CHIERI, LA GRANDE PINACOTECA: un tour da casa tra cinque gioielli d’arte

Il  covid-19 ci costringe  a chiuderci in casa. Possiamo reagire, e ricuperare il clima del tempo di Pasqua. con una visita virtuale ad  alcuni dei più bei dipinti  delle chiese chieresi, presenti nella “GRANDE PINACOTECA” di 100torri.it

Buon tour da Antonio Mignozzetti

 

CHIESA DI SAN DOMENICO

GUGLIELMO CACCIA  (Il Moncalvo). La Moltiplicazione dei pani e del pesci

Nella tradizione della Chiesa, il miracolo con cui, stando al Vangelo, Cristo moltiplicò pochi pani e alcuni pesci sfamandoci una folla intera, è stato sempre inteso come prefigurazione di quell’Eucaristia che Gesù istituì durante la sua Ultima Cena con gli Apostoli. Per questo è un soggetto molto frequentato dagli artisti. A Chieri ci sono due quadri sul tema. Uno, opera di Sebastiano Taricco, si trova in Duomo, nella cappella del Corpus Domini. L’altro, di Guglielmo Caccia (Il Moncalvo), è un immenso telero che si conserva nel presbiterio della chiesa di San Domenico. In questa Pasqua che ci vede segregati in casa, possiamo visitare virtualmente quest’ultimo cliccando qui… ed entrando  nella “Grande Pinacoteca” virtuale chierese.

GUGLIELMO CACCIA  (Il Moncalvo). Resurrezione di Lazzaro.

Anche il miracolo della resurrezione di Lazzaro, nella storia della Chiesa e in quella dell’arte,  è stato sempre letto come un’anticipazione di un altro episodio della vita di Cristo: la sua Resurrezione.  Guglielmetto Fantini, per esempio, nel battistero del Duomo, accingendosi ad affrescare il ciclo della Passione, ha iniziato proprio con la risurrezione di Lazzaro. E anche Il Moncalvo, nel dipingere la grande tela con questo soggetto che possiamo ammirare nel presbiterio  della chiesa di San Domenico, aveva certamente presente quel parallelismo. Perché, noncuranti della segregazione, non andiamo a vederla virtualmente cliccando qui

DUOMO – CAPPELLA DEL CROCIFISSO

GIOVANNI FRANCESCO SACCHETTI.  Agonia di Gesù nell’Orto del Getsemani

E’ uno dei quadri più affascinanti che si possano ammirare nelle chiese di Chieri. Fa parte del ciclo della Passione di Cristo, che si dipana lungo tutti i dipinti e tutta la decorazione plastica della cappella del Crocifisso: la cappella che, nel Duomo, è situata fra il presbiterio e la sacrestia. Lo si può ammirare con un semplice clic.

CHARLES DAUPHIN. Crocifissione.

Per la sua posizione che la rende visibile anche da lontano, e soprattutto per le sue qualità artistiche, questa pala d’altare è quella che rimane più impressa nel ricordo di chi visita il Duomo.  Posta sopra l’altare, costituisce la convergenza di tutti gli altri quadri che occupano le pareti e il soffitto della cappella, che raffigurano, nell’ordine, l’Agonia di Gesù nel Getsemani, la Flagellazione, l’Ecce homo, la Salita di Gesù al Calvario e l’esaltazione della Santa Croce. La si può ammirare senza uscire da casa.

CHIESA DI SAN GIORGIO. ALTAR MAGGIORE

GUGLIELMO CACCIA  (Il Moncalvo).  La Risurrezione di Cristo e i Santi Francesco e Chiara d’Assisi

Attorno al 1615, quando si trovava a Chieri per decorare la chiesa di San Domenico, Guglielmo Caccia (Il Moncalvo), dalle Monache Clarisse di Chieri ricevette l’incarico di dipingere un Cristo Risorto, da collocare sull’altar maggiore della loro cappella che era dedicato, appunto alla Risurrezione. Dopo la soppressione napoleonica del monastero, quel quadro finì nella chiesa di San Giorgio.  Per sapere di più su questa vicenda, e sul quadro, vedere … “Chieri, la Grande Pinacoteca”, cliccando qui.