NIZZA MONFERRATO: IL CAFFÈ L’ANGOLO ABBASSA LE SARACINESCHE

Le attività nicesi si sono rimesse in pista, eppure all’appello c’è ancora una serranda abbassata: quella del Caffè L’angolo: da quasi 40 anni era gestito dai fratelli Rupati, che hanno servito gli ultimi caffè e gli ultimi aperitivi quell’8 marzo in cui tutti gli esercizi commerciali furono costretti alla chiusura, in seguito al coronavirus. I suoi gestori a causa degli adempimenti di legge e delle nuove normative sempre più stringenti, complice anche il pensionamento, hanno deciso di gettare la spugna e di chiudere definitivamente. La città perde un pezzo della sua storia commerciale e sociale, niente più caffè e aperitivi al bancone del locale, situato alle porte della città e gestito da sempre dai due fratelli. Una chiusura inevitabile, purtroppo, che lascia tutta la città orfana di un punto di ritrovo. Caffè e aperitivi, ma anche tavola calda, specialità della casa erano la cotoletta e le frittatine della signora Maria. Tante storie, tanti fotogrammi, tanti incontri, che hanno fatto tappa al bar, aperto dalle 6 del mattino fino a sera. Un pezzo di storia che si chiude e si porta via momenti belli e alcuni un po’ più tristi, i clienti ad attenderli trovavano sempre un sorriso, una battuta, una parola di conforto. Tra quelle mura si respirava aria di tradizione, tutto raccontava di una famiglia dedita al lavoro e all’amore che nutriva per la propria città. La loro storia iniziò a cavallo degli anni ottanta con l’apertura del bar Verdi. Era un via e vai di vita, gioventù, allegria e scherzi. Il Verdi chiuse e dopo una breve pausa i Rupati aprirono l’Angolo in Corso Asti. Fu un altro successo. Resta ora il rammarico di vedere un’altra saracinesca che si abbassa a Nizza.

Alessandra Gallo