Chivassese, cinque pecore uccise da un lupo
Domenica 9 febbraio gli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana di Torino sono stati chiamati nella zona collinare di San Raffaele Cimena per una predazione di cui sono state vittime sei pecore, delle quali cinque morte e una ferita. Servendosi di tamponi di cotone, gli agenti hanno effettuato prelievi di tessuti dagli animali predati, in collaborazione con il personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta, per analizzare il DNA della specie predatrice. Sulla recinzione della proprietà al cui interno è avvenuta la predazione sono stati prelevati alcuni peli del predatore, da analizzare per individuare la specie. Tra le ipotesi al vaglio vi è quella che la predazione sia da attribuire ad uno o più lupi.
Gli esperti della Città Metropolitana ricordano ai cittadini delle zone in cui è ricomparso il lupo che una semplice recinzione con rete in filo di ferro, per quanto alta e ben realizzata, non è sufficiente a mettere in sicurezza gli animali al suo interno. È necessario circondare la recinzione con una rete elettrificata e, se possibile, ricoverare gli animali di notte in luogo chiuso. Per allevamenti di medio-grosse dimensioni è, inoltre, indispensabile la presenza di almeno due cani da guardianìa.
Intanto, i risultati delle analisi necroscopiche effettuate sulla lupa recuperata morta a metà gennaio nel territorio del Comune di Gassino hanno confermato l’ipotesi formulata dagli agenti intervenuti sul posto, cioè la morte per soffocamento causata dai morsi ricevuti da esemplari della stessa specie. L’aggressione ad esemplari della medesima specie avviene quando lupi estranei al branco stanziale in un territorio invadono il territorio stesso, oppure nel caso di una competizione per l’accesso allo status di individuo Alfa. Le aggressioni tra lupi hanno anche lo scopo di mantenere inalterata la densità di predatori in una determinata porzione di territorio. L’esame autoptico sullo stomaco della lupa ha evidenziato che si era cibata prevalentemente di cinghiali.