ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

Torino- ARCHI PER IL NOVECENTO MUSICALEI- In attesa che si ripristino le condizioni per annettere il pubblico, l’ Orchestra Sinfonica Nazionale RAI propone un altro appuntamento della serie “I Concerti della ripresa”. Il direttore milanese Daniele Gatti (foto), ormai saldamente al vertice dei direttori di fama internazionale, proporrà due capolavori per archi del Novecento. Metamorphosen (1945) di Richard Strauss ì un capolavoro con il sapore dell’enigmatico. Nel ricco e duttile materiale si individuano tre cellule motiviche sottoposte a procedimenti di trasformazione procedimenti di trasformazione (metamorfosi): la prima una sorte di identificazione mnemonica, la citazione della Marcia funebre dalla Eroica di Beethoven e il Lamento di re Marke dal secondo atto del Tristano:  la delusione e disperazione dei tradimenti. Così Franco Serpa ha commentato: Il misterioso titolo del lavoro non allude solo alla tecnica della trasformazione tematica, ma addita le riflessioni di Goethe maturo sulle metamorfosi della natura, ricorda gli aurati miti classici, e tenta di stringere forse una speranza nell’afflizione e nel congedo. Da non dimenticare che il 1945 fu l’anno della grande catastrofe germanica. Strauss cede la penna. qui la musica tedesca dei due grandi secoli, barocca, classica e romantica sancisce con austerità la sua fine:  il grande compositore bavarese rinuncia a tutti gli abbandoni melodici, alle magie orchestrali, ai colori di cui fu ineguagliabile maestro. Verklarte Nacht (Notte trasfigurata) (1899) di Schoenberg è il suo primo lavoro di rilievo: l’autore aveva venticinque anni, riprese l’omonima poesia di Richard Dehmel il cui testo racconta di una leggenda, avvenuta in una notte al chiaro di luna, di una donna che confessa al proprio uomo di portare in grembo un figlio non suo., e ne riceve il conforto. Il testo non venne affidato alla voce, ma reso in forma di poema sinfonico. La più importante società viennese di concerti respinse il lavoro perchè conteneva un accordo non previsto dai trattati di armonia. La prima esecuzione per sestetto d’archi, provocò il primo scandalo della carriera di Schoenberg a cui furono indirizzate t violente stroncature. Le sue peculiarità si evidenziano nell’insolita ampiezza delle volute melodiche, nella densità degli intrecci contrappuntistici, e nelle strutture armoniche assai ardite per il tempo. L’autore era comunque convinto della bontà del suo lavoro che nel 1917 decise di realizzarne una versione per orchestra d’archi che sottopose a una altra versione definitiva nel 1943. Anche grazie a quest’ultima versione il lavoro ebbe una popolarità superiore a quella conquistata delle opere atonali e dodecafoniche.

Torino, Auditorium “Toscanini” (RAI), p. Rossaro

Concerti per la ripresa

giovedì 9 luglio, ore 20.30 in onda su RAI5, mercoledì 15 luglio, ore 18,05

ARCHI ORCHERSTRA SINFONICA NAZIONALE RAI diretti da DANIELE GATTI

Musiche di R. Strauss, Schoenberg

 

VENARIA Torna la musica alla Reggia– Ritorna, seppur con le dovute cautele e misura di sicurezza, la vita concertistisca dell’area metropolitano torinese. Il direttore Gianandrea Noseda (foto), ritorna sul podio dopo quattro mesi di forzata fermata e inizia dalla Reggia con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino che suona Mozart e Beethoven. La Sinfonia in mi bemolle maggiore K. 543 di Mozart è ritenuta dalla critica l’emblema della fusione tra lo stile galante e lo stile dotto, fra l’espansione della melodia e il rigore della costruzione formale, Una sinfonia, forse enigmatica, , ondeggiante dal patetismo all’eroismo, dalle atmosfere pastorali ai toni drammatici. La stesura della Sinfonia n. 5 in re mi minore op. 67 di Beethoven è il traguardo di un processo creativo lungo e sofferto. Come per l’ Eroica torna un popoloso reticolo di riferimenti allegorici e morali, un simbolismo radicato nella cultura filosofica e spirituale dell’epoca, imbevute da concezioni di stampo illuministico. Vi si legge la reazione di una umanità in lotta contro il proprio destino, senza volto cieco, contro cui l’uomo combatte eroicamente in nome della ragione, solo in questo atto di ribellione riesce a trionfare sulla forza delle tenebre. Emergono di continuo gli opposti in lotta in una gigantesca visione dove contrasti violenti si susseguono a momenti più miti, tesi passi ritmici si alternano a più morbidi accenti, la concitazione melodica e il sapiente gioco di progressione accedono all’apoteosi finale.

Venaria, Reggia, lunedì 13 luglio, ore 20,30

ORCHESTRA FILARMONICA TEATRO REGIO TORINO diretta da GIANANDREA NOSEDA

Musiche dozart Mozart e Beethoven

per modalità d’accesso: biglietteria Teatro Regio Torino tel. 011-8811557, biglietteria@teatroregiotorino.it, lavenaria.it