioni con il Ministero, per definire gli interventi finanziabili e il quadro preciso delle risorse disponibili e la creazione di tavoli di lavoro per il dettaglio dei progetti, a partire dall’area di Mirafiori, con l’industria 4.0 e da Corso Marche, con la Piattaforma per l’Aerospazio. Questi due interventi faranno da apripista per altri progetti, che interesseranno diversi settori: edile, biomedicale con il Parco della Salute, agricoltura 4.0, economia circolare e gestione rifiuti.

Mi aspettavo concretezza e la risposta da parte degli attori presenti al tavolo è stata positiva – conferma l’assessore regionale Andrea Tronzano– la Regione Piemonte ha proposto alcune linee politiche che si basano su 4 concetti chiave: fare sistema, agire sul capitale umano, responsabilizzare attraverso la progettualità, scaricare sulla produzione il grande lavoro svolto con ricerca e sviluppo. In questo contesto bene si inserisce il Manifacturing Center che, insieme al Competence, costituisce una delle basi da cui partire per il dialogo con il Ministero. L’obiettivo è uno solo: creare occupazione, sostenendo le imprese, riportando così la Regione Piemonte a risalire nella classifica del PIL italiano. Pur nella consapevolezza che i settori automotive e aerospaziale sono determinanti, riteniamo imprescindibile riconoscere il giusto valore anche ad altri cluster quali, ad esempio, l’edilizia, il biomedicale, l’economia circolare, l’agricoltura e la gestione dei rifiuti.”

Siamo molto soddisfatti che ci sia condivisione di intenti per il bene di Torino – ribadisce l’assessore comunale Alberto Sacco – la Città ha voluto fortemente questo riconoscimento proprio perchè consapevole della grande opportunatà che rappresenta per il nostro Asset imprenditoriale. Sono in continuo contatto con il Mise che, come sempre, è disponibile ad ascoltare le proposte che, come il Manifacturing Center, rappresentano la concretezza di tutti gli attori del territorio”.