Nizza Monferrato, Giorno del Ricordo: le celebrazioni nella biblioteca per ricordare la tragedia delle foibe
In occasione della ricorrenza del Giorno del Ricordo, giovedì 20 febbraio nella Sala Lajolo della Biblioteca Civica, si è tenuto un appuntamento di approfondimento volto a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Un genocidio riconosciuto ufficialmente soltanto nel 2004 per ricordare quanto sia importante che i giovani mantengano vivi i ricordi di questi eventi tragici affinché non possano più accadere. Anche Nizza ha reso omaggio a questa pagina dolorosa della storia d’Italia e mai abbastanza conosciuta, con le letture dal libro “Magazzino 18” del cantautore romano Simone Cristicchi, un “luogo della memoria “che custodisce gli oggetti dei nostri connazionali costretti a scappare alla fine della seconda guerra mondiale per sfuggire alla pulizia etnica. La manifestazione è proseguita con la proiezione del filmato Rai “L’ultima spiaggia” che ripercorreva il periodo storico con preziose testimonianze dalla viva voce di chi ha vissuto l’abbandono della propria terra e della propria famiglia per rifugiarsi dall’altra parte dell’Italia. Giovedì grande partecipazione in questa giornata volta a stimolare la città su questi temi e per capire perché queste cose siano avvenute. Presenti l’ assessore alla cultura Ausilia Quaglia e il bibliotecario Eugenio Carena che hanno dato vita a letture di brani tratti da libri ispirati all’argomento e tanti giovani studenti che hanno appreso significativi spunti di riflessione. È stato un momento toccante in cui tutti siamo stati invitati a riflettere su un evento efferato della nostra storia, rendendo onore alle vittime ed esprimendo vicinanza ai sopravvissuti e alle loro famiglie. Le impressioni provengono anche dalla consapevolezza che il tema è ancora vivo e ha cicatrici scoperte in quei luoghi dove il delirio della follia umana ha mostrato i suoi aspetti più crudeli, ma proprio per il ricordo che porta con sé, riteniamo che questo capitolo della storia debba essere ricordato e impegnarsi per un’Europa che sia più unita.
Alessandra Gallo