NOVARA: PERICOLO LUPO. UCCIDE OTTO AGNELLI A CASTELLETTO TICINO
Il lupo non è più solo in montagna. Mercoledì scorso, intorno alle 21, a Castelletto Ticino (provincia di Novara) in località Beati, in collina, a pochi chilometri dalla sponda piemontese del lago Maggiore, uno o due lupi hanno ucciso otto piccoli agnelli che erano chiusi in un recinto. Un lupo è stato visto scappare, quando i cani hanno abbaiato, allertando i proprietari. Questi hanno una stalla a Fontaneto d’Agogna e in inverno, con i loro animali (pecore e agnelli), girano nelle pianure novaresi, mentre in estate sono in val Formazza. Gli allevatori, che si dedicano alla pastorizia transumante da sempre e vivono di quella sola attività, ora temono che i lupi possano tornare e si sentono abbandonati da tutti, perché le assicurazioni per questi eventi sono molto costose e i rimborsi sono bassi. Temono quindi per il loro futuro ora che il lupo è arrivato anche in collina e in pianura.
Sul ritorno del lupo in Italia si ricorda che l’anno scorso (fine gennaio 2019) un uomo di 65 anni a Roccastrada, tra Grosseto e Siena, è stato aggredito dai lupi che stavano per attaccare un gregge di pecore ed azzannato ad una mano. L’episodio confermò la presenza di questo animale che, in qualche caso, alla ricerca del cibo, si avvicina anche ai centri abitati.
Proprio a pochi chilometri da Castelletto Ticino, a Pombia, già nel novembre scorso vi erano state diverse segnalazioni della presenza di un lupo e sempre nel Novarese erano state ritrovate diverse carcasse di animali come caprioli e daini. Questi fatti avevano confermato la presenza di una famiglia di lupi nel Parco del Ticino, come ulteriormente provato da questo ultimo episodio nel comune collinare, vicino al lago Maggiore. Recentemente, infine, ci sono stati avvistamenti di lupi anche nel Parco Nazionale della Val Grande (Provincia VCO) e sulla linea ferroviaria Domodossola-Novara.
E.D.P.