Città Metropolitana e smog: dal tavolo sulla qualità dell’aria la conferma dei blocchi invernali

Le sedute del Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria sono riprese oggi pomeriggio su piattaforma Web Meeting. Una quarantina i partecipanti, a partire dalla consigliera delegata all’Ambiente della Città metropolitana Barbara Azzarà, che ha il compito di coordinare i lavori, dell’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, i vertici di Arpa Piemonte e i rappresentanti di Anci e di numerose amministrazioni comunali. L’incontro è stato aperto dal direttore generale dell’Arpa Angelo Robotto, che ha presentato le prime valutazioni sull’effetto del lockdown sui dati di qualità dell’aria, paragonando le misure dei primi mesi del 2020 con gli anni precedenti. La forte contrazione del traffico veicolare ha portato, secondo i dati illustrati oggi, evidenti e significative riduzioni sulle concentrazioni di biossido di azoto, uno dei due inquinanti per i quali non sono rispettati i valori limite ed il nostro territorio è soggetto a procedure di infrazione da parte della Commissione Europea. La riduzione delle concentrazioni di Pm10 è invece meno significativa. Si compensa la minore emissione di inquinanti da parte del traffico con l’aumento dell’inquinamento domestico fino al 15 aprile. Per questo inquinante la combustione della biomassa per riscaldamento domestico rappresenta infatti la fonte principale e il traffico, pur essendo una sorgente importante, non è quella prioritaria. La riduzione delle emissioni da traffico nel periodo di quarantena è stata in parte controbilanciata da un inevitabile aumento delle emissioni da riscaldamento domestico. “I dati di questo periodo straordinario di test – commenta la consigliera Barbara Azzarà – confermano che le azioni di limitazione del traffico veicolare, ed in particolare dei veicoli diesel, sono la strada corretta per ridurre le concentrazioni di biossido di azoto. Per il Pm10 la sola riduzione del traffico non è sufficiente ma, come già abbiamo iniziato a fare, occorre concentrarsi in modo determinato sulle emissioni legate alla combustione della biomassa. Un grande aiuto arriverà attraverso il bonus governativo al 110 per cento che permetterà la sostituzione delle vecchie caldaie, la realizzazione del cappotto termico e l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici”. L’assessore regionale Marnati ha confermato durante i lavori del tavolo l’impegno, assunto insieme alle regioni del bacino padano, a proseguire con l’attuazione del protocollo padano che prevede lo stop ai veicoli diesel Euro 4 a partire da ottobre 2020 con l’utilizzo del sistema MOVE-IN, già testato in Regione Lombardia. Un sistema che garantirà la possibilità di poter percorrere un numero determinato di chilometri da definirsi in relazione alla categoria emissiva dei veicoli, semplificando in modo significativo il complesso sistema di deroghe attualmente in vigore. Sono nella fase di avvio i bandi per il rinnovo del parco veicoli di enti locali e aziende, il finanziamento per il rinnovo dei mezzi di Trasporto Pubblico Locale e sistemi di incentivo per la sostituzione degli impianti termici che saranno in parte indirizzati alla tipologia di impianti non coperta dall’eco-bonus. Fondi in arrivo anche per la mobilità ciclabile e il consolidamento dello smart-working. “In relazione alle prime ipotesi di correlazione, ancora da confermare, legate alla maggior incidenza del virus Covid-19 nelle aree con bassi livelli di qualità dell’aria – ha sottolineato Azzarà – qualora venissero confermate dagli studi ancora in corso, rafforzerebbero la necessità di insistere con determinazione sulle misure di risanamento della qualità dell’aria i cui effetti diretti sulla salute sono certi e dimostrati”. Il Tavolo sarà riconvocato, se non emergono particolari necessità, non appena disponibile la bozza regionale con il dettaglio dei provvedimenti per il prossimo inverno, al fine di discutere e garantire una rapida e omogenea implementazione sui territori comunali e comunicare per tempo le novità a tutti i cittadini.