Chivasso-Brandizzo, quasi finiti i lavori nell’alveo del torrente Malone
In corrispondenza del ponte al km 19+440 della Sp. 220 di Brandizzo (in comune di Chivasso), la Direzione Viabilità della Città metropolitana di Torino ha progettato e affidato gli interventi urgenti di sistemazione dell’alveo del torrente Malone per la protezione delle fondazioni e per la regolarizzazione del corso d’alveo, Sinteticamente i lavori di sistemazione dell’alveo consistono in:
– realizzazione di soglia a valle del ponte a protezione delle fondazioni con massi cementati avente funzione anti-erosiva e per il ripristino della regolarità del fondo scorrevole;
– movimentazione e riposizionamento in situ del materiale in alveo per riprofilatura delle sezioni al fine di ripristinare l’officiosità idraulica su una distanza di circa 500 m, di cui 100 a monte e 400 a valle.
Per effettuare i lavori sono stati richiesti e ottenuti i pareri/permessi dall’autorità idraulica (Aipo), dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po Torinese e dalla Città di Chivasso.
I lavori, per un importo di € 288.225,00 (a base di gara) sono stati affidati all’Impresa Sorema S.r.l. di Biella, ed è stato autorizzato un subappalto all’Impresa S.C. Edil s.a.s. di Castellamonte.
L’inizio dei lavori è avvenuto già nel mese di luglio, nel rispetto alle indicazioni ricevute dall’Ente Parco per la tutela della riproduzione della ittiofauna. Sono tuttora in corso e ne è prevista la conclusione entro il mese. I lavori hanno subito un leggero rallentamento (oggetto di una proroga) per le difficoltà riscontrate nell’esecuzione del taglione: per la notevole presenza di acqua negli scavi (nonostante l’impiego di più pompe sommerse) si è dovuto ripiegare su elementi prefabbricati bilastra che hanno consentito di realizzarlo in maniera più spedita e con maggiore sicurezza. Altro elemento che ha rallentato un po’ l’andamento dei lavori è stato l’evento meteorologico di inizio ottobre che, se da un lato è servito a testare la bontà di quanto già realizzato, ha comunque comportato lo slittamento temporale di alcune lavorazioni per il ripristino delle piste in alveo e il rifacimento delle “ture” (argini provvisori in terra per consentire i lavori) necessarie alla deviazione del corso d’acqua durante i lavori. L’opera ha la funzione di regolarizzazione e di smaltimento della portata liquida del torrente Malone su tutte le campate esistenti e non solo su quelle attive prima dell’intervento (in regime di magra erano attive solo la 3^ e la 4^ da sponda destra orografica), oltre alla salvaguardia della stabilità delle fondazioni del ponte, fortemente compromessa dall’azione erosiva del torrente per l’assenza di un’opera stabilizzatrice del fondo.