Valfenera- Secondo Forneris: 106 candeline in videoconferenza per “Gundu”

Conosciuto da tutti come “Gundu”, ha tagliato il traguardo delle 106 primavere Secondo Forneris, ospite della Casa di riposo Zabert di Valfenera.

Nato il 17 aprile del 1914, ha spento le candeline sulla torta circondato dalle operatrici della Casa di riposo e in collegamento in videoconferenza con i familiari, con il presidente della struttura Ettore Cavagnero e con il sindaco Paolo Lanfranco.

Gundu per la nostra casa di riposo è una vera colonna di ottimismo e coraggio per affrontare la vita – ha detto il presidente della Zabert Ettore Cavagnero – specialmente in questa particolare situazione di pandemia così tragica per tante case di riposo; questo momento di festa, nella sua semplicità, ci dà forza per pensare al futuro con speranza, nonostante il contagio da cui auspichiamo di continuare a restare indenni”.

Valfenerese doc, nato in cascina Baragna, agricoltore, è da alcuni anni ospite della Zabert. Venuto al mondo negli anni della prima Grande Guerra è stato Alpino nella seconda guerra mondiale, sicuramente uno dei “veci” alpini più anziani d’Italia e della provincia di Asti.

Ricordo Gundu da quando ero bambino e mi coinvolgeva nel preparare il ‘brend’ per alimentare le sue mucche – racconta il sindaco Paolo Lanfranco – sono onorato di rappresentare l’intera Comunità per festeggiare questo suo eccezionale traguardo e portargli gli auguri e l’affetto di tanti. E’ l’occasione per complimentarmi con la direzione e gli operatori dello Zabert e di tutte le strutture socio-assistenziali dell’Astigiano: tra enormi difficoltà e preoccupazioni stanno portando avanti un’attività preziosa per assistere gli anziani del nostro territorio. Grazie”.

Commossi la figlia Maria e il genero Lino che hanno potuto salutare Secondo grazie al collegamento virtuale:

Ci siamo commossi per aver potuto vedere papà, sereno e felice, spegnere le sue 106 candeline; vogliamo ringraziare di cuore le operatrici che si stanno prendendo cura di lui e degli altri ospiti in queste settimane difficili in cui non è possibile fare visita ai nostri cari”.