Blocchi anti-smog: partenza in salita, mancano i cartelli

Blocchi anti-smog: sono scattati martedì, con polemiche sulle deroghe (per età e Isee: anziani e meno abbienti i beneficiari), ma c’è un nuovo problema: manca ancora quasi del tutto la segnaletica. E pensare che alcuni giorni fa, il servizio ambiente del Comune di Chieri ha realizzato un modello, condiviso con i sindaci degli altri 21 comuni coinvolti dai blocchi del traffico. La segnaletica è stampata su pannelli da 60 centimetri per 90, analoghi a quelli posizionati sulle vie d’accesso alla Ztl a Torino, e sistemata sulle principali strade urbane. Contiene l’indicazione dei divieti stagionali, quelli che bloccano gli euro 3 diesel dal primo ottobre al 31 marzo, e anche le misure d’emergenza che scattano dopo 4, 10 o 20 giorni consecutivi di sforamento dei livelli di polveri sottili nell’aria, che corrispondono rispettivamente al semaforo arancione, rosso o viola. Anche se per le deroghe si rimanda al sito internet delle singole amministrazioni comunali, si tratta di molte informazioni in poco spazio. Ma qualche Comune, adesso, non è più disposto ad accettare il modello di Chieri ‘tal quale’. Nichelino vorrebbe renderli più leggibili e sta valutando con i suoi uffici qualche miglioramento “ottico”. ” Anche Moncalieri pensa ad apportare qualche modifica. Insomma, i ‘blocchi’ partono con un difetto di fondo: manca la chiarezza (e l’immediatezza) dell’informazione per i cittadini.

Il cartello proposto da Chieri