Cristiano Ronaldo & Co: la Juve può sognare il decimo scudetto
L’attacco è senza alcun dubbio uno dei reparti più importanti per una squadra che vuole vincere. E quando in squadra si hanno calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Dybala, Morata, Kulusevski e Chiesa, non si può essere che ottimisti.
La Juventus di Andrea Pirlo, nonostante l’inizio di campionato balbettante, resta la squadra da battere. La rosa è stata puntellata con diversi acquisti di spessore come il brasiliano Arthur, il giovane svedese Kulusevski e la stella della Nazionale italiana Federico Chiesa. Acquisti che mettono la squadra bianconera al primo posto tra le favorite per la conquista dello scudetto, come sostenuto anche dagli esperti di scommesse sportive live su questo sito.
Che ritorno per Alvaro Morata
L’attaccante più in forma al momento sembra essere Alvaro Morata. Rientrato alla Juve dopo le esperienze con Chelsea, Real Madrid e Atletico Madrid, l’attaccante spagnolo sta trascinando la vecchia signora grazie ai suoi gol ed a prestazioni sempre più convincenti. Morata a Crotone aveva giocato una partita più dominante. Un gol, un altro cancellato per millimetri, un palo, un paio di giocate da centravanti completo. A Kiev, Alvaro si è visto principalmente nelle azioni dei due gol. Nella prima si è comportato da 9 che più vero non si può, avventandosi sulla respinta di Buschchan.
Bellissima la seconda rete, anche questa da gran centravanti: taglio sul primo palo a sorprendere il difensore e a impattare il cross di Juan Cuadrado, tra i migliori in campo. In principio doveva Arek Milik il sostituto di un Higuain arrivato a fine corsa. Fosse rimasto Sarri, sarebbe arrivato lui a completare l’attacco della Juve. Pirlo invece non impazziva per il polacco e la sua prima scelta era Dzeko. Quando si è arenata la trattativa per il bosniaco, l’obiettivo è diventato Alvaro Morata. Quando ha lasciato la Juve nell’estate 2016, sembrava pronto a una carriera da stella del calcio europeo. Ma le successive stagioni, tra ruoli da comprimario al Real, Chelsea e Atletico, non sono state così memorabili, nonostante i 16 centri complessivi nell’ultima stagione coi colchoneros. Averlo ripreso per 10 milioni di prestito e riscatto a 45 rischia di essere una grande pescata.
Il rientrante Dybala
Dopo settimane difficili Paulo Dybala può finalmente tornare a sorridere. A Kiev contro la Dinamo la Joya ha riassaporato il campo dopo oltre due mesi, entrando nella ripresa al posto di Kulusevski e mostrando di essere ancora in ritardo di condizione. Ma tanto è bastato per l’argentino, che su Instagram ha gioito per essere tornato a giocare: “Buon inizio in Champions League! E’ bello essere tornati” il messaggio del giocatore che ora spera di ritrovare al più presto il posto da titolare.
“Ha bisogno di giocare. Oggi si vedeva che non era al 100%, ha bisogno di mettere minuti. Pian piano lo rivedremo al top della condizione”, sono state le parole di Pirlo.
Un potenziale infinito
Quello della Juve è un attacco potenzialmente atomico, ed i numeri parlano chiaro. Cristiano fa la gran parte del lavoro (37), poi segue Dybala con 17, Morata 16, Chiesa 11 e Kukusevski 10. Un potenziale enorme, che ora il tecnico è chiamato a sfruttare al meglio. Il principio di Pirlo è “cercare di far giocare più giocatori di qualità possibile”, trovando un modo per salvaguardare gi equilibri. Impossibile pensare di vederli tutti e cinque nella stessa formazione (considerata anche la presenza di Ramsey), ma fino a quattro, considerando l’ecletticità di Kulusevski e la possibilità di fare tutta la fascia di Chiesa, si può arrivare.
Quando torna CR7?
Ai box a causa del Coronavirus, i tifosi della Juventus attendono il ritorno di Cristiano Ronaldo. Prosegue infatti la corsa contro il tempo del fuoriclasse portoghese, una corsa atipica considerando come non possa fare altro che stare fermo e aspettare. Anche semplicemente i prossimi controlli. Perché per quanto difficile non è ancora impossibile che Ronaldo possa rispondere presente all’appuntamento. Protocolli alla mano, quella di oggi potrebbe essere una giornata decisiva in tal senso. Se in ottica Champions quello di oggi potrà già essere un giorno decisivo per capire se Ronaldo possa o meno provare a esserci contro il Barcellona, in vista del rientro in campionato sarà venerdì la giornata chiave. Quando scadranno i dieci giorni di quarantena minima per i positivi al Covid, ecco che il tampone negativo potrebbe aprire le porte al ritorno anticipato in campo, avendo già risposto al requisito dell’asintomaticità. In linea del tutto ipotetica, quindi, potrebbe persino capitare che Ronaldo possa giocare col Verona e non con il Barcellona, ma è un paradosso puramente teorico che non sembra poter trovare riscontro dei fatti.