IN MONTAGNA – I chiodatori: esseri mitologici, artisti, visionari?
L’ho chiesto a Claudio Battezzati, Direttore Scuola G. Gervasutti e Istruttore Nazionale di Alpinismo INA e Andrea Giorda, Istruttore di Arrampicata Libera e Accademico, che hanno appena aperto una nuova via d’arrampicata: Noasca Diamond in Valle dell’Orco.
Una nuova via che sale per 350 metri di sviluppo e 15 tiri: roccia stupenda, placche, fessure, muri e un panorama mozzafiato sulla Valle. La via è stata divisa in tre parti, infatti la particolare struttura di questa parete a salti e un sentiero che la attraversa, permette diverse combinazioni a moduli e cioè: la Bronze (un mare di placche dal colore rossiccio), la Silver (placche, fessure da proteggere, muri) e la Gold: trovare la linea giusta non è stato affatto semplice, riferiscono i due protagonisti.
Servono conoscenze approfondite, affinate dopo anni di arrampicata ed esperienza in parete per creare una falesia bella, di qualità: qualità nella linea e nell’attrezzatura, il tutto deve avere un senso e un’armonia, come afferma A. Giorda.
Ogni chiodatore contribuisce con la sua esperienza e competenze tecniche: ma non solo questo, porta anche in parete la sua visione e creatività, non si sbaglia a paragonare un chiodatore a un artista. L’obiettivo di Noasca Diamond è realizzare un progetto che permetta a tutti di divertirsi e conoscere questi posti a noi
cari, sottolinea C. Battezzati.
Chi ha il tarlo dell’apertura va in automatico e con lo sguardo vaga e vede tracce di continuo …e sicuramente questi due fuoriclasse ci stupiranno ancora con altre avventure.
Monica Pelissero