“Ishah –Elogio della donna” un libro di Sergio Motta dedicato alle donne.

“Ho approfittato del lockdown per scrivere il libro“Ishah-Elogio della donna”, afferma Sergio Motta fotografo torinese con oltre 30 anni di esperienza col mondo femminile. Dopo aver sperimentato con successo la regia passa alla scrittura con un libro dedicato alle donne nel quale le invita a non lasciarsi andare , a combattere per la paritàe soprattutto a non subire violenze in silenzio ma ribellarsi.

-Com’è natal’idea di scrivere un libro dedicato alle donne?

“L’idea è nata dopo 34 anni di fotografie al mondo femminile. I racconti delle donne fotografate, le loro paure, il sentirsi ormai al capolineaperché il compagno ha cambiato atteggiamentonei loro confronti, sono gli elementiche mi hanno spinto a scrivere “ Ishah-Elogiodella donna”,uninvito a non lasciarsi andare, a lottareper fare valere i propri dirittia non omologarsi all’immagine dei media che vuole la donna a casae che si sveglia sempre sorridente.“

–Dove verrà presentato e quando?

“ Verrà presentato il 18 ottobre in occasionedi “Portici di carta “dove sarà presente anche la casa editrice Sottosopra Edizioni .Nel caso in cui non ci sia questo appuntamento annuale coi libri, verrà presentato nella omonima libreria in via Cernaia a Torino. Conto poi di presentarlo entro l’autunno anche a Corionella splendida cornice della chiesa di Santa Croce , poi a Dogliani nella wine room di cantine”Le Viti”ed in entrambe le location ci sarà una degustazione di loro vini. Ci saranno sicuramente altre date ed altre location.”

–Hai fotografatotante donne in questi anni, quale ti ha colpito in modo particolaree perché?”

Ho fotografato circa 2000 donne negli anni. Dovessi dirne una in particolare non saprei , forse una creola incontrata a Capo Verde, per il sorriso, gli occhi,il colorito della pelle. Sicuramente quelle che mi sono piaciute di più sono, dal punto di vista della forza,quelle che venute da me (e purtroppo sono sempre di più) prima di sottoporsi alla chemioterapia per avere uno scatto ancora con i loro capelli. Molte di loro sono tornate periodicamente per vedere, in foto meglio che allo specchio, come cambiava il loro aspetto durante la terapia. D’altra parte io ritengo che il bello non esista, perché è un concetto molto soggettivo, nel prossimo libro” nonsono bella, piaccio” parlo proprio diquesto. Una donna ( come un uomo, come un oggetto) può piacere a 1000 persone e non piaceread altrettante. Basta con i canoni di bellezzasuggeriti dalla regia, con la bellezza stereotipata che obbligaall’esilio chi non ne faccia parte.”

Luisa Zarrella