Asti- Drums & Guitars Night, il gusto vincente del rock e della solidarietà
Ci vuole un fisico bestiale dice la canzone. E ci vuole davvero per una notte di musica come la “Drums & Guitars Night” di Asti che riesce a mettere insieme duemila persone, tante erano ieri sera in piazzale De Andrè, per oltre quatto ore. E ci vuole anche per Luca Cetroni, batterista del gruppo di Ettore Diliberto, che scendendo dal palco alla fine dello spettacolo si è procurato una distorsione alla caviglia appoggiando male il piede.
La serata finale di Monferrato On Stage però non ha deluso le aspettative del pubblico che ha sfidato le minacce di pioggia e l’improvviso calo della temperatura atmosferica pur di assistere al “concertone”.
Grandi applausi per i dieci chitarristi e sei batteristi alternatisi sul palco tra i più popolari del panorama musicale italiano. Gettonatissime le permormaces di Matt Backer, Max Cottafavi, Andrea Fornili, Luca Colombo, Mario Schilirò, Roberto Gualdi, Ivano Zanotti, Alex Polifrone, Robby Pellati, Luca Martelli. Entusiasmo alle stelle per quelle di Stef Burns, Maurizio Solieri, Cesareo, Giuseppe Scarpato, Giacomo Castellano e Adriano Molinari, che hanno scatenano il pubblico su classici del rock di Pink Floyd, Radiohead, Lenny Kravitz, Zucchero e Edoardo Bennato. Una menzione speciale merita Andrea Belfiori, nella scuderia di Ettore Diliberto e del suo gruppo Custodie Cautelari, per l’interpretazione di “Whole lotta love” e “Immigrant song” dei Led Zeppelin con un’apprezzabile potenza vocale.
Ospite a sorpresa, non annunciato precedentemente, Alberto Radius, già protagonista della serata di Monferrato On Stage di Baldichieri, salito sul palco sul finale e applauditissimo dal pubblico.
Il connubio musica rock e Monferrato vince ancora una volta e vince anche per Anfass e Autismo che fare, le due associazioni alle quali la Drums & Guitars Night è legata (l’incasso sarà loro devoluto), accompagnate dal saluto live di Elio, per l’occasione senza Storie Tese, in collegamento Skype con la piazza di Asti.
Sul palco sul finale si è esibito anche Filippo Mobrici, presidente di Piemonteland e del Consorzio della Barbera e dei vini del Monferrato, dimostrando un talento canoro insospettato intonando “Il tempo di morire” di Lucio Battisti.
La grande disponibilità degli artisti ha fatto il resto, sul palco e anche sotto. Un plauso speciale a Stef Burns che è corso fuori dal backstage ad incontrare un ragazzino quando una delle organizzatrici dell’evento gli ha fatto sapere che voleva un autografo sulla sua maglietta. Anche questo è un motivo per esserci nelle serate di Monferrato On Stage.
Carmela Pagnotta