Chieri, la fase 2: riaprono (solo al pomeriggio) i cimiteri, parcheggi a pagamento “per disincentivare l’uso dell’auto”
Alcune precisazioni da parte del Sindaco Alessandro SICCHIERO: Buoni Spesa: dal 7 maggio al via la seconda tranche. Disposta variazione di Bilancio per avere più risorse. Parcheggi a pagamento: necessario disincentivare l’uso dell’auto per venire in centro. Prorogata la scadenza degli abbonamenti. Cimiteri: come a Torino, anche a Chieri dal 5 maggio riaprono al pubblico (14-18,30, dal lunedì al venerdì). Controlli: tra il 16 marzo e il 29 aprile controllate 1896 persone e 1671 attività commerciali.
A seguito della seduta del Consiglio comunale che si è svolta giovedì 30 aprile, e con l’inizio della cd. “Fase 2”, il Sindaco Alessandro SICCHIERO ritiene doveroso intervenire su alcune questioni di stretta attualità, con aggiornamenti e precisazioni. “La seconda tranche di erogazione dei Buoni avverrà nella settimana dal 7 al 13 maggio. Ad oggi i nostri Servizi hanno ricevuto 1.206 domande, sono state istruite 1.167 ed accettate 810. Ben 145 domande sono giunte incomplete. A 156 nuclei familiari è stato erogato un importo pari al 50%, perché quella famiglia gode di una qualche forma di pubblico sussidio (reddito cittadinanza, cig, pensione, ecc.). I 196mila euro da trasferimento statale sono stati completamente utilizzati per l’erogazione dei Buoni spesa, quindi, non essendoci risorse sufficienti, per procedere ad una seconda erogazione, si è resa necessaria una variazione di bilancio, con un aumento del capitolo di spesa a 210mila euro, anche per riuscire a dare una risposta ad alcune situazioni che non rientravano compiutamente nei parametri fissati. Il criterio guida alla base dei Buoni spesa è quello di aiutare coloro che hanno subito una variazione del reddito a causa del Covid19, con particolare attenzione ai nuclei familiari mono reddito e alle famiglie già in carico ai servizi sociali, ma cercheremo di andare a dare una risposta anche a casi che si collocano borderline”. Circa il ripristino dei parcheggi a pagamento, le cd. ‘strisce blu’, Alessandro SICCHIERO commenta: “Sono dispiaciuto dalle reazioni critiche di non pochi cittadini. Ma dal 4 maggio assisteremo a un significativo aumento degli spostamenti delle persone. Riaprono la manifattura, i cantieri, si potrà andare a far visita ai parenti, usufruire del take away presso bar e ristoranti, portare il cane a lavare e molte altre attività: questo determinerà un inevitabile ritorno all’auto privata. Poter parcheggiare gratuitamente sarebbe stato un incentivo a venire in centro in auto. Anche Chieri, come tutti gli altri centri urbani, non può reggere una ripresa massiccia del traffico privato, e riteniamo doveroso incentivare l’uso della mobilità sostenibile. Inoltre, durante queste settimane di emergenza sanitaria abbiamo non solo sospeso i pagamenti dei parcheggi ma differito il pagamento della tassa rifiuti e di altri tributi comunali. Logica vuole che con un ritorno seppur graduale verso la normalità, si debba ripristinare anche la normalità fiscale. Non stiamo introducendo una nuova tariffa, ma ripristinando quella che già esisteva. Quindi, posso comprendere la stizza, ma forse chi protesta è perché non ha mai accettato sin dall’origine di dover pagare per parcheggiare l’auto in centro”. Inoltre, la Giunta ha prorogato la scadenza degli abbonamenti: per tutti gli abbonamenti relativi alla sosta sui parcheggi a raso rilasciati nei mesi di febbraio e marzo 2020, aventi scadenza oltre la data del 13 marzo 2020 (data di inizio sospensione del pagamento per emergenza Coronavirus), la scadenza verrà posticipata per un periodo pari ai giorni non usufruiti. “Per quanto riguarda i cimiteri, dopo il DPCM del 26 aprile, che rende possibile celebrare nei cimiteri le cerimonie funebri anche se alla presenza di non più di 15 persone, abbiamo ritenuto fosse possibile riaprire i cimiteri al pubblico per le visite ai propri defunti. Uno degli aspetti più dolorosi del lockdown è stato quello di non potersi recare neppure a portare un fiore sulle tombe. Come noi, numerosi Comuni in tutta Italia hanno disposto la riapertura o stavano per farlo. Poi, alcune Prefetture sono intervenute precisando che le ordinanze adottate dal ministero della Salute, con le quali si disponeva la chiusura al pubblico dei cimiteri, erano da considerarsi comunque in vigore, pertanto eventuali ordinanze comunali che disponessero diversamente sarebbero state nulle e prive di efficacia giuridica. Da lì la decisione di non emettere l’Ordinanza di riapertura che era già pronta giovedì. Nelle ultime ore c’è stato un approfondimento del tema, e quindi posso annunciare che, come a Torino, anche a Chieri da martedì 5 maggio riapriranno i cimiteri al pubblico (Urbano, Pessione, Airali e Madonna della Scala), dal lunedì al venerdì, solo dalle 14 alle 18,30, con entrate contingentate”. “Infine, visto che da lunedì 4 maggio riaprono molte attività, ma persistono i divieti di spostamento – tranne che per quattro motivi – e il divieto di assembramento, voglio ancora una volta appellarmi al senso di responsabilità dei chieresi. Rispettiamo le regole, comportiamoci con prudenza e buon senso, così eviteremo restrizioni e chiusure. La Polizia Municipale anche nella Fase 2 svolgerà i necessari controlli. Voglio ricordare che nel periodo tra il 16 marzo ed il 29 aprile sono state controllate 1.896 persone (75 sono state sanzionate) e 1.671 attività commerciali (5 sanzionate). Numeri che ci dicono che non solo i controlli non sono mancati ma che i chieresi hanno rispettato le regole”.
Non ho parole!! a Torino si estende la gratuità dei parcheggi sino al 2 giugno e a Chieri con scusanti del tipo “per disincentivare l’uso dell’auto” si inizia a far cassa un mese prima della metropoli, complimenti vivissimi!! Forse sarebbe il caso di dire ai cittadini: le casse comunali piangono ed allora ripristiniamo i parcometri, ovvero avere la chiarezza e la coerenza di chiamare con il loro giusto nome le cose, dettate dal dio denaro. Sempre più di frequente all’insegna dell’ecologia, della sostenibilità, si rincorrono attiviste come Greta Thunberg, anzichè dire le cose come realmente stanno. Addurre giustificazioni alternative ad un provvedimento, allontana la gente da palazzo sempre più. Che profonda tristezza!!