Asti- Cronache dalla zona (quasi) rossa. Giorno 14: l’attesa

Uno spettrale Corso Alfieri (foto di Antonio De Martinis)

Si vive in attesa. Mentre si cerca di capire a che punto è la notte, la giornata è scandita da attese: il bollettino dei morti (salgono oggi a 10 quelli della provincia astigiana); il bollettino dei guariti (quattro le donne che possono vantare la preziosa diagnosi e la dimissione dall’ospedale Cardinal Massaia); il bollettino dei contagiati, arrivati a 169.

Si attendono i messaggi in diretta Facebook del presidente della regione Alberto Cirio o dei sindaci e sono sempre di più quelli che scelgono di aggiornare i loro concittadini servendosi di questo strumento che permette di arrivare a casa di tutti, ora che a casa di tutti non è possibile arrivare in altro modo.

Si attendono i decreti del governo e le decisioni che aggiungeranno restrizioni agli spostamenti o comunicheranno le chiusure delle attività produttive o dei negozi.

Piazza Alfieri (foto di Antonio De Martinis)

Si fanno ordinate code agli ingressi dei supermercati o delle farmacie, aspettando pazientemente il proprio turno, rigorosamente a distanza di sicurezza.

Si attende che la le persone tornino a sorridere, sollevate dalla cappa pesante della paura di un nemico invisibile. E soprattutto si attende che le strade e le piazze possano tornare a riempirsi e che il vociare delle città racconti un paese che torna a vivere, finalmente fuori pericolo. 

Dalla zona (quasi) rossa. Giorno 14.

 

Carmela Pagnotta