PIEMONTE ARTE: GAM, VEZZOLANO, CAMERA, ARRIVABENE, CISTERNA…
coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
IL PRIMATO DELL’OPERA: IL NUOVO ALLESTIMENTO DELLA COLLEZIONE DEL NOVECENTO STORICO DELLA GAM DI TORINO
Dal 26 settembre 2020
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino rinnova l’allestimento delle sue collezioni permanenti del Novecento con un nuovo percorso che intende restituire la centralità all’opera d’arte. Il nuovo ordinamento è studiato per permettere il confronto, consentire il paragone necessario tra opera e opera: le sequenze di dipinti, sculture, installazioni sono affiancate da poche informazioni essenziali che introducono alla lettura degli stili diversi, di generazione in generazione, che gli artisti hanno elaborato. Suddivise in diciannove spazi, le opere sono raccolte privilegiando un taglio storico-artistico che segue le principali correnti artistiche del secolo appena trascorso, ma anche dando rilievo alla storia delle collezioni civiche nel panorama artistico torinese, nazionale e internazionale. Inserite in questa narrazione si trovano alcune sale personali, nate dalla volontà di restituire il valore indiscusso di alcuni artisti, insieme alla possibilità offerta dalle nostre collezioni di presentarli con opere importanti. La prima sala è dedicata a tre delle figure che maggiormente hanno influito, su diversi piani, sulla principale arte italiana e internazionale del Novecento. Giorgio de Chirico ha generato un nuovo modo di pensare l’opera d’arte, alla ricerca di una rappresentazione che fosse anche disvelamento filosofico. Giorgio Morandi ha sviluppato un culto della forma e delle sue illimitate varianti, in una sorta di disciplina concettuale, con una continuità mentale e temporale che permette di presentare, all’inizio del percorso, anche le sue tarde Nature morte. Infine Filippo de Pisis, che ha tramandato una lezione di libertà totale da condizionamenti di tipo accademico, ma anche da scelte avanguardistiche, creando quasi uno stile-ponte solitario tra Impressionismo e Informale. A questa premessa fa seguito un ordinamento che, sala dopo sala, ripercorre alcune fasi fondamentali della storia dell’arte, rappresentate dai capolavori della collezione: dalle Avanguardie storiche con le opere di Umberto Boccioni, Gino Severini, Giacomo Balla, Enrico Prampolini, Otto Dix, Max Ernst, Paul Klee e Francis Picabia, alle stimolanti proposte artistiche nate a Torino tra le due guerre mondiali dove scorrono le opere della maggior parte dei Sei di Torino; dalla riscoperta e influenza di Amedeo Modigliani sugli artisti torinesi grazie anche agli studi di Lionello Venturi che teneva la cattedra di Storia dell’Arte all’Università di Torino, agli acquisti di dipinti e sculture per la collezione della GAM tra la fine degli anni Venti e tutti gli anni Trenta alle Biennali di Venezia e alle Quadriennali di Roma. La sezione dedicata all’Astrattismo italiano è rappresentata da artisti quali Fausto Melotti, Osvaldo Licini e Lucio Fontana, mentre le sale successive ripercorrono le vicende di Roma e la scuola di Via Cavour, indagano l’arte dopo Il 1945 tra Figurativo e Astratto e mostrano le sorprendenti acquisizioni di arte internazionale nel periodo post bellico nello spazio intitolato Per una Galleria Civica internazionale, dove troviamo artisti come Marc Chagall, Hans Hartung, Pierre Soulages, Tal Coat, Pablo Picasso, Jean Arp, Eduardo Chillida. Gli anni Cinquanta sono stati, per quel che riguarda le ricerche sperimentali, gli anni dell’Informale, e anche la GAM conserva significativi esempi: dall’”Informale di segno” di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi e Antonio Sanfilippo alla rappresentazione in chiave Informale del paesaggio e della natura di Renato Birolli, Ennio Morlotti e Vasco Bendini. Un Informale certamente più veemente e radicale fu quello di Emilio Vedova e anche l’arte torinese fu coinvolta in queste dinamiche, tramite Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, o Paola Levi Montalcini. Il facile linguaggio del New Dada e della Pop Art italiana e straniera (rappresentato tra gli altri da Piero Manzoni, Louise Nevelson, Yves Klein e Andy Warhol) cederà presto il passo ad un quadro rinnovato di concetti e materiali. Dopo un passaggio doveroso al Museo sperimentale di arte contemporanea che arrivò in dono alla fine del 1965 alla Galleria Civica d’Arte Moderna composto da un fondo che conta oggi 364 opere che intendevano rappresentare il più largo ventaglio di opzioni linguistiche di taglio innovativo e, appunto, sperimentale e qui rappresentato con una nutrita selezione di esempi, il nuovo allestimento culmina nell’esperienza dell’Arte Povera, che si aprì a un nuovo linguaggio, alla ricerca di una libertà totale dai condizionamenti. Sono rappresentati tutti gli artisti del movimento teorizzato nel 1967 da Germano Celant e approdato per la prima volta in un museo nel 1970 proprio nella nostra Galleria d’Arte Moderna: Pier Paolo Calzolari, Mario Merz, Giuseppe Penone, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio. Tutto il percorso è intervallato da sale personali dedicate: Felice Casorati che ha lasciato una lezione indelebile nel contesto torinese e nazionale, Arturo Martini che ha contribuito a cambiare le connotazioni della scultura italiana, Alberto Burri e Lucio Fontana che hanno modificato la veste materica e concettuale della loro opera influenzando l’arte internazionale dopo la seconda guerra mondiale. Grazie all’incremento delle collezioni possiamo ora riproporre, in un confronto di forte contrasto, il valore di azioni fondamentali quali la realizzazione del ciclo della “Gibigianna” di un altro artista al centro di relazioni internazionali, Pinot Gallizio. A Giulio Paolini, infine, è stato dato spazio per averci indicato l’esigenza di mantenere sempre un rapporto necessitante con la storia dell’arte, i suoi segni e richiami, e il loro valore per una vivificazione concettuale della forma.
GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino
tel. +39 011 4429518 – email: gam@fondazionetorinomusei.it www.gamtorino.it
Biglietti: Intero 10,00€ Ridotto 8,00€ Ingresso gratuito Abbonamento Musei e Torino Card
VEZZOLANO, CONVEGNO SULLA TUTELA DEL PAESAGGIO
BENE VAGIENNA: MOSTRA “IL SEGNO INCISO 2020”
Pino Chiezzi, Danilo Ferrero, Luciana Francone, Danila Ghigliano, Silvana Granero, Sofia Laudadio, Giancarlo Laurenti, Mauro Lisardi, Elena Monaco, Graziella Navaretti Bartolini, Antonietta Onida, Dora Paiano, Gemma Pampiglione, Luciana Pistone, Giorgio Ramella, Valerio Righini, Kraus Roland, Rita Scotellaro, Livio Stroppiana, Teresita Terreno
A cura di Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo
Palazzo Lucerna di Rorà, Bene Vagienna (Cuneo) 4 ottobre – 27 dicembre. Inaugurazione domenica 4 ottobre 2020, ore 10,30
Orario:
giorni festivi: 10:00 – 12:00; 15:00 -18:00 sabato pomeriggio: 15:00 -18:00 giorni feriali, per gruppi: prenotazione Ufficio Turistico 0172.654969
Ingresso libero
Catalogo a colori, distribuito gratuitamente nella sede espositiva
Info: Ufficio Turistico del Comune di Bene Vagienna: 0172 654969 ufficioturistico@benevagienna.it; www.amicidibene.it / info@amicidibene.it
Associazione Piemontese Arte: 011-248.1790 www.piemontearte.com
Anche quest’anno si rinnova il consueto appuntamento tra L’Associazione Piemontese Arte, L’Associazione Amici di Bene e il Comune di Bene Vagienna, negli storici spazi espositivi del Palazzo Lucerna di Rorà. La mostra, organizzata dall’APA, presenta in questa edizione venti artisti, iscritti all’associazione stessa, che praticano l’incisione o altre tecniche calcografiche selezionati dai due curatori Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo. Come scrivono in catalogo, nel testo introduttivo, il Sindaco Carlo Ambrogio e il Presidente dell’Associazione Amici di Bene, Michelangelo Fessia: …La mostra non vuole imporre un indirizzo critico e tematico specifico, intende al contrario lasciare ampia libertà agli artisti di seguire le proprie suggestioni: il pubblico avrà l’occasione di ammirare i diversi linguaggi grafici, dall’acquaforte alla puntasecca, alla maniera nera, alla litografia, all’incisione su linoleum… La speranza e l’impegno che le due associazioni pongono nell’organizzare l’evento, pur nella difficile stagione sanitaria ed economica, vuole anche essere un invito a tutti i cittadini a perseverare con determinazione nell’attività culturale, con l’augurio di un futuro migliore.
CAMERA: GIANNI BERENGO GARDIN E LA OLIVETTI
1 ottobre – 15 novembre 2020
Il primo ottobre 2020, nella Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, si inaugura Gianni Berengo Gardin e la Olivetti, mostra dedicata dall’istituzione torinese e dall’Associazione Archivio Storico Olivetti, con la collaborazione del Museo Civico “P. A. Garda” di Ivrea, all’opera di uno dei più importanti fotografi italiani: Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930). Curato da Margherita Naim e Giangavino Pazzola, il progetto espositivo evidenzia l’intensità del rapporto professionale tra il fotografo e l’azienda di Ivrea, attraverso un’accurata selezione pressoché inedita di oltre 70 fotografie d’epoca in bianco e nero, pubblicazioni e documenti d’archivio ripensati secondo una scelta curatoriale che delinea due nuclei: uno formale che indaga il tema del valore del progetto d’architettura (industriale, residenziale, sociale, ecc.); un secondo che più esplicitamente traduce un sistema sociale di relazioni dentro e fuori la fabbrica. Berengo Gardin, infatti, è uno tra gli autori che ha collaborato più a lungo con la Società Olivetti, descrivendo attraverso i suoi servizi fotografici sia il valore sociale del progetto d’architettura, sia l’organizzazione di un sistema di servizi sociali e culturali che animava la fabbrica e il territorio. La mostra Gianni Berengo Gardin e la Olivetti è inoltre un omaggio che i due istituti culturali dedicano all’autore in occasione dei suoi 90 anni. La mostra ha origine da un progetto di ricerca e studio promosso dall’Associazione Archivio Storico Olivetti nel 2018 e svolto da Margherita Naim attraverso l’analisi e schedatura dei documenti fotografici di Gianni Berengo Gardin nei fondi della Società Olivetti, e si sviluppa all’interno di un protocollo di intesa tra il Dipartimento Archivi di CAMERA e l’Associazione, rivolto alla mappatura e alla valorizzazione dei fondi fotografici conservati a Ivrea – all’interno della più ampia cornice del Censimento delle raccolte fotografiche in Italia realizzato da CAMERA su scala nazionale. Una collaborazione consolidata, quella tra Camera e l’Associazione che, lo scorso anno, ha dato vita alla mostra 1969. Olivetti Formes et Recherche. Una Mostra Internazionale e che anche in questa occasione trova puntuale restituzione a livello locale attraverso un riallestimento della mostra ad Ivrea, negli spazi del Museo Civico “P.A. Garda” (28 novembre 2020 – 28 marzo 2021). Siamo particolarmente soddisfatti – commenta il presidente di CAMERA Emanuele Chieli – di presentare, in Project Room, la mostra dedicata al maestro Gianni Berengo Gardin: non solo un appuntamento importante nel calendario dei festeggiamenti del quinto compleanno del nostro centro, ma anche l’ennesima testimonianza dell’attenzione che la Fondazione dedica, da sempre, ai grandi nomi della fotografia italiana e internazionale. Questa mostra è, inoltre, l’occasione per rafforzare la preziosa collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti e in questo modo omaggiare insieme i 90 anni di uno dei più fotografi italiani degli ultimi decenni. La rinnovata collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti con CAMERA – continua la curatrice degli eventi culturali dell’Associazione Marcella Turchetti – e con il Museo civico “P.A. Garda” di Ivrea, parte da un lavoro di approfondimento e valorizzazione del patrimonio storico (e fotografico) della società Olivetti da parte dell’Associazione, attraverso un sistema di collaborazioni a vantaggio del territorio, della sua tradizionale vocazione culturale e a sostegno e per la valorizzazione e protezione del sito patrimonio mondiale “Ivrea, città industriale del XX secolo” e ringraziamo CAMERA per la rinnovata fiducia e collaborazione per questa mostra.
La mostra è accompagnata dal catalogo “Gianni Berengo Gardin e la Olivetti” edito da Silvana Editoriale e realizzato dalla Città di Ivrea.
THE UNSEEN – LUIGI COPPOLA MYRIAM LAPLANTE IACONESI / PERSICO
un’idea di Progetto Diogene con la partecipazione di Oggetti Specifici
presentazione giovedì 1 ottobre ore 18:30
COMBO, C.so Regina Margherita 128, Torino
venerdì 2 ottobre ore 18:30 Luigi Coppola
Tram DIOGENE, Rotonda C.so Regio Parco X C.so Verona, Torino
sabato 3 ottobre ore ore 18:30 Myriam Laplante
ore 21:00 Iaconesi / Persico
Tram DIOGENE, Rotonda C.so Regio Parco X C.so Verona, Torino
info@progettodiogene.eu
Nato nel 2017 e ora alla sua seconda edizione, The Unseen indaga e rende visibile il lavoro di ricerca e produzione di conoscenza che è insito nell’operare di ogni artista: il nucleo creativo che resta nascosto, sommerso e nel contempo vitale, fondamentale per ciò che emerge come opera. Focalizzandosi sulla ricerca artistica come struttura portante del fare arte, The Unseen affianca ciascun artista invitato nell’esplorazione del proprio humus creativo – fatto di letture, immagini, oggetti personali, esperienze, posizioni – attivando uno scambio nel quale vive la sperimentazione, intesa come combinazione imprevista di situazioni, metodi, domande, tentativi, umori. L’edizione 2020 si apre alla collaborazione con Oggetti Specifici e propone una selezione di artisti che concentrano la loro ricerca sull’azione, sulla performance, le cui opere finite sono dunque, a loro volta, per lo più immateriali. Che ruolo giocano gli oggetti nel loro processo creativo? è forse diverso dal ruolo che gli oggetti esercitano nel lavoro di chi produce opere materiali? In che modo si può condividere con un pubblico l’insieme di tracce materiali e immateriali portano alle opere finite? Sono solo alcune delle domande che hanno accompagnato i dialoghi del progetto The Unseen_2020 e che verranno condivise con il pubblico nel corso di tre giorni, dall’1 al 3 ottobre. Luigi Coppola è un artista, attivista, promotore di progetti partecipativi e di arte pubblica. La sua pratica artistica è accomunata da un relazione innovativa ai beni comuni attraverso delle azioni capaci di attivare potenziali e immaginari collettivi, partendo dall’analisi di specifici contesti sociali, politici e culturali (Artistic commoning). L’individuazione e la messa in comune di beni collettivi, appartenenti a un gruppo specifico o a una comunità, aziona delle dinamiche relazionali e attiva processi di emancipazione e di immaginazione per ripensare il presente. Myriam Laplante è un artista canadese che vive e lavora a Bevagna, in uno stato di dubbio permanente. Il suo lavoro è una parodia del mondo, assurda e cinica, malinconica e perturbante, che spesso emana da un immaginario bizzarro e fantastico. Le sue installazioni, video, dipinti, sculture, disegni e performance sono stati estesamente presentati in spazi occupati, gallerie e musei in Europa, Nord America e Asia. Dal 2001 lavora con il collettivo di performance Black Market International. Salvatore Iaconesi / Oriana Persico. Ingegnere robotico, hacker, TeD e Eisenhower Fellow lui, esperta di comunicazione e inclusione digitale e cyber-ecologista lei, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico osservano la mutazione delle società con l’avvento delle reti e delle tecnologie ubique. Tra poetica e politica, corpi e architetture, squat e modelli di business rivoluzionari, la coppia promuove una visione del mondo in cui l’arte è il collante tra scienze, politica ed economia.
IVREA: MOSTRA “VISITAZIONI. AGOSTINO ARRIVABENE PER IL MUSEO GARDA”
Museo Civico Pier Alessandro Garda, Ivrea
4 ottobre – 22 novembre 2020
Venti opere, anche di grandi dimensioni, tra pittura e scultura dialogano con gli ambienti e le collezioni dello storico museo eporediese. Agostino Arrivabene, artista tra i più significativi della scena italiana, presenta la sua recente produzione pittorica e disegna il suo personale percorso attraverso le collezioni del Museo. L’artista è ospite e al tempo stesso visitatore. La mostra si colloca nel programma di Art Site Fest, festival dedicato ai linguaggi della contemporaneità che ogni anno propone un serrato dialogo tra arte e patrimonio culturale. Art Site Fest, oltre che al Museo Garda è a Palazzo Madama e Archivio di Stato di Torino, al Castello di Govone, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Palazzo Biandrate e alla Scuola Holden. Il programma espositivo di Visitazioni, realizzato con l’intento di contribuire a far conoscere ancor di più il Museo e le sue straordinarie collezioni, è arricchito da un calendario di incontri sul rapporto tra Ivrea e l’arte contemporanea, anche a partire come d’obbligo, dalla figura di Adriano Olivetti.
Alla conferenza stampa di presentazione della mostra Visitazioni, interverranno: Stefano Sertoli, sindaco di Ivrea; Costanza Casali, assessore alla cultura del Comune di Ivrea; Paola Mantovani, direttrice del Museo Civico di Ivrea; Domenico Maria Papa, curatore della mostra; l’artista Agostino Arrivabene.
TORINO, CAMERA: 5 ANNI IN 5 GIORNI
Mostre, eventi, letture portfolio, visite guidate
30 settembre – 4 ottobre 2020
Una grande festa della fotografia, cinque giorni di mostre, proiezioni diffuse, incontri, letture portfolio e visite guidate per il quinto compleanno di CAMERA.
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia festeggia insieme a voi i suoi primi cinque anni con un ricco programma di attività gratuite che si sviluppa in cinque giorni, dal 30 settembre al 4 ottobre 2020, a CAMERA e a Torino. È un’occasione per creare un contatto, una condivisione, uno scambio con la città e con il pubblico, che, fin dall’autunno 2015 e sempre più partecipe e numeroso, segue attento e appassionato le mostre e i programmi della Fondazione. Ma è anche un modo per fare un vero e proprio regalo a chi vorrà cogliere le numerose occasioni gratuite di incontro, dialogo e divertimento sulla fotografia. «Siamo pronti a celebrare questo importante anniversario con gioia, entusiasmo e rinnovata fiducia! Lo faremo nel rispetto dei vincoli imposti dal momento particolare, aprendoci alla città e al nostro pubblico, vera ragione di esistenza di CAMERA, in tutti i modi possibili e con qualche sorpresa.» Emanuele Chieli, presidente di CAMERA. «Cinque anni fa la città si riuniva intorno a CAMERA, oggi proviamo a portare CAMERA in città, come abbiamo peraltro fatto in questo lustro, collaborando con tante persone, e con tante istituzioni.» Walter Guadagnini, direttore di CAMERA
I festeggiamenti del quinto compleanno di CAMERA sono possibili anche grazie alla presenza di numerosi sponsor. Le iniziative sono patrocinate dalla Città di Torino e in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design, Torino Fringe Festival, FIAF.
TORINO: “L’ARTE INCONTRA LA POESIA”
Da anni il poeta della Beat Generation americana Lawrence Ferlinghetti collabora con Arte Città Amica e con Immagine & Poesia, movimento artistico letterario che propone” momenti di creatività incrociata” tra artisti e poeti.
Inaugurazione lunedì 28 settembre 2020 nel Mausoleo della Bela Rosin – Strada Castello di Mirafiori, 148/7 – Torino.
Con i seguenti artisti:
Actis Gianpiero, Albanese Egidio, Alderucci Corrado, Alemanno Natalia, Aquino Patrizia, Asinari Daniela, Azzarita Mauro, Benedetti Giulio, Beretta Alessandro, Branca Antonio, Caldera Valeria, Cappiello Saverio, Carlini Rita, Cervellera Anna, Chiarelli Lidia, Cottino Isidoro, Curletto Ezio, Fassone Franco, Finetti Silvia, Fioraso Alessandro, Gentile Carla, Ghirelli Fanny, Giacometti Elisa, Giancastelli, Lanatà Gaetano, Lauricella Attilio, Lazzaretto Elda, Lucatello Gabriella, Manis Marisa, Manolio Giuseppe, Marinelli Angela, Masoero Gianna, Novella Cristina, Petri Federica, Piras Angelo, Pirrone Paolo, Robella Antonio, Saracco Agostino, Sartori Anna, Seccatore Renata, Spinnler Maria Teresa, Valensin Luciano, Vaulà Carlo, Vindigni Claudio, Viotto Giorgio, Vitagliani Filippo, Vitale Manila, Waser Wally, Zanni Fausto, Zucca Loredana.
La mostra resterà aperta fino al 13 ottobre 2020
Visitabile: lunedì 9.00/13.00, mercoledì 9.00/13.00 e 15.00/19.00, venerdì 9.00/13.00, domenica 15.00/19.00
UNI.VO.C.A., ESCURSIONE “VARIGOTTI – NOLI ANTICHE CHIESE, MONUMENTI… E NAVIGATORI”, DOMENICA 4 OTTOBRE.
Continuano gli appuntamenti in programma per la VI edizione della “Settimana della Cultura di UNI.VO.C.A. – Trent’anni sempre giovani”. Un’interessante passeggiata in Liguria tra storia, arte e natura, con presentazione online della stessa.
ROEROLANGHEMARE aps Giovedì 1 ottobre alle ore 21 presenterà, online, l’escursione “VARIGOTTI – NOLI Antiche chiese, monumenti… e navigatori” che si svolgerà domenica 4 ottobre. ZOOM ID 825 0103 1948 PW 962404 –
Invito:https://us02web.zoom.us/j/82501031948?pwd=dFBaam44V1FWRmMzZFJnQUxmSFZHQT09 Difficoltà: Lunghezza: km. 8 ca; Dislivello: m.270ca.
Abbigliamento da escursione con obbligo di pantaloni lunghi, scarponcini, borraccia e preferibilmente torcia. Prenotazioni per l’escursione: entro il venerdì precedente. Info: roerolanghemare@gmail.com – tel. 3397627691
CHE COSÈ LA SETTIMANA DELLA CULTURA DI UNI.VO.C.A.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della VI “Settimana della Cultura di UNI.VO.C.A.”. Dal 24 settembre all’11 ottobre 2020 30 eventi tra Torino e provincia per promuovere la storia, l’arte, l’archeologia e le attività di 20 associazioni unite nel segno di UNI.VO.C.A. 30 eventi come gli anni di attività che festeggia UNI.VO.C.A. e come lo slogan di questa edizione: “Trent’anni sempre giovani”. Come sempre l’iniziativa ha il patrocinio di Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città metropolitana di Torino e Città di Torino, e il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To. Quest’anno la “Settimana della Cultura di UNI.VO.C.A.” si svolge anche con il supporto del progetto “Agorà del Sapere” (con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e in collaborazione con la Regione Piemonte).
Per info e per il programma completo della Settimana della Cultura UNI.VO.C.A.:
www.univoca.org
Facebook: www.facebook.it/univocatorino
Email info@univoca.org
Cell. 335.5489853 – 333.3670926
“CONNESSIONI, SALUTE E PAESAGGIO” INCONTRO INFORMATIVO A CISTERNA
Mercoledì 30 settembre, alle 20,45 nella Chiesa parrocchiale di Cisterna d’ Asti, si terrà l’incontro “Connessioni, salute e paesaggio”. L’iniziativa è promossa dal Polo cittattiva astigiano albese – I.C. di S. Damiano e Museo di Cisterna con Fra production spa, Unità Parrocchiale di Cisterna e Aimc Asti. Interverranno: Dott. Daniele Mandrioli (Ist. Ramazzini), Dott. Claudio Varaldi (Arpa), Dott.Ssa Laura Moraglio, Dott. Vincenzo Garlando (Isde), Prof. Marco De Vecchi (Osservatorio del Paesaggio), Gian Piero Godio (Legambiente – Pro Natura), Angelo Porta (viepresidente Legambiente Piemonte). Infatti, nei giorni scorsi, è stata resa nota la richiesta per la costruzione di un’antenna, da parte di Wind3, su un terreno privato a seguito della quale è stata promossa una petizione contraria all’instanza. L’amministrazione comunale ha incontrato i cittadini il 22 e il 24 settembre 2020, rispettivamente in fraz. San Matteo e a Cisterna d’Asti, per illustrare la situazione e rispondere agli interrogativi. L’ iniziativa “Connessioni, salute e paesaggio” ha lo scopo di informare, in relazione ai ripetitori di telefonia mobile, sugli aspetti relativi alla salute e al paesaggio nella consapevolezza dell’impossibilità di esaurire tutti gli argomenti di discussione. Interverranno: Dott. Daniele Mandrioli (Istituto Ramazzini di Bologna), Dott. Claudio Varaldi (Arpa), Dott.Ssa Laura Moraglio, Dott. Vincenzo Garlando (Isde), Prof. Marco De Vecchi (Osservatorio del Paesaggio), Gian Piero Godio (Legambiente – Pro Natura), Angelo Porta (viepresidente Legambiente Piemonte). Sarà possibile seguire l’incontro sia in presenza (con il rispetto di tutte le norme antiCovid) che in videoconferenza su Meet iscrivendo al modulo al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe3RBp6cWo1wT7C7uxfC7IF5w-kIuo826CQT_2lPDWefsxw7Q/viewform (o inviando una email a polocittattiva@icsandamiano.it). L’incontro è valido per la formazione degli insegnanti di ogni ordine e grado.
Giovanna Cravanzola