CRONACA – ASTI: LA POLIZIA DI STATO INDIVIDUA E DENUNCIA DUE “SCIPPATORI” SERIALI
Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, durante il servizio di controllo del territorio, l’attenzione degli operatori della Polizia di Stato – Squadra Volante della Questura di Asti è stata attirata da un’auto, una Fiat Panda grigia, con a bordo due giovani. Gli operatori hanno proceduto al controllo dei due in quanto l’autoveicolo risultava compatibile per targa, modello e colore, a quello utilizzato per la fuga, il giorno precedente, dall’autore di un furto con strappo di una catenina d’oro ai danni di un uomo di 55 anni, in prossimità del parco Biberach. La vittima dello scippo, dopo aver subito il furto, aveva contattato il 112 N.U.E. e in quell’occasione era riuscito a fornire agli agenti della Volante una descrizione, sia pure sommaria, del ladro e della macchina (compreso un parziale della targa) a bordo della quale lo stesso si era allontanato in compagnia di altri soggetti. Anche nei giorni precedenti si erano verificati, nella stessa zona, dei fatti analoghi. In particolare, domenica 13 settembre, una signora di 87 anni era stata violentemente derubata da un giovane che, dopo averla spintonata, le aveva asportato la borsa. La stessa anziana donna, dopo qualche giorno, era stata nuovamente vittima del furto della collana d’oro che indossava. Ed in sede di denuncia la signora aveva specificato che si trattava della stessa persona che pochi giorni prima si era impossessato della sua borsa, fornendo una descrizione piuttosto precisa del malvivente. Infine, nel pomeriggio di giovedì 18 settembre, circa un’ora prima del controllo da parte dei poliziotti della Squadra Volante, un uomo aveva contattato la Sala Operativa della Questura poiché dal balcone di casa sua aveva assistito al furto con strappo ai danni di un’altra anziana donna da parte di un giovane e aveva fornito agli agenti intervenuti alcuni dettagli sulla fisionomia del ladro e sugli indumenti lo stesso indossava, del tutto coincidente con la descrizione fornita dalla precedente vittima. Dopo gli episodi narrati, giovedì pomeriggio sono scattate immediatamente le ricerche dei due “scippatori seriali” da parte degli agenti delle Volanti, che sono riusciti ad intercettare la Fiat Panda mentre transitava in via Conte Verde. A bordo della stessa, sono stati identificati due giovani, un 17enne e un 20enne, entrambi astigiani con a carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, le cui caratteristiche risultavano compatibili con le descrizioni fornite dalle vittime. L’auto è stata, di conseguenza, sottoposta a perquisizione e a bordo della stessa sono stati rinvenuti, nel portabagagli, indumenti coincidenti con quelli descritti dalle vittime: un pantalone di una tuta nero, un cappellino da baseball grigio e nero con una vistosa scritta, ed una mascherina protettiva nera. A seguito del controllo, i due sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura per le conseguenti procedure di identificazione e fotosegnalamento. I poliziotti, con l’ausilio dei colleghi del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, hanno dunque invitato le vittime ed i testimoni dei furti, ai quali è stato sottoposto in visione un album fotografico, ai fini dell’individuazione di soggetti con fisionomie analoghe a quelle dei due scippatori, ed entrambi i ragazzi fermati venivano riconosciuti con certezza. Per tale ragione, a seguito del riconoscimento e per i numerosi indizi di colpevolezza, l’Autorità Giudiziaria procedente, su richiesta del Dirigente dell’U.P.G.S.P., autorizzava a procedere alla perquisizione domiciliare delle rispettive abitazioni. A seguito delle stesse, nell’appartamento del 20enne, gli agenti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro un tirapugni ed un caricatore di pistola. I due giovani autori di furti, pertanto, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto con strappo aggravato e rapina. Sono in corso ulteriori indagini per individuazione di altri eventuali complici. I poliziotti, sulla base delle dichiarazioni rese dalla vittima del furto e del figlio, sono riusciti a ritrovare l’anello in un negozio di “compro oro” del centro cittadino e hanno provveduto a sequestrarlo, denunciando alla competente Autorità Giudiziaria l’uomo per il reato di furto aggravato.