CRONACA – Torino, truffe ad anziani: arrestata a Trofarello una coppia di coniugi di Asti
Il 7 agosto u.s., nell’ambito dei servizi di contrasto al fenomeno delle truffe in danno di persone anziane (Progetto MEDUSA), la Polizia di Stato di Torino ha tratto in arresto, in flagranza del reato di furto aggravato in abitazione, una coppia di coniugi, D.D. e C.E., rispettivamente classe 1984 e 1990, residenti ad Asti, pregiudicati. Nello specifico, agenti della Squadra Mobile – Sezione “Reati contro il Patrimonio”, mentre si trovavano in c.so Racconigi, avevano modo di notare un’autovettura Audi A3 parcheggiata nei pressi dell’intersezione con Via San Bernardino (quartiere “San Paolo”, zona particolarmente sensibile per quanto riguarda tale fenomenologia delittuosa), nelle cui vicinanze vi era una donna che si scrutava intorno con fare sospetto. Poco dopo sopraggiungeva un uomo, vestito con abiti da lavoro tipici di un controllore dell’Italgas, il quale, dopo qualche segno d’intesa con la giovane, si incamminava frettolosamente con quest’ultima verso la macchina. Saliti a bordo, i due si dirigevano con andatura sostenuta verso il quartiere Mirafiori imboccando successivamente l’entrata della tangenziale Torino-Savona. Gli operatori, intuendo che i due personaggi potessero essere truffatori, pedinavano l’autovettura, provvedendo contestualmente a verificare se all’interno dello stabile di c.so Racconigi fosse stato perpetrato qualche reato. Si aveva così conferma che il malvivente, qualificandosi come tecnico del gas, aveva fatto accesso all’interno dell’abitazione di un’anziana signora (classe 1934) e, dopo averla distratta con il pretesto di dover effettuare una verifica tecnica, si era impossessato di alcuni monili in oro posizionati sul tavolo della cucina. Gli agenti provvedevano quindi a fermare l’autovettura con a bordo i due malfattori nei pressi del casello autostradale di Trofarello ed a trarli in arresto per furto aggravato in abitazione. La perquisizione personale consentiva di rinvenire, celati nel reggiseno, e consegnati spontaneamente dalla donna, i monili d’oro appena trafugati all’anziana vittima. La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire e sequestrare altri monili di presumibile provenienza furtiva, in relazione ai quali i coniugi sono stati indagati anche per ricettazione. Sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare ulteriori episodi delittuosi riconducibili alla coppia.