Chieri, alle Orfanelle segnali positivi: tutte in buone condizioni, si aspettano i tamponi di verifica

L’aggiornamento settimanale sulla situazione alla casa di riposo Orfanelle di Chieri, a cura della direzione dell’istituto, manda segnali finalmente positivi.

“La vita all’interno della Casa di Riposo pur con ovvie difficoltà ha ritrovato un certo equilibrio e tranquillità. Non si segnalano peggioramenti sintomatologici da parte degli anziani ospiti, tra i quali tre centenari. Tutti sono in buone condizioni, come d’altra parte i familiari possono riscontrare quotidianamente tramite telefonate e con videochiamate. L’arrivo, seppure non tempestivo e scaglionato, degli esiti degli esami sui tamponi di tutti gli ospiti, ha reso chiara la situazione ed ha permesso alla Casa di Riposo di completare l’isolamento di tutti i positivi. E’ stato fatta richiesta all’Asl di programmare quanto prima possibile i tamponi di verifica. Ci auguriamo che l’esito evidenzi la negativizzazione anche in considerazione alle buone condizioni di salute delle nostre anziane. Da segnalare unicamente il rientro in struttura di una delle ospiti precedentemente ricoverata in ospedale. Sono arrivati test sierologici da noi acquistati, e sotto la supervisione del Direttore Sanitario dott. Patrito si è iniziato ad effettuare gli esami agli ospiti ed al personale. E’ stato effettuato un nuovo sopralluogo da parte della Dispa dell’ ASl, dopo la verifica della Commissione di Vigilanza avvenuta il 15 aprile scorso. Non sono state evidenziate criticità o carenze e le condizioni generali della struttura ed assistenziali degli ospiti sono state valutate buone. La Direzione della Struttura, come altre sul territorio, sta partecipando in video conferenza a riunioni periodiche di monitoraggio della cabina di regia promossa dal Prefetto di Torino con l’Assessore alle Politiche sociali il Sindaco ed il Direttore Generale dell’ASL, per segnalare problematiche legate alla emergenza covid. Un sentito ringraziamento a tutto il personale che sta operando instancabilmente e ed in particolare all’infermiere e alle operatrici ed operatori oss che pur lavorando sotto tute protettive cercano di rassicurare i nostri anziani e stanno garantendo la migliore assistenza.”