Asti- Cronache dalla zona (quasi) rossa. Giorno 1: Code nei supermercati
Questa volta sì, l’assalto ai supermercati, questa volta sembra quasi una risposta meccanica della maggior parte delle persone che ad Asti e provincia si sono svegliate in zona “quasi” rossa. Quasi, perché tutte le autorità evitano la definizione di “zona rossa”, dal premier Conte, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che nel frattempo è risultato positivo al Covid 19, a favore di una più sobria proclamazione di “misure di restrizione” più stringenti.
E così dalle 8 del mattino ad Asti si sono formate code agli ingressi dei supermercati ancor prima dell’apertura domenicale.
Raggiunto dalla notizia, il sindaco Maurizio Rasero, impegnato in una riunione in Prefettura per decidere come rispondere alle nuove misure governative e ai cittadini astigiani, invita alla calma dalle sue pagine social:
CALMA E SANGUE FREDDO! – scrive il sindaco su Facebook e Instagram accompagnando il
post con un video della riunione – Stiamo lavorando per gestire al meglio questo difficile momento. NON ASSALTATE i supermercati . Non serve perché continueranno ad essere garantiti i rifornimenti e perché si fa esattamente il contrario di quello che bisogna fare”.
In effetti l’assembramento nei supermercati è una delle misure che il decreto ministeriale mirava a scongiurare come comportamento che favorisce il possibile diffondersi del contagio.
Siamo solo all’inizio. Aggiorneremo questo diario giorno per giorno, sperando che sia una breve parentesi di cronaca. Dalla zona “quasi” rossa. Giorno 1.
Carmela Pagnotta