ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
Torino- CAPOLAVORO GIOIELLO DI CIMAROSA-
Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa è un melodrammma giocoso su libretto di Giovanni Bertati il quale a sua volta si basa sulla commedia The clandestin marriage di George Colman e David Garrick del 1766 messa in scena al Drury Lane Theater di Londra. La prima rappresentazione ebbe luogo al Burgtheater, il secondo teatro viennese di corte, il 7 febbraio 1792 con successo strepitioso tanto che si registrò un evento mai accaduto nella storia della musica. il bis dell’intera opera. Leopoldo II° aveva chiesto a Cimarosa di comporre un melodramma giocoso. Il trionfo non fu momementaneo e locale: da allora fino ai giorni nostri non è mai uscito dal repertorio con rappresentazioni in tutta Europa, Stati Uniti e, adirittura, in Australia. Per la prima volta approdò a Torino nel 1931 cui seguirono gli allestimenti del 1937 e 1960 (Teatro Carignano), 1946(Teatro Lirico), 1968 (Teatro Nuovo), 1981, 2002 e 2013 (Teatro Regio). Nel libretto di Bertati gli elementi di satira vengono smussati, in larga misura e ridotti alla presa in giro del borghese smanioso di nobilitarsi. Qui prevalgono gli affetti sul calcolo. II matrimonio segreto rispecchia il clima sociale dominante a Vienna dopo il tramonto delle riforme giuseppine. Il testo doveva risuonare rassicurante per un pubblico come quello dell’ultimo decennio del Setteento che all’opera buffa chiedeva l’adesione alle tradizioni. Cimarosa si muove su questa strada dove, sottotraccia,, servendosi di un formulario artistico collaudato, fa emergere la propria personale maestria e scoperti elementi di pathos inseriti in un contesto di comicità grottesca e vitale. L’invenzione melodica non concede pause, s’inserisce in ogni angolo della commedia, anche in quelli per convenzione meno disposti ad accoglierla. L’orchestra si tinge di caldi colori grazie a un raffinata strumentazione. Un capolavoro, un delizioso gioiello che non conosce debolezze o cedimenti. Sul podio il giovane direttore d’orchestra tedesco Nikolas Nagele, esordiente al Regio. Allestimento firmato nella sua totalità da Pier Luigi Pizzi, ripreso da una produzione, con motìdifiche dovute al palcoscenico del teatro torinese, dal Festival della Valle d’Itria-Martinafranca 2019.
Torino, Teatro Regio, p. Castello
15-17-18-22-24 gennnaio
Cimarosa, Il matrimonio segreto, melodramma giocoso in due atti su libretto di G. Bertati
Interpreti: Carolina Lippo (Carolina), Mario Filippo Romano (Geronimo), Alasdar Kent (Paolino), Markus Werba (Robinson), Monica Bacelli (Fidalma), Eleonora Bellocci (Elisetta)
M° concertatore e direttore d’orchestra, Nikolas Nagele regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi
Torino- MAHLER TRA CANTO POPOLARE E NATURA-
Dopo l’esordio 2018 sul podio dell’OSN RAI, ritorna a Torino il direttore svizzero Michel Tabachnik (foto) che è anche compositore e pianista,Orchestre des Jeunes de la Méditerranée. Implicato nei drammatici eventi della setta dell’Ordine del Tempio Solare che predicava il suicidio collettivo, è stato dichiarato non colpevole sia da parte delle magistrature di Francia e Svizzera, Questa vicenda ha segnato il maestro nel decennio 1994-2004 con conseguente battuta d’arresto della carriera artistica. Ora, è rinato con le nomine a direttore musicale della Noot Nederlandes Orkest (Olanda) e della Filarmonica di Bruxelles con cui ha effettuato tournéesin Cina, Germania, Gran Bretagna, America del Sud. In apertura il baritono tedesco Matthias Gorne, celebre interprete del repertorio liederistico, interpreta sette brani dal ciclo Das Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo) di Mahler dalla raccolta ottocentesca di canti generici realizzata da Achin vn Armin e Clemens Brentano tra il 1888 e il 1901. Il compositore era particolarmente legato a questo ciclo tanto da inserirne alcuni brani nelle prime sinfonie. Sono presenti il gusto del canto popolare e la religione della natura, legati alla nostalgia della genuità dello stato primigenio dell’uomo, da sempre punti chiave della poetica mahleriana. Luca Ranieri, prima viola dell’OSN, esegue il Concerto per viola e orchestra che Bartok stese negli ultimi mesi di vita dell’esilio americano. Nato su richiestra del virtuoso statunitense William Primrose, rimasto allo stato di abbozzo, completato dal discepolo Tibor Serly, è considerato uno dei caposaldi della letteratura per viola. In chiusura un altro lavoro di Batok la suite da concerto dalla pantomima in un atto Il mandarino miracoloso, vertice della sua fase espressionista. Eseguito per la prima volta a Budapest (1928), a seguito dello scandalo di Colonia (1926), Un fuoco di incandescenza e vitalità ritmica, Scabroso è il soggetto di Menyhért Lengyel che ha per protagonista tre sordidi malviventi che si servono di una ragazza per adescare i clienti per poi derubarli, Compare, poi un misterioso mandarino che brucia di desiderio per lei e che darà la caccia, scatenando forze sovrannaturali.
Torino, Auditorium “Toscanini” (RAI), p. Rossaro
giovedì 16, ore 20,30, venerdì 17 gennaio, ore 20.00
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da MICHEL TABACHNIK
solisti: MATTHIAS GOERNE (baritono), LUCA RANIERI (viola) Musiche di Mahler, Bartok