ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
Torino- VIOLANTA. DELITTO IN UNA NOTTE DI CARNEVALE-
Erich Wolfgang Korngold (1897-1957) ,compositore austriaco naturalizzato statunitense, è l’autore dell’opera Violanta in scena in questi giorni, al Teatro Regio in prima rappresentazione italiana . Korngold (foto) venne messo nell’elenco della cosiddetta Entartete Musik (Musica degenerata) , una etichetta negli anni Trenta del governo nazista in Germania per indicare alcune forme musicali considerate “decadenti”. La preoccupazione per la Musica degenerata era una parte della campagna più ampia e più nota contro la Entartete Kunst (Arte degenerata), In entrambi i casi si volle isolare, screditatre, scoraggiare o vietare i lavori che seguivano le nuove correnti. Presero così avvio decenni di scrittura antisemita sulla musica e un dibattito sul rapprto tra musica e malattie mentali. Compositori come Mendelssohn e Mahler vennero denigrati e condannati dai nazisti. Diventò così sempre più difficile, impossibile ottenere lavoro o vedere la loro musica eseguita. Molti presero la via dell’esilio (Schoenberg, Weill, Hindemith, Goldschmidt) o finirono nei campi di concentramento (Ullmann, Schulfoff), oppure repressi dal Terzo Reich (Krenek, Scheker, Berg, Toch, ect.). Moravo, dall’età di due anni cresciuto a Vienna, era figlio di Julius,potente critico musicale, inflessibile in fatto di gusto, cattivo in materia di scrittura, votato alla spregiudicatezza e all’intrigo. Bambino prodigio, Erich a nove anni scrise una cantata di tale livelllo che spinse il padre a mandarlo a studiare da Robert Fuchs e Alesander Zemlinsky, quest’ultimo maestro di Schonberg.. Aveva diciannove anni quando andarono in scena a Monaco le sue opere in un atto Violanta e L’anello di Policrate , a tutti gli effetti un dittico. Il padre Julius, sempre più arroccato su posizioni conervatrici, costrinse il figlio su un percorso abbastanza simile tanto da interferire in modo pesante : questo atteggiamento è tra i maggiori e più difficili esempi noti di coercizione familiare. In un contesto dove il partito del nuovo e quello della conservazione si affrontavano con tesi animi, Korngold ne uscì duramente provato con il distacco dal padre al prezzo di una crescente incertezza che trova speculare incontro in una produzione, sempre attestata su un ccellente livello. L’apporto di Korngold, negli anni statunitensi, alla giovane arte cinematografica si rivelò fondamentale: il riconoscimento della musica come elemento essenziale per accompagnare lo svolgimento delle immagini allo scopo di enfatizzare il contenuto emotivo, favorendo così la stretta collaborazione tra compositore-regista e regista-sceneggiatore, allo scopo di integrare l’intero complesso di recitazione, fotografia, ripresa, dialogo in un unico fronte unitario. Sradicato dal suo mondo, Korngold, come tanti artisti avversati dal nazismo, a differenza di altri colleghi, conquistò fama e prosperità economica , grazie una non comune fantasia di scrittura musicale. Tentò un ritorno a Vienna, a guerra finita, che si rivelò inutile. I fili erano ormai recisi, gli esiliati che rientravano erano visti con indifferenza se non con astio. Fece ritorno negli Stati Uniti ( di cui nel 1943 assunse la cittadinanza) senza mai più allontanarsene. Violanta, su libretto di Hans Muller, venne rappresentata per la prima volta a Monaco (Hoftheater) il 28 marzo 1916 e riscosse immediato riconoscimento. La vicenda ha luogo a Venezia in una notte di carnevale ed ha per protagonista Violanta che cova progetti di morte per vendicare la soppressione della sorella Norina che si tolse la vita dopo essere stata sedotta e abbandonata dal principe Filippo. Quest’ultimo viene attratto nel palazzo di Violanta con l’intento di assassinarlo . Consapevole di non sfuggire al destino da parte della mano del marito Simone che, tormentato dal rimorso, se ne invaghisce. Consapevole di non sfuggire al proprio destino, Violanta riceve il colpo fatale al posto di Filippo. Nonostante i suoi diaciannove anni, Korngold dimostrò di padroneggiare tutti gli elementi del linguaggio musicale quali forma , disciplina armonica, melodica e formale. In Violanta si ammira l’impianto lirico drammatico,la compattezza dei motivi e delle armonie cromatiche Il tema della blasfema canzone carnevalesca, che fuge da preludio, riappare nel corso di tutta l’opera, quasi a cornomaneto della tragedia finale. La carica emotiva viene così costruita con sapienza e a tratti distesa e poi sempre ripresa in un progressivo crescendo, Un capolavoro dello stile neoromantico di Korngold dove visione e realtà vengono poste a confronto e dove la musica corre su un doppio binario: un livello sinfonico che comunica allo spettatore i valori emozionali e un livello drammatico-strumentale che conduce avanti l’azione.
Torino, Teatro Regio, p. Castello 23-25-.26- 28 gennaio (Giorno della Memoria)
Korngold, Violanta, opera in un atto su libretto di H. Muller
Interpreti: Annemarie Kremer (Violanta), Michel Kupfer Radecki (Simone), Norman Reinhardt (Alfonso), Anna Maria Chiuri (Barbara)
M° concertatore e direttore d’orchestra, Pinchas Steinberg
M° del coro, Andrea Secchi r
Regia, scene e costumi, Pier Luigi Pizzi
edizione in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese
nuova pruduzione Teatro Regio
L’opera confluirà su Opera Vision, la piattaforma video europea dedicata all’opera lirica e sarà visibile in streaming gratuito per sei mesi a partire dal 28 febbraio www.operavision.eu