Apertura sale d’attesa delle stazioni ferroviarie dei piccoli comuni: una proposta di Nicco

Davide Nicco

Un contributo Regionale ai Comuni che si impegnano a mantenere aperte le sale di aspetto chiuse dalle ferrovie dello Stato per carenza di personale. Questa, in sintesi, la proposta contenuta in un ordine del giorno presentato dal Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Villastellone Davide Nicco, finalizzata a agevolare pendolari e studenti che utilizzano il treno in Piemonte. Le ferrovie, e più precisamente la società controllata Rfi che ne cura le infrastrutture, sta via via chiudendo le sale di aspetto dei Comuni di più piccola dimensione, in quanto le stazioni ferroviarie vengono automatizzate e gestite da remoto, senza più presenza fisica di personale. La conseguenza è che in molti Comuni i viaggiatori non hanno più una sala d’aspetto dove attendere “Non si può lasciare i pendolari in piedi ed al freddo ad aspettare il treno e pretendere poi che poi preferiscano il trasporto ferroviario all’automobile. Alcuni Comuni virtuosi si stanno accollando il costo per risolvere il problema, altri più piccoli invece non ce la fanno, e credo che la Regione non debba lasciarli soli”. Da approfondimenti chiesti a Rfi, risultano attualmente circa 60 i Comuni piemontesi che potrebbero beneficiare del contributo tenendo aperta la sala d’aspetto, ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi anni mano a mano che nuove stazioni verranno automatizzate e conseguentemente le sale d’aspetto sinora aperte vengano chiuse. Mi auguro inoltre che anche la città metropolitana di Torino, – ha concluso Nicco –  che fino ad ora non mi risulta sia intervenuta su questo tema, possa pensare a iniziative volte a tenere aperte le sale d’attesa delle stazioni, avendo anche lei precise competenze sui trasporti.”