PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, ALBERTINA, DARKO, FLASHBACK, VENEZIANO…
coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
CARMAGNOLA: “ABOUT WOMEN”, MOSTRA INTERNAZIONALE SUL MONDO FEMMINILE
13/22 marzo 2020 – Salone espositivo di Piazza Italia
Nel mese di marzo, tradizionalmente caratterizzato dalla Festa della Donna, l’assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola presenterà il progetto artistico About Women, curato da Marta Valls e nato da un’idea dell’artista Katia Muňoz.
Il progetto intende rappresentare la figura femminile, attraverso la sensibilità e l’estro di autori di nazionalità diversa, ai quali è stato posto il quesito “Cosa percepiamo circa le donne?” La risposta pervenuta da circa cinquecento artisti ha dato origine ad una moltitudine di cartoline raccolte fra il 2010 e il 2020, già esposte in alcune città del Sudamerica, della Germania, della Spagna e della Polonia. La mostra comprende anche una particolare sezione, composta da opere realizzate da quindici artisti italiani e stranieri che utilizzano diversi linguaggi espressivi: pittura, fotografia, scultura e video arte. Gli artisti le cui opere compongono questa seconda sezione – Anneli de Francis , Angela Policastro, Antonio Rovera, Antonella Tavella, Dieter Hess, Gloria Keller, Iris Kamlah, Jutta Hieret, Margherita Caliendo, Marta Valls, Micaela Calliero, Rosanna Gianni, Veronique Pozzi, Verok Gnoss e Vlasta Mijac – hanno anch’essi affrontato il tema della percezione dell’universo femminile con sguardi potenti e unici, dai quali emergono visioni ricche di infinite sfaccettature. Sugli aspetti e le caratteristiche del lavoro proposto da Marta Valls, l’Assessore alla Cultura del Comune di Carmagnola commenta che ogni anno, nel mese di marzo, si assiste a innumerevoli proposte dedicate al tema della donna perché, nonostante la necessità di garantire la parità di genere venga ribadita con forza, non sempre e non in tutte le culture i diritti delle donne sono sufficientemente rispettati. La mostra About Women invita a riflettere sull’universo femminile, cogliendone le sfaccettature attraverso lo sguardo artistico, con l’obiettivo di non confondere il diritto all’uguaglianza della dignità con la negazione delle differenze di genere, ma all’opposto valorizzando e cogliendo tutta la ricchezza che queste differenze apportano alla società.
About Women verrà inaugurata venerdì 13 marzo alle ore 18.00 e sarà visitabile tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Ingresso libero.
ACCADEMIA ALBERTINA: “RITRATTO DI SIGNORA”
L’eleganza femminile, nel cuore dell’arte. La sera di domenica 8 marzo l’Accademia Albertina di Belle Arti apre la sua Pinacoteca e le sue storiche aule di pittura e di scultura, normalmente chiuse al pubblico. Celebreremo la donna con una esclusiva visita guidata, tra i capolavori rinascimentali di Gaudenzio Ferrari e le sensuali tele ottocentesche di Giacomo Grosso. Vedremo in azione una giovane pittrice, sfoglieremo meravigliosi disegni sulla storia della moda e potremo metterci in posa per un ritratto fotografico professionale! Tanti ingredienti per una serata indimenticabile, in uno degli edifici più affascinanti e solitamente inaccessibili della nostra città.
L’evento nasce dalla collaborazione tra l’Accademia Albertina di Belle Arti, Somewhere Tours & Events e CoopCulture.
Per informazioni sui prezzi e per la prenotazione obbligatoria: www.somewhere.it – 011 668 05 80.
SALUZZO RIMANDA DI UNA SETTIMANA L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA OMAGGIO A ARALDO CAVALLERA
Causa emergenza Coronavirus, la nuova data di apertura è stata fissata per sabato 14 marzo alle ore 17 negli spazi espositivi della Castiglia di Saluzzo. L’esposizione sarà visitabile fino al 13 aprile
A causa del perdurare della generale situazione di emergenza sanitaria causata dal “Coronavirus”, la Città di Saluzzo e la Fondazione Amleto Bertoni, al fine di garantire una migliore riuscita dell’evento, hanno ritenuto opportuno posticipare di una settimana l’inaugurazione della mostra antologica “Araldo Cavallera. Solcando le onde del tempo”, prevista inizialmente per sabato 7 marzo e oggi rimandata a sabato 14 marzo alle ore 17 presso gli spazi espositivi della Castiglia a Saluzzo. L’esposizione resterà sempre visitabile fino al 13 aprile il lunedì, giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Per informazioni, contattare i numeri 339/5422511, 0175/46710, 0175/43527 oppure scrivere a iat@comune.saluzzo.cn.it o info@fondazionebertoni.it. Nel caso le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 dovessero malauguratamente protrarsi nel tempo oltre la nuova data fissata per l’inaugurazione, tanto da arrivare a impedire o compromettere la sua riuscita nonostante il suo posticipo, gli organizzatori si riservano di adottare ulteriori provvedimenti. Seguiranno aggiornamenti.
STUPINIGI: FRIDA KAHLO THROUGH THE LENS OF NICKOLAS MURAY: EVENTO SPECIALE 8 MARZO FESTA DELLA DONNA
Festeggiare l’8 marzo in compagnia di una donna unica: FRIDA. Immergersi nella vita, gli amori e le passioni di un esempio femminile di incredibile coraggio e forza. Un percorso speciale all’interno della mostra “FRIDA KAHLO Through the Lens of Nickolas Muray”, raccontato ed interpretato da tre talentuose attrici, a rappresentare le fasi principali della vita della pittrice. La Frida ragazza, vestita da uomo, che lotta per i suoi ideali, ha voglia di emergere e di conquistare il mondo con la sua arte. La Frida donna che, dopo l’incidente, veste con abiti ampi e lunghi, a nascondere le sue cicatrici. Devastata nel fisico e nel cuore, racconta il suo amore tormentato per Diego Rivera. La Frida più matura, avvolta in enormi scialli coloratissimi, che fa pace col suo dolore perenne e con la vita, nel suo apice di rinascita interiore.
Un momento intimo, a tu per tu con Frida, con un delicato sottofondo musicale fatto di violino e chitarra, in perfetto stile messicano.
Dalle 19.30 alle 22.30 di domenica 8 marzo.
Info e biglietti in vendita con il circuito Ticket One. Per info: 380/1028313.
www.fridatorino.it – www.facebook.com/FridaKahloTorino
TORINO: MUSICA PER GLI OCCHI, MOSTRA A CURA E IN RICORDO DI WILLY DARKO
Lo scorso giovedì 20 febbraio è stata inaugurata a Torino, presso la sede dell’Associazione Culturale GALFER20, Corso Galileo Ferraris 20, “Musica per gli occhi”, una mostra a cura e in ricordo di Willy Darko. La rassegna, che presenta quaranta opere di altrettanti artisti, si può certamente definire iniziativa importante, interessante e anche singolare per le superfici oggetto delle pitture esposte (rulli sonori traforati su carta). Ma è anche iniziativa di assoluta attenzione per il fatto che vuole ricordare Willy Darko, regista, pittore e operatore culturale torinese, prematuramente scomparso un anno fa. Tra l’altro la mostra è a sua cura, trattandosi di un suo progetto, che purtroppo non ha avuto il tempo di realizzare pienamente.
Per questo credo che la migliore presentazione alla esposizione sia l’intera citazione del testo già a suo tempo predisposto dall’amico Willy per la “sua” mostra, che riportiamo qui di seguito.
“Sono un collezionista da sempre. Mi piace collezionare le opere degli artisti con i quali lavoro, ma mi piace anche girare per mercatini alla ricerca di articoli particolari. Uno degli oggetti che ha catalizzato la mia attenzione negli anni Novanta sono stati i rulli sonori: lunghe strisce di carta avvolte su un rocchetto, su cui sono presenti serie di buchi che corrispondono ad altezze tonali. Facendo scorrere questi rulli su appositi lettori, si inviano comandi ad una tastiera di pianoforte, che esegue automaticamente la musica tracciata sul rullo. Sono curiosità in voga tra la fine dell’Ottocento e i primi anni Trenta, che ebbero il merito di divulgare la musica prima della nascita della grande industria discografica e della radio. A me interessavano non tanto per la loro funzione (non ho mai avuto lo strumento per farli funzionare), quanto per l’oggetto: un rotolo di carta avvolto su se stesso che conteneva qualcosa di prezioso, ma non fruibile, con il quale la mia fantasia poteva comunque spaziare. Ogni rotolo è racchiuso in una piccola scatola sulla quale una etichetta numerata indica il titolo del brano e, a seconda della casa di produzione, altri dati tecnici. Per anni ho gelosamente custodito queste scatolette, che di tanto in tanto andavo a riguardare come fa normalmente un buon collezionista, finché un giorno mi è venuta l’idea di dare loro una nuova vita. Così ho chiesto ad un nutrito gruppo di artisti di interpretare questi rulli di carta, utilizzandoli come supporto per una loro specifica creazione artistica. Non ho dato loro nessun vincolo. Ogni artista, me compreso, ha scelto il cosa e il come: potevano ispirarsi al brano o all’opera recensita, al compositore, all’orchestra o al suo direttore, al cantante o alla città dove era stato registrato… Ne sono venute fuori opere molto eterogenee, che rispettano il sentire di ogni artista, seppure ‘costretto’ dalle precise misure date dai rulli. Opere astratte, figurative, paesaggistiche, concettuali, oniriche… Ad olio, a tempera, a matita, con tecniche miste… Il risultato sono singole opere che hanno valore sia se stanti, sia inserite più complessivamente nel catalogo che propongo qui. Dal punto di vista personale ho raggiunto in questo modo due importanti obiettivi: ho partecipato ad un lavoro collettivo come artista, che ha soddisfatto il mio costante bisogno di confrontarmi e di collaborare con altri colleghi e ho dato nuova vita a una mia collezione, che in questo modo è diventata storica e contemporanea nello stesso momento. Storica per il supporto utilizzato, contemporanea per l’intervento attuale degli amici-artisti che si sono prestati a questa operazione. In ultima analisi posso ritenermi soddisfatto.”
Il progetto di Willy, a cui teneva molto, è stato portato a compimento dalla sua amata Sofia, che così ha dichiarato sul catalogo della mostra: “Ho cercato di mantenere il suo spirito critico con l’intento di dare un contributo alla diffusione di una cultura fatta di ‘contaminazioni’, come amava dire lui, e di riunire le persone che gli volevano bene attorno ad una ‘opera’. Spero che Willy possa ritenersi soddisfatto anche di questa mia incursione nel suo mondo.”
La mostra è accompagnata da un esauriente catalogo con testo critico di Willy Darko e Marilina Di Cataldo, che riproduce tutte le opere esposte con un breve commento critico. Qui di seguito i nomi dei 40 artisti presenti nella rassegna: Giulio Agostino, Oscar Bagnoli, Katarina Balunova, Ermanno Barovero, Pepe Beas, Gianni Bergamin, Mariella Bogliacino, Julien Cachki, Valeria Carbone, Laura Cassetti, Martina Cavaglià, Neri Ceccarelli, Venere Chillemi, Mariella Crosio, Willy Darko, Marillina Fortuna, Mauro Franco, Silvana Gatti, Gianfranco Galizio, Giogia, Mario Giammarinaro, Horiki Katsutomi, Fernando Montà, Franco Negro, Piera Paderni, Federica Petri, Angela Policastro, Mariano Poyatos, Erika Rielhe, Mery Rigo, Giacomo Sampieri, Felicita Scarafiotti, Egle Scroppo, Diego Scursatone, Livio Stroppiana, Mario Surbone, Marina Tabacco, Gianni Maria Tessari, Marta Valls, Maya Zignone.
La mostra resterà aperta fino al 13 marzo 2020, con il seguente orario: lun/ven 10-12, 15-18.
Enzo De Paoli
LIBRI: L’INTENSITA’ EVOCATRICE DELLA POESIA DI LAURA FUSCO
Poetessa e regista, Laura Fusco, «una delle voci più visionarie e originali della poesia orale», affida alle pagine di «Liminal» il senso e gli sviluppi della sua ricerca, dell’intensità evocatrice della parola, di un linguaggio che attraversa le stagioni di questo nostro tempo quanto mai complesso e segnato da dittature e violenze. Pubblicata nel Regno Unito dall’editore Smokestack Books (marzo 2020), la raccolta poetica della Fusco, tradotta in lingua inglese da Caroline Maldonado, è tra i 20 libri al mondo vincitori dell’English Pen Award 2019 con la motivazione: «Questi Awards vanno a 20 vitali, eccezionali opere della letteratura internazionale per la loro straordinaria qualità – con titoli da Africa, America, Asia e Europa, di piccoli e grandi editori». Un risultato di notevole rilievo quello conseguito dalla poetessa italiana, che da sempre è l’artefice di un’esperienza che unisce la scansione dei suoi versi alla danza, musica e teatro. In tale dimensione, emergono con pulsante energia le poesie di Liminal, che raccontano le storie, le voci e le sofferenze delle donne nei campi profughi della Macedonia, presso il confine italo-francese e nella frenetica Parigi: «Fari puntano le luci tra le tende,/ senza trovare quello che cercano./ I bambini,/ anche nel sonno si agitano,/ forse stanno correndo come nuvole./ Veloci come immagini di un game./ Non possono passare la frontiera ma per loro tutto lo è.»(da «Louvre»). E la poesia si fa documento e testimonianza del viaggio «di donna tra donne», della dimensione epica dell’immigrazione, della fuga da conflitti e torture trasmessa mediante una scrittura che trasforma una dolorosa quotidianità «in un’opera corale, ritratto di un mondo sradicato e sospeso, senza una direzione certa eppure in cammino»(Chiara Aimar). Vi è, quindi, in questo percorso l’interiore volontà di fissare gesti e memorie, volti e sguardi, «mentre migliaia di giovani affogano cercando di raggiungere l’Europa/ le madri di chi parte lanciano un canto contro l’esilio»(da «Canto dell’esilio»). E le pagine di Liminal sono il diario dell’esodo di uomini, donne, popoli alla ricerca di un approdo, tra affioranti immagini e «onde lapidate», musicalità della parola e profondissimi silenzi.
Angelo Mistrangelo
WEBER&WEBER: TRASFORMAZIONE-EFFETTI DELLA POESIA
reading di poesie
di Angela Suppo e Irene Moccia
giovedì 5 marzo 2020 ore 18:00
Weber & Weber arte contemporanea, Via S.Tommaso 7 – Torino
Poesia: non è soltanto un’opera, è un’attività. Attraverso la poesia è possibile fare e disfare il reale, distruggersi e ricomporsi secondo schemi inediti, lasciando al lettore la possibilità di una catarsi anche totalmente differente da quella sperimentata dall’autore.
Due sensibilità a confronto nell’eterno gioco della creazione poetica, per una riflessione sul potere di trasfigurazione della parola. Due autrici che della poesia fanno un uso terapeutico, che attraverso il verso recuperano il proprio sentire in un processo di rigenerazione. Il tutto condito dal filtro più potente: l’ironia.
ANGELA SUPPO
Angela Suppo è nata e vive a Torino.
Laureata in Filosofia, si è dedicata all’insegnamento e successivamente ha svolto, per ventidue anni, il ruolo di preside nei licei. La sua prima raccolta, “Senza indicazione di tempo” (La Vita Felice editore), prefazione di Giuseppe Conte, è stata pubblicata nel mese di aprile 2019. Collabora al foglio di poesia Amado mio e partecipa attivamente, presso il Circolo dei Lettori di Torino, al gruppo di letture poetiche Tempo di Parole.
IRENE MOCCIA
Irene Moccia ha 30 anni ed è torinese.
Lavora come consulente legale del lavoro presso un gruppo assicurativo. E’ autrice di Ritenzione lirica, un progetto di diffusione poetica attivo su diverse piattaforme: Instagram (ritenzione_lirica), Facebook (Ritenzione lirica), WordPress (Https://ritenzionelirica.net). Ad aprile 2019 ha partecipato all’esperienza Mercato dei poeti, con la performance Farmacia poetica: poesie depurative e altri farmaci da banco. A novembre 2019 ha inoltre collaborato con l’artista Tommaso Tosco. Vincitrice del Premio Carlo Levi 2019.
FLASHBACK, L’ARTE È TUTTA CONTEMPORANEA
Edizione VIII, Ludens
Al via l’ottavo anno di Flashback: aprono le application della fiera e si inaugura il programma annuale sul territorio; tante le novità che ci trasportano su quel “medesimo orizzonte degli eventi” dove l’arte è tutta contemporanea e cultura e mercato fanno parte della stessa equazione. Flashback è il progetto dedicato all’arte pensato come un crocevia in grado di connettere in profondità zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo nel suo farsi. Un evento che da 8 anni rivoluziona il racconto cronologico dell’arte; un racconto fatto di tanti capitoli, ciascuno necessario per una corretta interpretazione della storia dell’arte e della storia di oggi. Ogni anno il nuovo titolo, la nuova copertina, il nuovo colore e l’inedito allestimento, ci trasportano su quel “medesimo orizzonte degli eventi” dove l’arte è tutta contemporanea e cultura e mercato fanno parte della stessa equazione.L’ottavo capitolo di Flashback, trae spunto dal gioco degli scacchi e, in particolare, dal racconto di fantascienza umoristica di Roger Zelazny “La variante dell’Unicorno” in cui un ex giocatore errante di nome Martin si trova a giocare contro un unicorno, archetipo atemporale, una partita di scacchi che ha come posta la permanenza della razza umana sulla Terra. Un’edizione interessata alla dimensione ludica dell’uomo, alla quale, in ogni cultura, è stata riconosciuta una valenza sacra. I Ludens sono tutti gli individui pienamente liberi e coscienti di poter agire sul mondo ricreandolo attraverso la creatività e il libero gioco. I Ludens sono giocatori vagabondi, in questo caso del gioco per eccellenza: gli scacchi, fil rouge della storia dell’arte, dalla Camera mortuaria di Nefertari – Egitto, 1200 a.C. all’arte concettuale passando per il Dadaismo e il Surrealismo. Ognuno di essi sa che dentro quelle 64 caselle, bianche come la vita e nere come la morte, c’è l’intero spettro delle passioni che l’essere umano prova nella sua esistenza. E la partita è la vita. Perché gli scacchi sono un gioco complessissimo, dalle dinamiche variabili e infinite, dalla possibilità combinatoria immensa. Nella non finitezza di tali variabili e nella possibilità di scegliere si manifesta la libertà dell’uomo, a ciascun Ludens è data la propria “variante” di gioco.
Le Gallerie
Aprono le domande di partecipazione all’ottava edizione.
La capacità di innovazione di Flashback vede quest’anno l’introduzione di una nuova sezione per le gallerie partecipanti, OneShot, che consente di esporre un’unica opera d’arte, con datazione antecedente al 1980, dalle innegabili caratteristiche culturali, storiche e artistiche. Le sezioni alle quali poter partecipare sono dunque due, OneShot e Main Section, una non esclude l’altra.
Le domande di partecipazione all’ottava edizione di Flashback sono aperte fino al 29 maggio 2020.
Il Programma annuale
Flashback trova la sua sintesi durante la vivacissima Torino Art Week ma ha un programma che si sviluppa ininterrottamente durante tutto l’anno.
Comincia il 12 marzo l’ottava edizione di Flashback è Opera Viva con lo special project Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto, il progetto di arte urbana ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro concepito con la dichiarata finalità di portare l’arte fuori dai luoghi tradizionali e di mettere l’opera in relazione diretta e senza filtri con le persone. Gli artisti selezionati quest’anno sono 9 come i mesi in cui si alterneranno nello spazio pubblicitario di 6mtx3 in Piazza Bottesini a Torino.
La prima è Patrizia Guerresi Maimouna con l’opera “White Rubber Tire, First Lesson”.
A marzo (presentazione al pubblico il 4 marzo ore 11,30 a Torino) comincia anche il progetto vincitore del Premio del MIBACT, Creative Living Lab, II ed. Opera Viva, Artista di Quartiere, District Artist, residenza per 5 artisti dedicata alla formazione dell’Artista di Quartiere, una nuova figura che si innesta nel tessuto urbano e che, tramite l’arte visiva, accompagna i quartieri in emergenza nel loro cambiamento socio-culturale. Gli interventi saranno il frutto della relazione sia con gli abitanti che con il paesaggio urbano.
Flashback 2020, Ludens
5 > 8 Novembre 2020
ore 11 – 20
Pala Alpitour, Torino
Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto
1° artista: Patrizia Guerresi Maimouna
Inaugurazione 12 marzo ore 18,30
12 marzo – 12 aprile 2020
Opera Viva, Artista di Quartiere – District Artist
Presentazione del progetto 4 marzo ore 11,30
Bagni Pubblici di via Agliè 9, Torino
CONTEST FOTOGRAFICO “UNA FINESTRA SUL MONFERRATO”
Omaggio ad Angelo Morbelli. In ricordo di Elena Marchis e Roberto Morbelli
Contest fotografico "Una finestra sul Monferrato", omaggio ad Angelo Morbelli. In ricordo di Elena Marchis e Roberto Morbelli
13 febbraio 2020 – 4 ottobre 2020
Una finestra sul Monferrato: guardando il Monferrato Unesco attraverso l’obiettivo di Angelo Morbelli. Il contest fotografico rientra nel solco delle manifestazioni legate alle recenti celebrazioni del Centenario della morte del pittore divisionista Angelo Morbelli, uno dei massimi esponenti del Divisionismo italiano, molto legato al Monferrato Casalese e uno dei primi artisti ad utilizzare il supporto della fotografia per la realizzazione delle proprie opere pittoriche. Inoltre, è l’occasione per onorare la memoria e perpetuare il ricordo di Elena Marchis e Roberto Morbelli, recentemente e prematuramente scomparsi, entrambi fortemente legati al Territorio Rosignanese – per vincoli famigliari, amore per l’arte e la Storia.
TEMA: i paesaggi del Monferrato Casalese protagonisti delle opere di Angelo Morbelli
I partecipanti hanno massima libertà di espressione artistica, fermo quanto previsto dal regolamento (versione completa). Le fotografie devono fare riferimento ai paesaggi, agli ambienti ed agli scorci del Monferrato Casalese protagonisti delle opere di Angelo Morbelli.
Le fotografie devono essere inviate all’indirizzo mail info@comune.rosignanomonferrato.al.it non oltre il 20 settembre 2020, secondo quanto previsto dal regolamento (versione completa). Ciascun partecipante potrà inviare fino ad un massimo di tre fotografie. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti i maggiorenni appassionati di fotografia, professionisti e non (amatori). Le fotografie possono essere scattate secondo quanto previsto dal regolamento (versione completa) a partire dal 23 giugno 2019 (data di avvio della prima fase del contest). Le fotografie ammesse saranno rese pubbliche per la prima volta in occasione della premiazione, che avverrà in concomitanza con l’evento “Vendemmia in Arte 2020” in programma il 4 ottobre 2020.
BIOMEGA MULTIVERSO: UN PROGETTO DI COSIMO VENEZIANO
I giovedì in CAMERA | 5 marzo 2020, ore 18.30
Il 5 marzo 2020 alle h. 18.30, in concomitanza con la mostra BIOMEGA Multiverso, l’artista Cosimo Veneziano dialogherà con il Direttore Walter Guadagnini sulla sua pratica artistica, affrontando gli interrogativi dai quali è partito per realizzare il progetto cross-disciplinare BIOMEGA. Durante l’incontro verrà presentato il volume BIOMEGA Multiverso di Cosimo Veneziano, dedicato all’intero progetto e pubblicato da NERO EDITIONS.
La pratica di Cosimo Veneziano dimostra la fondante multidisciplinarietà del suo agire artistico, la necessità di utilizzare liberamente diversi media, identificando, di volta in volta, quelli più adatti a incarnare, e a rendere visibile, l’orizzonte concettuale dal quale prende avvio. BIOMEGA nasce dall’incontro dell’artista, in occasione della residenza presso Guilmi Art Project (2016), con l’agricoltore “per scelta” Filippo Racciatti, che da alcuni anni raccoglie e seleziona semi con l’intento di creare un archivio di piante non geneticamente modificate. A partire da una riflessione su temi e pratiche di attualità come collective farming, orti urbani e riorganizzazione comunitaria della produzione agricola, il progetto si muove proprio all’interno della ricca relazione tra arte e natura, binomio che negli ultimi anni si è espresso anche come strumento critico in grado di individuare e porre in dubbio la genealogia dei rapporti esistenti tra le coltivazioni e i modi della globalizzazione. Cosimo Veneziano, nel condurre la propria ricerca, ha coinvolto in un ricco ciclo di incontri, numerose voci esperte con l’intenzione di tracciare una prima cartografia cross-disciplinare, che si interroghi sulla “teoria collettiva del vedere”. L’artista concentra in questo modo la sua indagine sul peso che il contesto culturale del singolo riveste nella propria visione del mondo e individua consuetudini che relegano ciascuno di noi al ruolo quotidiano di spettatore, ponendo in dubbio le scelte di consumatore, spesso compiute sulla base di immaginari lontani dalla realtà.
Dal progetto nasce il volume Biomega Multiverso di Cosimo Veneziano che si inserisce nel dibattito contemporaneo certamente per porre in dialogo molteplici discipline quali arte contemporanea, neuroscienze, antropologia, sociologia, scienze della terra e cultura visuale in senso ampio. Inoltre, nell’intento di sollecitare, nei singoli e nella collettività, un’attenzione sempre nuova a tematiche legate alla nutrizione e all’agricoltura, all’uso delle risorse naturali e al loro controllo da parte del mercato, questa pubblicazione, così riccamente articolata, diventa strumento critico per l’oggi e per il domani. La mostra BIOMEGA Multiverso, presentata da Walter Guadagnini, a cura di Beatrice Zanelli (ARTECO) e Vincenzo Estremo, presso CAMERA. Centro Italiano per la Fotografia è un nuovo momento espositivo del progetto di Cosimo Veneziano realizzato anche grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito della settima edizione del programma Italian Council (2019). In concomitanza con la mostra, il 5 marzo 2020 alle ore 18.30, sempre presso CAMERA, l’artista dialogherà con Walter Guadagnini e sarà l’occasione per presentare il volume BIOMEGA Multiverso, a cura di Beatrice Zanelli, dedicato all’intero progetto e pubblicato da NERO EDITIONS. Successivamente, l’opera sarà presentata presso il Contemporary Art Center M17 di Kiev (estate 2020), con la curatela di Lisa Parola e nel settembre 2020 il lavoro verrà acquisito dal MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI), al fine di accrescere la sua collezione museale permanente.
CAPODANNO A CARNEVALE SECONDA EDIZIONE
Nell’ambito del progetto EcoCarnival 2020, venerdì 6 marzo 2020, dalle 18.30 alle 21.30, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana, via Rocciamelone 7 c Torino, inaugurazione della seconda edizione di “Capodanno a Carnevale”, mostra di due giovani artiste una cinese, Elena Hu, l’altra italiana, Marta Busolli. La mostra è realizzata in collaborazione con il Primo Liceo Artistico di Torino, il patrocinio dell’Accademia Albertina di Belle Arti e dell’ANGI Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese, nell’ambito delle iniziative cittadine per il Capodanno cinese, con la curatela di Daniele D’Antonio e Edoardo Di Mauro. In collaborazione con la classe Quarta B del Primo Liceo Artistico, le due giovani artiste, sullo sfondo del nuovo Anno del Topo, porranno in essere una riflessione sulle analogie delle due culture nella ritualità di inizio anno, ad esempio l’uso di indumenti intimi di colore rosso, esporranno fogli e tele dipinte con storie cinesi sul Capodanno e raffigurazioni di animali dello Zodiaco, e lavori di intaglio del gesso con simbologie affini sia alla sensibilità cinese che a quella italiana.
Fino al 16 marzo su appuntamento
TORINO, PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DELFINA CAMURATI “ABBIAMO TANTO TEMPO”
testo di Fabio Vito Lacertosa
a cura di Franz Paludetto
giovedì 5 marzo 2020
dalle ore 18.00 alle 21.00
VETRINA
del Castello di Rivara
via degli Artisti 10, Torino
Un viaggio nel lavoro dell’artista biellese che segue una mostra antologica fortemente volutada Franz Paludetto, affinché se ne confermasse un ruolo da protagonista attiva della scenaitaliana da più di quarant’anni. Una testimonianza di una donna libera e di un’artista capace di non svalutare mai l’originalità del proprio viaggio. “Le opere di Delfina Camurati sono come fontane di campagna, costruzioni che rompono la continuità del paesaggio di superficie, canali che affondano le proprie radici nell’intreccio dei segni per riaffiorare in forme di architettura occasionale, conoscenza insperata, pittura che si raffina in elemento iniziatico” (Fabio Vito Lacertosa)