NIZZA MONFERRATO:”APERIAUTORE” – PRESENTAZIONE DEL MONOLOGO “UN SOTANINO ROSSO” DI EUGENIO CARENA
Venerdì 27 settembre, nei locali de Il Salotto di Bea a Nizza Monferrato, per la rassegna AperiAutore, si è tenuta la presentazione di “Un sotanino rosso”, lettura di un monologo, di e con Eugenio Carena (foto). ispirato alla storia di Eleonora Gualenghi,dama di compagnia di Lucrezia D’Este, andata sposa a Nicolò Crova nel 1603. Questa giovane che crede di diventare una baronessa e regnare nell’Alto Monferrato, piomberà invece in un incubo fatto di vessazioni, di disprezzo e lotterà tutta la vita per una redenzione che non troverà. Con questa serata, ricca di sensazioni ed emozioni particolari, abbiamo cosi fatto un salto nel tempo e ci siamo catapultati nel 1600, però quell’avvenimento del passato può benissimo riferirsi a tanti fatti di cronaca odierna sulle condizioni femminili delle donne ed è stata portata così alla luce questa figura della nostra storia nicese, rendendole giustizia .Il sotanino del titolo è nato sull’epoca storica e nasce da questo abito che nasce sontuoso, poi cambiando i vari pezzi rimane umile da serva. Sulla vicenda di questo personaggio che arriva dalle nostre parti,si è documentato lo storico Giuseppe Baldino, appassionato di storia locale ed Eugenio Carena ha accettato la sfida e ha preso l’incarico d’immaginarsi la vita a quei tempi, spesso tumultuosi e non sempre semplici, partendo da un fatto storico e arrivando a questo monologo che ruota intorno a questa giovane figura femminile, diventato poi una rappresentazione teatrale affidata all’interpretazione di Chiara Buratti. Lo spettacolo si basa su un fatto storico realmente accaduto nel Seicento: il matrimonio, per motivi politici, del Barone Niccolò Crova con la giovane Eleonora Gualenghi, ferrarese a corte degli Este, matrimonio che avrà, come epilogo doloroso, un fatto di sangue. La vicenda, narrata in prima persona, in quattro quadri che rappresentano i diversi periodi della vita della protagonista, racconta la breve vita di questa figura storica dalla biografia poco conosciuta. Il costume preparato da Arstelier è frutto di una minuziosa ricerca storica ed è stato cucito tenendo conto degli abiti rinascimentali e dei materiali adoperati nel 1600.Palazzo Crova e l’omonima famiglia costruiscono senza dubbio per Nizza Monferrato un esempio emblematico poiché, proprio all’interno si svilupparono molte vicende, che nel bene e nel male influenzarono la vita pubblica locale. Il monologo, sotto forma di cantata, vuole rendere omaggio a lei e a tutte le altre figure femminili le cui tormentate vicende sono sempre attuali e che purtroppo devono sopportare angherie, violenza e soprusi. Una vicenda ambientata nel milleseicento che sembra una storia dei giorni nostri.
Alessandra Gallo