Cocconato- Il centro estivo dell’associazione AttivaMente vince l’emergenza Covid

Sembrava un’impresa impossibile, date le norme restrittive anti-Covid, ma la tenacia di alcuni operatori dell’associazione AttivaMente ha avuto ragione di tutte le difficoltà e alla fine il centro estivo per i bambini e ragazzi di Cocconato ha preso il via e anche con grande successo.

Siamo partiti il 1° luglio – dice Daniela Pitzalis, presidente dell’associazione AttivaMente – mettendo insieme le forze del territorio: il Comune che ci ha messo a disposizione gli spazi della scuola e della palestra e ha garantito la sanificazione; la Croce Rossa di Cocconato che ci ha aiutato con il triage e la misurazione della temperatura dei bambini all’accesso delle attività e i nostri operatori che hanno dato il massimo per realizzare laboratori e attività motorie”

Cercare di venire incontro ai genitori che avevano bisogno di un centro estivo per i loro figli e attuare tutti i protocolli dovuti all’emergenza sanitaria è stato un duro lavoro. Per ogni ciclo scolastico sono previsti gruppi ristretti da affidare ad un educatore: 1 a 6 per i bambini della materna (3-5 anni); 1 a 8 per i bambini delle primarie e infine 1 a 10 per i ragazzi delle scuole medie. Inoltre i gruppi devono rimanere rigorosamente “chiusi” e non possono svolgere attività condivise con gli altri gruppi. In più bisogna rispettare norme di igiene e pulizia molto stringenti.

Tutto questo ha portato a un notevole esborso economico – spiega ancora Pitzalis – ma fortunatamente il Comune è stato in grado di trasferirci i fondi previsti dal Ministero come contributo alle attività dei centri estivi e siamo quindi riusciti ad abbassare le quote per le famiglie”.

Sono 48 finora i bambini e i ragazzi che stanno frequentando il centro estivo di Cocconato di tutte le fasce di età e provenienti da tutti i paesi del circondario, anche perché non tutti i comuni sono riusciti a realizzare l’attività quest’anno. Anche i servizi sociali di zona hanno usufruito del servizio di AttivaMente, iscrivendo alcuni ragazzi che seguono e sostengono nel loro ruolo istituzionale.

Diversi i laboratori che sono stati avviati: giardinaggio, cucito, yoga. E naturalmente le attività motorie sia in palestra che all’aperto nel campo sportivo.

“Quello che ci ha reso più orgogliosi – riflette Daniela Pitzalis – è che abbiamo dato la possibilità ai bambini e i ragazzi ri-socializzare. Ci siamo resi conto, proprio guardandoli agire nei loro gruppi di laboratorio, che essere rimasti chiusi in casa per mesi senza la possibilità di frequentarsi tra loro, aveva come “spento” la loro capacità di rapportarsi con gli altri. Il nostro centro estivo era quantomai necessario, non solo per dare una mano ai genitori che lavorano, ma soprattutto per i ragazzi che hanno riguadagnato il loro spazio sociale. Il risultato ci ripaga degli sforzi e delle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per riuscire a realizzare tutto ciò”.

Carmela Pagnotta