CRONACA – TORINO, PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI ESEGUITI DALLA POLIZIA DI STATO, OLTRE 100 ANNI DI DETENZIONE
La scorsa settimana, nell’ambito di un controllo straordinario del territorio, gli agenti del Commissariato Barriera Milano controllano gli avventori di un bar di corso Vercelli. Tra questi c’è un cittadino albanese di 43 anni. Dagli accertamenti del caso, oltre all’irregolarità su Territorio Nazionale, emerge a carico del cittadino albanese un ordine di carcerazione emesso nell’agosto del 2000 dal di Tribunale di Treviso, provvedimento che sarebbe andato in scadenza alla fine del prossimo mese. Essendo stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio in concorso, l’uomo doveva scontare una pena di 10 anni. Solo pochi giorni prima, gli agenti della Squadra Volante avevano arrestato in un noto hotel cittadino un altro cittadino albanese ricercato in campo internazionale e destinatario di mandato di cattura emesso dalle autorità albanesi. L’uomo, infatti, era stato condannato in Albania nel 2010 per sequestro di persona e doveva espiare una pena di 12 anni di reclusione. In tal senso, da inizio anno la Squadra Mobile di Torino ha ricercato, rintracciato ed arrestato una serie di soggetti, 17 per la precisione, emersi in diverse indagini che si sono concluse con l’emissione di diversi provvedimenti restrittivi per oltre 95 anni di detenzione complessivi. Tra questi H.I.A., cittadino croato, nato a Zagabria nel 1988. Aveva numerosissimi “alias” e la disponibilità di documenti falsi ma la Squadra Mobile di Torino è riuscito ugualmente a rintracciarlo a Roma e ad arrestarlo. Si nascondeva in uno dei quartieri più lussuosi della capitale quando gli uomini della Squadra Mobile di Torino, con l’ausilio degli omologhi colleghi di Roma, l’hanno trovato dopo lunghi servizi di appostamento. L’uomo, consapevole delle misure cautelari nazionali ed internazionali pendenti, aveva tentato inutilmente di rendersi irriconoscibile radendosi completamente barba e capelli e nascondendo i vistosi tatuaggi che aveva sul volto con del “fondotinta”. Il cittadino croato è un maestro delle “truffe”, operate per centinaia di migliaia di euro e curate nei minimi particolari. I suoi obiettivi privilegiati erano le grosse aziende che trattano di preziosi. Durante il blitz, la Polizia ha rinvenuto e sequestrato materiale che era sicuramente propedeutico a inscenare l’ennesima truffa, materiale attualmente oggetto di approfondimento. Proprio in relazione a uno di questi eventi, grazie anche al coraggio di un imprenditore che ha denunciato per tempo i suoi sospetti, quest’Ufficio lo aveva arrestato in flagranza di reato. Approfondendo i dettagli della sua vita sono stati scoperti due mandati di arresto europei emessi dalla Francia per reati inerenti un’associazione a delinquere finalizzata alle truffe per un totale di oltre 9 anni di pena. Allo stesso venivano quindi contestati, oltre all’evasione dagli arresti domiciliari, anche i due mandati di arresto europei. Sempre nella capitale è stato recentemente catturato C.R.S, nato a Torino nel 1961, ricercato per una pena di 5 anni ed 8 mesi da scontare, ritenuto responsabile di aver fatto parte di una associazione dedita alle truffe caratterizzata dalla simulata compravendita di immobili ad uso civile/capannoni industriali. Il catturando si trovava a Roma per promuovere il suo ultimo libro “I tre volti di Cuba” dove era ospitato da una donna 1937, con cui aveva contratto matrimonio nel dicembre del 2019. Inoltre, nell’ambito del progetto che prevede il rintraccio di soggetti su cui gravavano precedenti penali per reati contro il patrimonio, il 20 febbraio scorso con la collaborazione dell’INTERPOL di Roma e della Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale di Milano Malpensa, è stato tratto in arresto un cittadino italiano del 1969, B.E., irreperibile da oltre 20 anni, giunto con un volo proveniente da Mombasa (Kenya). L’uomo deve espiare la pena di 18 anni 8 mesi e 15 giorni di reclusione per violazione delle leggi fallimentari, truffa e ricettazione.
- A., nato in Italia nel 1958, pena della reclusione di anni 4 mesi 1 giorni 11 per la violazione della disciplina sugli stupefacenti;
- R. , nato in Italia nel 1967, pena della reclusione di anni 6 mesi 8 giorni 27 per la reati contro il patrimonio;
- S., nato in Italia nel 1966, violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di minorenne, con la pena detentiva di anni 6 di reclusione;
- A., nato in Italia nel 1980, detenzione di materiale pedopornografico, violenza sessuale e aggressione commessi in territorio francese, con la pena di anni 4;
- V., nato in Italia nel 1963, condannato ad anni 7 di reclusione per distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale;
- N., nato in Italia nel 1989, condannato per furto alla pena di anni 1 e mesi 10;
- E., 1976, tratto in arresto su “mandato di arresto europeo” emesso da parte dell’autorità giudiziaria tedesca per rapina;
- R., nato in Italia nel 1976, arrestato con pena residua di anni 6 e mesi 3 di reclusione per furto e truffa;
- C., nata in Italia nel 1960, condannata ad anni 13 di reclusione per la violazione della disciplina sugli stupefacenti;
- I., nato in Albania nel 1985, condannato alla pena di anni 1 mesi 7 di reclusione per la violazione della disciplina sugli stupefacenti;
- M., nato in Italia nel 1974, condannato alla pensa di anni 4 e 11 mesi di reclusione per estorsione;
- N., 1945, condannato alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione per atti sessuali con minorenne;
- D., nato nel 1974 in Romania, condannato alla pena di anni 2 di reclusione per maltrattamenti in famiglia;
- E., nato nel 1968 in Senegal, condannato alla pena di anni 1 e mesi 9 per la violazione della disciplina sugli stupefacenti.