Chieri, “Non si muore solo di covid”: un altro flash mob per sensibilizzare sui danni del covid all’economia locale

 ” E’ stato il secondo flash mob in pochi giorni a Chieri. Oggi in via Vittorio Emanuele ci siamo ritrovati, una cinquantina di persone, abbiamo voluto dare un segnale alle istituzioni ed un messaggio ai cittadini, il messaggio è che “non si muore solo di covid”. Le restrizioni inaugurate dal nuovo dpcm che ha trasformato il Piemonte in zona rossa si aggiungono a quelle che stringono in una morsa le attività dall’inizio della pandemia. Siamo consapevoli della necessità di arginare il virus e non si deve perdere di vista l’obbiettivo principale. Ma, tra rimborsi, voucher e ristori dallo Stato è arrivato ben poco e l’economia, già in fase stagnante, ora rischia il collasso. Per questo servono importanti interventi economici per salvare e salvaguardare sia le attività economiche chiuse per il lockdown ma anche quelle che rimangono aperte, perché non si deve negare che con i limiti imposti tutti comunque ci rimettono. Lo Stato deve pensare alle famiglie, ai dipendenti, agli esercenti, ai professionisti, ai ragazzi che non possono più andare a scuola e ai genitori che devono gestirli a casa e contemporaneamente lavorare, sono tante le situazioni di fragilità che devono essere ascoltate ed aiutate. Abbiamo chiesto maggiore sensibilità per tutte le malattie, non c’è solo il Covid, milioni di italiani in questi giorni devono ricevere cure, esami, operazioni chirurgiche che spesso vengono rimandate perché tutte le risorse sono dirottate sull’epidemia, ma questo inciderà in maniera determinante se non fatale sulla vita di queste persone. Anche per loro oggi abbiamo manifestato, per dargli voce. Il mio impegno non si esaurisce con questa iniziativa e rimango, come sempre, a disposizione di tutti coloro che vogliono far giungere la propria voce alle istituzioni. Mi farò carico delle loro istanze, questo è il momento di farsi sentire, uniti, per ottenere non elemosina ma un concreto aiuto per superare il difficile periodo, perché da questa pandemia ci si deve salvare insieme, solo così la ripresa sarà possibile.” Così scrive in una nota Rachele Sacco – Consigliere comunale di Chieri (Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale insieme)