LIBRI – “La notte tra i due inverni” di Alberto Sciamplicotti

(edito da AlpineStudio, 2019, 170 pagg.)

E’ la storia di Livio, uno studente universitario, qualche lavoretto per mantenersi e una grande passione: la montagna. Il protagonista vive diviso tra due dimensioni: quella “lineare” legata alla città, una relazione che non da più stimoli e che dovrebbe portare a decisioni importanti, poche aspettative per il futuro; e quella “verticale” dove si trova pienamente a suo agio: perfino gli amici sembrano più veri quando si arrampica o si fa scialpinismo e anche le tragedie vengono vissute più intensamente. Romanzo profondo e sincero e l’amore dell’autore per la montagna trasuda da ogni pagina: perché il silenzio, le nebbie che avvolgono le cime, la prima neve, le sommesse conversazioni serali nei rifugi e bivacchi fanno da sempre compagnia a chi frequenta la montagna e queste sensazioni ed emozioni si ritrovano tutte, riportate con fedeltà impressionante nelle pagine di questo libro. Ma talvolta, neanche tutta la bellezza che ritrovi nei paesaggi alpini riesce a colmare il vuoto che si ha dentro. L’autore, inoltre, propone un parallelo tra l’arrampicata e la vita molto intenso: “lasciare una posizione di equilibrio per trovarne un’altra, in una sequenza di movimenti ondeggianti e continui…Tutto ciò non è null’altro che la metafora di ciò che vivi ogni giorno.”…e chi pratica questo sport questa metafora l’ha bene in testa. La lettura è avvincente, grazie a un incipit che conferma le aspettative ….e l’ultimo capitolo lascia aperta la possibilità per il lettore di immaginare che Livio continuerà a cercare la sua dimensione; cercando di lasciarsi dietro la paura e il dolore.

Monica Pelissero