Montechiaro d’Asti- Chiude l’asilo nido. Manifestazione della Cgil davanti al Comune

Il Comune di Montechiaro d’Asti ha deciso di chiudere il servizio di Asilo Nido (micro nido e sezione primavera) di via Maresco 54, lasciando senza occupazione le lavoratrici che da anni portano avanti il servizio e costringendo le famiglie a trovare, in tempi brevi, un’altra soluzione per i propri bambini.

Il nido di Montechiaro d’Asti accoglie ogni anno una media di 15 bambini dando una risposta reale e importante alle esigenze del territorio.

Le disavventure del Nido sono note a molti: per anni è stato gestito da una associazione che troppo spesso non pagava le dipendenti, le quali sono state costrette a procedere con vertenze legali per recuperare quanto dovuto.

Durante l’anno scolastico appena concluso (2018/19) le cose però stavano andando molto meglio, con retribuzioni regolari e una buona organizzazione interna, capace di garantire un servizio di maggiore qualità.

L’asilo di Montechiaro d’Asti venne aperto grazie ad un contributo della Regione Piemonte e che ogni anno fruisce dei contribuiti regionali destinati ai Servizi all’Infanzia dei Comuni. L’amministrazione comunale montechiarese ha però deciso di destinare i locali del Nido alla nuova Caserma dei Carabinieri, già a partire da luglio 2020.

Nel corso dell’ultima campagna elettorale il programma dell’attuale Sindaco prevedeva che Micro nido fosse ricollocato nella “Cittadella della scuola”, ampia area all’ingresso del paese su cui sorgono le scuole, garantendo la continuità del servizio nella sede attuale fino alla conclusione dei lavori nella nuova sede.

La Funzione Pubblica CGIL di Asti ha organizzato per martedì 1° ottobre un volantinaggio di fronte al Municipio di Montechiaro, in piazza Umberto I dalle 9 alle 10.30.

Assistiamo ad una brusca inversione di quanto promesso in campagna elettorale – scrive in una nota la Cgil -Lasciamo ai cittadini elettori il compito di valutare questo cambiamento di programma e le azioni annunciate e non portate avanti; alla FP CGIL rimane invece la valutazione delle enormi difficoltà che comporterebbe riaprire un servizio di questo tipo dopo una lunga chiusura: perdita delle professionalità e disaffezione delle famiglie. Il risultato di questa decisione scellerata e avventata è la chiusura di un pubblico esercizio, il depauperamento del territorio, la perdita del posto di lavoro per le lavoratrici e una mancata risposta alle famiglie. La Cgil di Asti è vicina alle lavoratrici e alle famiglie e chiede all’Amministrazione di rivedere la propria posizione e riaprire immediatamente le porte dell’ asilo”.