Asti, l’alluvione di venerdì scorso. “Tenere alta la guardia”

L’evento alluvionale dello scorso fine settimana, che ha pesantemente colpito i comuni dell’alta Valle Tanaro ci ha riportato ai tremendi fatti del novembre 1994, quando alla enorme quantità d’acqua caduta a monte del nostro territorio si sono aggiunte le piene di affluenti importanti del Tanaro, come il Belbo, il Bormida e il Borbore. “Sabato scorso ho direttamente seguito le operazioni di monitoraggio e presidio, presso i locali messi a disposizione dalla Provincia, dove tecnici e rappresentanti della Prefettura, Provincia e del Comune di Asti, hanno operato in sinergia per comprendere i pericoli che l’innalzamento del fiume Tanaro avrebbe potuto portare al nostro territorio” dice Paolo Bassi, consigliere provinciale delegato a seguire la protezione civile. La variabilità dell’evoluzione meteorologica di una stagione autunnale viene comunque considerata nella procedure che portano gli organi preposti a stilare le previsioni meteo, necessarie ad avviare le azioni che servono per proteggere la popolazione; altra questione è prevedere la caduta di circa 600 ml di acqua, in così poco tempo. “Quanto accaduto nel territorio a monte del nostro continua ad insegnarci – aggiunge il consigliere Bassi – l’importanza di tenere alta la guardia. In questi ultimi anni diversi sono stati i fenomeni meteo avversi che hanno interessato il territorio piemontese, e in particolare il nostro astigiano. La frequenza di forti piogge e condizioni meteo avverse si è accentuata in questi ultimi anni, forse proprio perché il clima sta cambiando.Dobbiamo sforzarci a conoscere meglio i rischi del nostro territorio, le sua fragilità e accettare la possibilità che in qualsiasi momento si possa creare una situazione di pericolo. Conoscenza e consapevolezza ci aiuteranno ad aumentare la nostra resilienza.”