Biella, Centri Estivi: pubblicata la manifestazione di interesse per gestori e organizzatori

Entro le prossima settimana iscrizioni aperte per le famiglie, si parte il 22 giugno

Nella giornata di oggi l’ufficio Istruzione della Città di Biella ha pubblicato la manifestazione di interesse, attraverso due avvisi pubblici, che avvia ufficialmente l’organizzazione dei Centri Estivi 2020 per bambini e ragazzi dal 3 ai 17 anni. I due moduli “A” (presso siti messi a disposizione dell’amministrazione comunale) e “B” (presso siti propri o concessi a uso temporaneo) sono riservati ai soggetti organizzatori, mentre entro inizio della prossima settimana verrà pubblicata la modulistica dedicata alle famiglie, con domande di iscrizione e adesione ai voucher. I Centri Estivi saranno pronti a partire entro il 22 giugno e si svolgeranno dal lunedì al venerdì per sei settimane consecutive. I soggetti interessati alla gestione devono presentare la propria domanda entro le ore 12 di lunedì 8 giugno all’indirizzo mail protocollo.comunebiella@pec.it.

A seguito del lockdown, tutti gli organizzatori dovranno impegnarsi a rispettare e a far rispettare tutte le disposizione contenute nelle “Linee guida” dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri e della Regione Piemonte in riferimento alla “fase 2” dell’emergenza Covid-19. In particolare viene introdotto un rapporto tra personale educativo e minori. Per i minori in età di scuola dell’infanzia: un adulto ogni sei minori. Per minori dai 6 agli 11 anni: un adulto ogni 8 minori. Per minori dai 12 ai 17 anni: un adulto ogni 10 minori. La tariffa sarà di 100 euro a settimana (pasto incluso) con un voucher complessivo massimo per le famiglie che ne avranno diritto di 400 euro (a breve tutte le info per accedere).

Per quanto concerne la “sezione A” rivolta prioritariamente a cooperative sociali con esperienza minima di tre anni nell’organizzazione di centri estivi, l’amministrazione del Comune di Biella mette a disposizione le seguenti location: scuola infanzia “Cerruti” (30 bambini da 3 a 5 anni), scuola infanzia “Pavignano” (30 bambini da 3 a 5 anni), scuola primaria “Villaggio Lamarmora” (30 bambini dai 3 ai 5 anni), scuola primaria “Pavignano” (28 bambini da 6 a 11 anni), centro incontro anziani “Vernato” (14 bambini da 6 ai 8 anni), centro incontro anziani “via Delleani” (15 bambini da 3 a 5 anni), Museo del territorio (14 bambini da 9 a 11 anni). La “sezione B” è rivolta a titolo esplicativo invece per oratori e associazioni.

Spiega l’assessore all’Istruzione e alle Politiche giovanili Gabriella Bessone: “Recepite le ultime linee guide giunte dalla Regione Piemonte abbiamo ultimato le ultime modifiche alla documentazione e da oggi i gestori possono presentare domanda per l’organizzazione dei Centri Estivi. Ci sarà una sola settimana di tempo, ma grazie alle riunioni e agli incontri propedeutici tutte le realtà sono state informate per tempo. Entro inizio della prossima settimana saremo in grado di pubblicare le domande dedicate alle famiglie e tutti i dettagli per l’accesso ai voucher, che saranno un ulteriore aiuto concreto di questa amministrazione. L’obiettivo è quello di avere tutti i Centri Estivi in funzione entro il 22 giugno”.

Per ulteriori info e per consultare i documenti: http://www.comune.biella.it/web/servizi-on-line/modulistica/143

Durante la “fase 2” l’ufficio Istruzione della Città di Biella ha avviato un secondo progetto, questa volta dedicato ai bimbi degli asili nido. L’iniziativa è denominata “Nidoingiro”, con la finalità di far incontrare educatrici, bimbi e famiglie nei giardini pubblici della città dopo il lockdown. L’obiettivo è quello di consentire ai bambini un graduale ritorno alla normalità, offrire alle famiglie un momento di riavvicinamento e garantire una fase di sperimentazione del modello “Nidoingiro”. Gli incontri sono iniziati in questi giorni, con gruppi di due bambini più i genitori a volta.

Aggiunge l’assessore all’Istruzione Gabriella Bessone: “Con il Nidoingiro nei parchi e giardini vogliamo riavvicinare in modo graduale i bimbi con i loro genitori al servizio educativo, offrendo così un’opportunità di incontro, socializzazione e gioco. E’ un’esperienza educativa di rinascita che pone come obiettivo prioritario la didattica in presenza, ritrovare le educatrici e una dimensione incoraggiante per guardare al futuro”.