MuovitiChieri: “Servono altre zone 30 a Campo Archero e Borgo Venezia”
MuovitiChieri interviene con un documento nella discussione sulla mobilità chierese, destinata nel breve a sostanziali mutamenti con il progetto del Comune “Strade aperte”. Si legge tra l’altro nel documento:
“Come sosteniamo da anni, il modo migliore per muoversi e fare un po’ di sano movimento in città è anche il più semplice: camminare e usare la bicicletta. Nessuno pretende che tutti vadano a piedi o in bici, vecchi, malati, quando diluvia o grandina. Però molti di noi potrebbero fare una parte dei propri spostamenti a piedi o in bici, con indubbi vantaggi per tutti. Ma oggi anche solo per camminare abbiamo bisogno di spazio perché non possiamo più permetterci di avere marciapiedi stretti e affollati. Sono necessari interventi leggeri, veloci ed economici, anche in via sperimentale, per agire rapidamente e testare soluzioni reversibili, prima di investire tempo e denaro in sistemazioni permanenti.” “La Città di Chieri ha già fatto molti passi verso la costruzione di una Città 30, ma ora è necessario un ulteriore e decisivo sforzo di pianificazione per: rivedere la classifica funzionale della rete stradale, restituendo a strade dense di servizi e residenza la giusta funzione, riducendo la domanda di traffico e aumentando la vivibilità; individuare altre Isole Ambientali (Zone 30) oltre al Centro Storico, a Campo Archero e Borgo Venezia nei luoghi più sensibili della città, rafforzando gli interventi di moderazione della velocità con interventi di riorganizzazione della circolazione, ridisegno dello spazio pubblico e valorizzazione del paesaggio, in risposta alla potenziale domanda di mobilità attiva. L’estensione delle zone a velocità moderata può essere realizzata parte in sola segnaletica e parte con elementi strutturali di moderazione della velocità, di sicurezza stradale e di ampliamento degli spazi pedonali e verdi. Occorre favorire gli spostamenti pedonali per alleggerire il trasporto pubblico locale e consentire lo svolgimento delle attività all’aperto nel rispetto del distanziamento.”