EMBRACO DI RIVA PRESSO CHIERI. SICCHIERO: “AI LAVORATORI SERVONO ATTI CONCRETI NON DOCUMENTI SBALLATI E SUPERATI DAI FATTI”

Il Sindaco Alessandro Sicchiero spiega le ragioni della bocciatura dell’ordine del giorno sulla Cigs: “Varaldo e Sacco hanno sbagliato ministro e richiesto un decreto già adottato da un mese. Si informino meglio.”

«Quando si assumono iniziative istituzionali, bisognerebbe quanto meno essere informati e avere la contezza di ciò che si chiede. Purtroppo non è stato il caso del consigliere ex berlusconiano Tommaso Varaldo e della consigliera Rachele Sacco, che ieri hanno presentato in Consiglio comunale uno strampalato ordine del giorno con il quale si chiedeva “al Ministro Patuanelli” di sbloccare con urgenza la cassa integrazione per i lavoratori della ex Embraco che non la percepiscono da luglio. Primo: competente per la Cigs non è il Mise (Patuanelli) ma il ministero del Lavoro, quindi la richiesta doveva essere rivolta a Nunzia Catalfo non a Stefano Patuanelli. Almeno non sbagliare ministro…Secondo: il ministero del Lavoro aveva già emesso il 25/09/2020 il decreto (n°107782), che autorizza l’Inps a erogare la cassa integrazione ai lavoratori ex Embraco (https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/ammortizzatori-sociali/focus-on/CIGS/Pagine/ElencoCigs.aspx). Mentre Varaldo e Sacco scrivevano ordini del giorno sbagliati e superati dai fatti (ma una telefonata in Regione all’assessora Chiorino?), noi, insieme a Regione Piemonte, Anpal, Agenzia Piemonte Lavoro e Centri per l’impiego, abbiamo organizzato la scorsa settimana un incontro con Sindaci e imprenditori del territorio, per approfondire il tema degli incentivi per chi volesse assumere lavoratori exEmbraco/Ventures (infatti, c’è uno sconto del 10% sui contributi che il datore di lavoro deve versare, e se il lavoratore ha chiesto l’assegno di ricollocamento un’ulteriore riduzione del 50% sui primi 18 mesi). Le lavoratrici e i lavoratori di ex Embraco/Ventures hanno bisogno della nostra solidarietà e di passi concreti, non di documenti errati che finiscono per dare ragione a chi ha sfiducia nelle istituzioni. Ciò che sconcerta sono i ritardi da parte dell’Inps e il labirinto burocratico in cui tutto sembra perdersi (con l’Inps che aspetta documenti dal curatore fallimentare, il curatore che aspetta il protocollo del decreto, e così via), mentre i lavoratori e loro famiglie sono ancora senza soldi. Nei giorni scorsi come amministrazione abbiamo sollecitato l’erogazione della cigs e continueremo a farlo fino a quando la situazione non si sbloccherà»