Chieri e il gioco d’azzardo: “Non modificare la legge del 2016”
Il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del giorno che chiede alla Regione di non modificare la legge del 2016
“Chiediamo alla Regione Piemonte di non modificare in nessuno dei suoi articoli la legge che previene e contrasta il Gioco d’azzardo patologico (la n.9/2016), un vero dramma sociosanitario che colpisce principalmente le fasce più deboli della popolazione, senza contare effetti correlati come il sovraindebitamento e le crisi familiari. A distanza di tre anni dall’entrata in vigore del provvedimento sono i dati a certificarne l’efficacia. Cambiare una legge che funziona, spazzando via ogni argine all’eccesso di offerta di gioco potrebbe avere un impatto disastroso, lasciando gli amministratori da soli ad affrontare questa problematica sanitaria e di ordine pubblico”: così il Sindaco di Chieri, Alessandro SICCHIERO, commenta l’approvazione da parte del Consiglio comunale dell’Ordine del giorno a difesa della legge regionale n.9/2016 “Norme per la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” (primi firmatari Manuela Olia, Franco Bosco, Andrea Limone, Mariella Tagliavia e Antonio Zullo).
“Una delle azioni più significative della legge – aggiunge l’assessora alle Politiche Sociali Raffaela VIRELLI – è quella di rendere meno pervasivo il gioco d’azzardo, che negli ultimi decenni ha visto una crescita esponenziale a causa di un eccesso di offerta che ha raggiunto ogni luogo e spazio di vita dei cittadini: basti pensare che in Italia la diffusione delle macchinette è di una ogni 132 abitanti, solo Giappone e Australia fanno peggio. Bisogna ricordare che Chieri si è dotata sin dal 2015 di un apposito regolamento, che pone vincoli di distanza tra le sale da gioco e i luoghi sensibili nonché vincoli negli orari di apertura e chiusura. Modificare la legge regionale vorrebbe dire compromettere quanto di positivo è stato fatto sul nostro territorio, anche grazie all’importante lavoro svolto dall’ambulatorio GAP del Serd dell’AslTO5. Crediamo, invece, che si debba investire ancora di più in prevenzione, e stiamo lavorando a progetti che si rivolgeranno ai giovani che vogliamo raggiungere nei luoghi di aggregazione”.
“Secondo il rapporto di IRES Piemonte – conclude Alessandro SICCHIERO – dal 2016 ad oggi abbiamo assistito ad una riduzione del gioco fisico del 9,7% – a fronte di un aumento del 1,6% nel resto d’Italia -, e delle perdite dei cittadini del 17,8% (nell’ordine di 500mila euro). E l’online in Piemonte cresce meno che nel resto d’Italia. Ecco perché siamo convinti che non si debba tornare indietro, ed auspichiamo che Giunta e Consiglio regionale accolgano le nostre richieste, aprendo un confronto con tutti i soggetti interessati per una riforma complessiva del settore. Peraltro, dal momento che i consiglieri della Lega non hanno partecipato al voto del documento, questo mi fa supporre che anche nel centrodestra non tutti siano convinti del progetto di legge di modifica presentato a Palazzo Lascaris”.