Covid, hot spot per le scuole: ecco perché a Carmagnola c’è e a Chieri (per ora) no…

Alessandro Sicchiero

Per decine, ormai centinaia di chieresi (Chieri e dintorni) è Carmagnola la città di riferimento sul fronte caldissimo del covid. A Carmagnola, infatti, l’asl TO 5 ha messo in funzione quell’hot spot pediatrico che è l’unica strada per sapere se i bambini e ragazzi che frequentano le scuole sono positivi o no al covid. A Carmagnola, oltre che a Moncalieri (prima sede ad entrare in funzione nel territorio dell’asl, ora riservata ai cittadini dei distretti di Moncalieri e Nichelino) ci sono i punti di effettuazione dei tamponi, per i quali ogni giorno si indirizzano bambini e genitori. Sede scomoda per i chieresi, scomodissima per chi nel Chierese arriva da ancora più lontano. E allora, si domandano in tanti, sempre di più nelle ultime ore, perché a Carmagnola sì e a Chieri no? Perché non istituire un terzo hot spot, a Chieri? Questa la risposta, appena giunta in redazione, alla domanda che 100torri ha rivolto alla direzione dell’asl TO5: “Abbiamo detto che Carmagnola è stato il secondo punto del territorio perchè l’amministrazione in poco tempo ha messo a disposizione una sede. A Chieri non è ancora stata trovata. Probabilmente, se i numeri aumenteranno proviamo a cercare sede sul chierese.” Risposta chiara, che non lascia spazio a dubbi. Tocca a Chieri trovare i locali. Li starà cercando? Li troverà presto? Abbiamo rivolto la domanda al sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero, che ci ha risposto così: “Ovviamente non è un vezzo non aver trovato una sede. L’ASL sta dividendo sui territori le varie criticità, ad esempio i tamponi non “scolastici” vengono potenziati a Chieri. Siamo in continuo contatto per valutare soluzioni utili alla causa.”

 Gianni Giacone