Carmagnola e il 25 Aprile con il tricolore alle finestre

Attività online per ricordare gli avvenimenti di 75 anni fa, la lotta per la Liberazione e i caduti

Sarà un 25 aprile particolare questo. Per la prima volta in 75 anni, non sarà possibile svolgere una commemorazione pubblica in occasione della festa della Liberazione, a causa dell’emergenza epidemiologica in corso. Nonostante ciò, la festa e il suo significato non saranno dimenticati: sul sito del Comune di Carmagnola è disponibile una sezione con contenuti relativi al 25 aprile. Documentazione del Comune, come le deliberazioni per la richiesta di riconoscimento al Merito Civile presentata dalla città alla Prefettura, il conferimento della Cittadinanza Onoraria alla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, i materiali prodotti dalla scuole medie carmagnolesi che negli anni 2017-2018 hanno partecipato ai laboratori di cittadinanza attiva organizzati dal Comune in collaborazione con la Consulta Giovanile Carmagnolese. Gli studenti hanno lavorato sui temi della Resistenza e della Costituzione.

Nella sezione è disponibile anche un testo del Presidente della Comunità Ebraica di Torino, Dario Disegni. La Comunità Ebraica condivide e partecipa ogni anno alle commemorazioni del 25 aprile a Carmagnola a ricordo della presenza della comunità ebraica in città e del Capitano Ferruccio Valobra.

Dal sito è possibile anche raggiungere la pagina Facebook di Anpi Carmagnola che congiuntamente alla Consulta Giovanile ha organizzato una serie di attività e proposte online per approfondire il significato del 25 aprile.

Nella mattinata di sabato 25 il Sindaco andrà a deporre in piazza Sant’Agostino una corona in omaggio ai caduti. Non è previsto alcun raduno ma si invita la cittadinanza ad esporre il tricolore alle finestre.

Commenta il Sindaco, Ivana Gaveglio: “Sarà un 25 aprile particolare. In questi giorni stiamo sperimentando in prima persona che cosa significhi non avere la libertà di gestire e vivere la quotidianità come desideriamo. Sono rinunce sicuramente meno forti di quelle cui furono sottoposti i nostri genitori o i nostri nostri nonni durante il conflitto. E’ particolarmente significativo celebrare la festa della Liberazione in questo contesto, augurandoci presto, di poter riassaporare la libertà che credevamo scontata. Non potremo incontrarci in piazza, però invito tutti i cittadini ad esporre il tricolore alla finestra, festeggeremo distanti ma uniti.