NOVARA: DAZI USA – UN RISCHIO PER l’EXPORT DEL GORGONZOLA
Il gorgonzola, una delle produzioni più tipiche del Piemonte, ha grande successo oltre che in Europa anche in paesi extraeuropei, a partire dal Giappone e dagli Stati Uniti, che ne acquistano circa 37 mila forme all’anno. Per questo motivo i dazi USA, che dovrebbero entrare in vigore il prossimo 18 ottobre e colpiranno il 25 % delle esportazioni agroalimentari italiane, rappresentano un serio rischio per l’export del gorgonzola e persino della sua DOP. ”Gran parte del gorgonzola prodotto in Piemonte –dichiara Sara Baudo, presidente Coldiretti di Novara e VCO- viene dalle nostre province e nell’ultimo anno ne sono state prodotte 40 mila tonnellate, circa il 50 % della produzione nazionale. Ora è necessario aprire la trattativa a livello comunitario e nazionale ed attivare le forme di sostegno per i settori più duramente colpiti e non coinvolti nel settore aerospaziale al centro della disputa sugli aiuti a Airbus e Boeing, che ha originato questa guerra commerciale in cui si sono trovati coinvolti i nostri produttori. Non è giusto che paghino gli agricoltori per un disaccordo su altri settori produttivi. A livello nazionale Coldiretti ha già ottenuto alcune aperture da parte del Governo in questo senso, auspichiamo che si prosegua al più presto alla concretizzazione”. Novara è conosciuta come la città del gorgonzola e molte piccole aziende novaresi vivono di questo prodotto. Salvaguardare il gorgonzola quindi significa salvaguardare anche queste aziende del territorio novarese. Una eventuale diminuzione delle vendite e quindi degli introiti, a seguito dei costi di produzione, metterebbero a rischio queste piccole aziende per la produzione del gorgonzola e della stessa DOP. Per i dazi USA sono a rischio anche i prosciutti di suini non domestici e inoltre: crostacei, molluschi, agrumi, succhi, liquori e prodotti lattiero-caseari, tra cui: (oltre al gorgonzola) parmigiano reggiano, grana padano e pecorino.
E.D.P.