Chieri, Piazza Cavour: le proposte per ‘limitare i danni’
Limitare i danni, migliorando qualche aspetto del progetto e della cronologia del cantiere: questo si prefigge il Comitato Centro Storico, che ha riunito i soci per fare il punto dell’operazione – Piazza Cavour, ormai destinata a partire nel giro di un paio di settimane. Dice Roberto Pezzini, presidente del comitato, una vita come funzionario Ascom a Chieri: “Premetto che c’è meno voglia di partecipare e più rassegnazione da parte dei commercianti del centro. Ma questo non significa che si possa e si debba fare qualcosa per rendere meno negativo l’impatto dell’operazione. Che, lo abbiamo ribadito, tra una cosa e l’altra costa alla città un milione di euro. C’è spazio per ridiscutere alcuni aspetti dell’operazione? Noi pensiamo di sì. Ci preoccupa, per esempio, che la pavimentazione della piazza sia prevista anche davanti alla chiesa di Sant’Antonio e addirittura verso il piccolo porticato davanti. Così si restringe la strada all’incrocio tra Via Vittorio e Via Palazzo di Città: non si capisce come sarà possibile mantenere il doppio senso di circolazione con una carreggiata così ristretta. E’ evidente che il traffico tra il fondo di Piazza Cavour e l’ex Tabasso sarà caotico, dato che al caos che già c’è adessoi si aggiungeranno le auto che non potranno più accedere alla piazza ma dovranno svoltare a sinistra verso Sant’Antonio. Questo in generale. In particolare, verso giugno-luglio del 2020 se il cronoprogramma verrà rispettato, avremo per due mesi Piazza Cavour completamente chiusa e la contestuale chiusura di Via Balbo.” Unica via di uscita per Pezzini: fermare tutto e modificare il Piano Generale del Traffico. “L’abbiamo detto da subito – prosegue – e adesso sembra che anche il sindaco Sicchiero sia convinto dell’opportunità di mettere mano al piano del traffico. Staremo a vedere”.
A questo, cosa farà il Comitato Centro Storico? Dice Pezzini: “Non c’erano i numeri per assumere iniziative clamorose, ma pensiamo di passare ad una fase propositiva, di richieste al Comune che compensino in qualche modo il danno certo che l’operazione porterà agli operatori economici del centro. Ho in mente una detassazione per loro da parte del Comune, e poi la promozione di una crescita digitale del commercio in centro che lo renda più competitivo rispetto all’e-commerce: penso ad un’area di wi-fi dedicato, all’avvio di consegne a domicilio con un unico vettore e soprattutto alla promozione del centro attraverso eventi di richiamo. Vogliamo discutere di questo con gli assessori alla cultura e al commercio: le manifestazioni che si fanno sono marginali e di scarsa qualità, non attraggono gente da fuori nel nostro centro storico. Chiediamo al Comune di investire tanto per fare eventi più attraenti.”
Ma il nocciolo resta la viabilità. Pezzini chiude così: “Se dopo i lavori il traffico sarà ingestibile, faremo una class action contro il Comune e chiederemo i danni. Anche se la speranza è che si cerchi di fare meno danni possibile.”
Gianni Giacone