SAVIGLIANO, SCUOLA: “E’ LA STORIA, BELLEZZA”
Nella mattinata del 23 novembre le classi 1^A della scuola secondaria di primo grado “G. Marconi” e la 3^ B, indirizzo tecnico della grafica e comunicazione, dell’I.I.S. “Cravetta-Marconi”, hanno assistito , tramite piattaforma Meet, all’incontro con il prof. Sergio Soave, nell’ambito del progetto biennale “Segni di bellezza- Inedite Narrazioni Saviglianesi” condotto in collaborazione fra i due gradi di scuola, progetto finanziato dalla Fondazione C.R.C. di Cuneo. Il progetto si pone l’obiettivo di riscoprire alcuni luoghi significativi ma meno conosciuti della città di Savigliano: sono previste lezioni di storia e di arte con esperti e associazioni del territorio (Comune, Museo Civico, Archivio Storico, Muses, Mai+Sole), che saranno spunto per successive riflessioni sul percorso di valorizzazione di questi beni. Ricordiamo chi è Sergio Soave. Sono molteplici i ruoli che ha ricoperto, oltre a quello di docente universitario di Storia contemporanea. È stato più volte Sindaco di Savigliano, parlamentare alla Camera dei deputati per tre legislature. Attualmente ricopre il ruolo di Presidente della Fondazione C.R.S., dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Cuneo e infine della Fondazione-Polo del ‘900. L’intervento dello storico saviglianese è il primo di una serie di incontri che vedranno coinvolti diversi esperti e associazioni del territorio al fine di avvicinare i ragazzi alla riscoperta e quindi alla bellezza di alcuni luoghi significativi della città di Savigliano, tali interventi saranno spunto per successive riflessioni sul percorso di valorizzazione di questi beni da parte degli stessi alunni. Il prof.Soave ha fatto capire agli allievi quanta storia con la “esse” maiuscola vi sia in storie che all’apparenza paiono decisamente più locali e circoscritte e quanta storia vi sia in un angolo di piazza Santarosa, quello legato all’arco di trionfo, uno dei pochi presenti in Piemonte. La presenza dell’arco di trionfo a partire dal 16° secolo, eretto per celebrare la casata dei Savoia e per sottolinearne il legame con la città, si arricchisce nel 1945 e successivamente nel 1995 di due lapidi che ricordano il sacrificio di Giuseppe Barberis e Aldo Chiarofonte, trucidati il 13 settembre 1944 proprio in quel luogo. Sono gli uomini che creano gli spazi , le architetture e sono sempre gli uomini con le loro azioni che possono rendere questi topoi memorabili ed è ciò che i ragazzi hanno compreso sentendo il racconto relativo ai due antifascisti. Il prof. Sergio Soave, sollecitato dalle domande degli allievi, ha inoltre sottolineato l’importanza della veridicità delle fonti, in un clima dominato dalle fake news, e ha rimarcato come il mestiere dello storico si basi necessariamente su un lavoro di ricerca rigoroso. E’ stata sicuramente una mattinata emozionante: luoghi familiari hanno preso vita grazie alle parole appassionate e sapienti del relatore.