PIEMONTE ARTE: PALAZZO GROSSO, MONDAZZI, ZARI, RIVOLI, POLO DEL ‘900, VITA NOVA, CITTATTIVA…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

PREMIO NAZIONALE DI POESIA“PALAZZO GROSSO”, IL BANDO DELLA XXVIII EDIZIONE 2021 POESIA INEDITA

La XXVIII edizione del Premio vuole coniugare due forme espressive: le immagini e  le  parole. E’  stata  quindi selezionata una  raccolta    di  fotografie,  quale  fonte di stimolo ed ispirazione per i giovani autori lirici Le  immagini sono consultabili accedendo al sito  del  Comune di  Riva  presso Chieri .To e su associazioneculturaleilcarro.it

CONCORSO PER STUDENTI

Scuole Primarie ( V° )Scuole Secondarie l°grado Scuole Secondarie ll°grado Università Scuole Istituti Penitenziari

Termine presentazione opere: 27 febbraio2021

Premiazione:23 Maggio 2021-ore 16.30 Salone delle Feste, PALAZZO GROSSO RIVA PRESSO CHIERI –

XXVII°PREMIO NAZIONALE DI POESIA”PALAZZO GROSSO”POESIA INEDITA-

Dalla visione sgorga la parola

La XXVIII edizione del Premio vuole coniugare due forme espressive: le immagini e le parole. E’ stata quindi preventivamente selezionata una raccolta  di fotografie, quale fonte di stimolo e ispirazione per i giovani autori lirici, strutturata in cinque macro-aree: -ritratto, -viaggio,-natura,-archeologia industriale, -nutrimento. Il bando di concorso viene inviato al corpo docenti , affinché possa segnalare ed illustrare in classe  il  premio  ed  invitare  gli  alunni  alla  partecipazione che dovrà  preferibilmente  essere libera  e  spontanea.  Non  è  richiesto  agli  insegnanti  un  intervento  attivo  nella  creazione degli elaborati ma, eventualmente, di raccolta e trasmissione degli stessi. Le immagini si possono consultare accedendo al sito del Comune di Riva presso Chieri .To e su associazioneculturaleilcarro.it

SEZIONI

Riservate a  studenti di: Scuole  Primarie(V°) Scuole  Secondarie  di I° grado – Scuole Secondarie di II° grado-Università-Scuole Istituti Penitenziari.).

REGOLAMENTO

.Le  opere  dovranno  pervenire in sei  copie,  unicamente  tramite  posta  ordinaria  (no raccomandate)o a mano, di cui una sola completa di: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, più classe e scuola di  appartenenza, entro  il 27febbraio 2021, alla Segreteria del Premio presso: Libreria della Torre -Via Vittorio Emanuele II, n. 34.10023 Chieri (TO). I concorrenti  dovranno  specificare  chiaramente  sulla  busta “Premio Palazzo Grosso” e Ia Sezione a cui il testo concorre. La  partecipazione è gratuita. Si può partecipare  ad  una  sola  Sezione.  II  materiale pervenuto  non  sarà restituito. Le  opere  premiate  potranno  essere  incluse  in  eventuali antologie del premio, senza richiedere ulteriori autorizzazioni agli autori. La partecipazione per  classi  o  gruppi  di  lavoro  dovrà  indicare anche il  nominativo,  indirizzo  e  numero telefonico dell’insegnante che ha coordinato I’attività. I  nominativi  della  Giuria saranno  resi  noti  al  momento  della  premiazione;  Ie  sue deliberazioni sono insindacabili ed inappellabili. .La  premiazione si  svolgerà a PALAZZO  GROSSO,p.za  Parrocchia  n.4, RIVA  PRESSO CHIERI(To),in data23 Maggio 2021, ore 16.30. I premiati ed i segnalati per ogni Sezione riceveranno riconoscimenti in libri. Potranno essere assegnati premi speciali a gruppi di lavoro ed agli insegnanti coordinatori. Verrà assegnato anche il “Premio Pubblicazione Giovani”: il candidato che ha ottenuto più  riconoscimenti  dalle  giurie  negli  anni  precedenti otterrà  la  pubblicazione  di  un  piccolo libro di sue poesie. I  premiatis aranno  avvisati  in  tempo  utile,  dovranno  ritirare  personalmente i premi loro assegnati o delegare per iscritto altra persona. Non è previsto I’invio dei premi a domicilio. La partecipazione al Premio implica di fatto l’accettazione di tutte le norme indicate nel presenteregolamento.

 

LA SCULTURA E IL RICORDO DI RAFFAELE MONDAZZI

A un anno dalla scomparsa dello scultore e docente Raffaele Mondazzi, si rinnova l’attenzione intorno alla sua ricerca che si può cogliere visitando la mostra “Barovero, Mondazzi, Preverino. Dalla materia all’opera», allestita nell’ipogeo della Rotonda di Talucchi dell’Accademia Albertina di Belle Arti, in via Accademia Albertina 6. In attesa della riapertura dello spazio espositivo, chiusura dovuta all’emergenza sanitaria COVID-19, è possibile raccontare attraverso le immagini del catalogo(AlbertinaPress), curato, come la mostra, da Pino Mantovani, la tensione cromatica e compositiva dei dipinti di Ermanno Barovero e Francesco Preverino e la meditata scansione del linguaggio di Raffaele Mondazzi che, nato a Mercato Saraceno (Forlì) nel 1953, è morto improvvisamente, a causa di un incidente, il 29 novembre 2019. E nell’ipogeo si ammira il gruppo di figure in gesso di “Quis Ut Deus”, il volto di Jali in marmo Nero di Ormea e la simbolica scultura “Dionisio” realizzata in bronzo e cemento bianco. Vi è nelle opere di Mondazzi una personale interpretazione del modellato, che esprime una sottile inquietudine e la singolare capacità di fissare un’idea, un’espressione e la luce che percorre le forme. Un lungo percorso, il suo, dalla frequentazione del Corso di Scultura tenuto da Sandro Cherchi all’Accademia agli anni di insegnamento nello stesso Istituto, sino al Corso di Scultura Sacra Contemporanea di cui è stato titolare. E per il coerente impegno creativo e culturale, gli è stata assegnata la targa “Una vita per l’arte” al Premio Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo, promosso dal Centro Pavesiano Museo Casa Natale, dalla commissione composta da Luigi Gatti, Massimo Ghiotti, Gian Giorgio Massara, Clizia Orlando e dal sottoscritto. Di questo tormentato 2020 è anche la presenza della terracotta “La Resistenza dei rifugiati politici e del profughi africani” alla mostra “Arte come Resistenza. Dalla Resistenza storica alle Resistenze attuali» presso la Civica Galleria d’arte contemporanea Filippo Scroppo di Torre Pellice. La rassegna, a cura di Ilaria Borgo, con la collaborazione del Progetto Resistenze (Andrea Balzola, Pino Mantovani, Angelo Mistrangelo, Luca Motto e Gabriella Peyrot) rivela ancora una volta gli aspetti del suo linguaggio estremamente controllato nella resa del soggetto.

Angelo Mistrangelo

 

SOTTODICIOTTO E CAMERA: LOOKING FOR FAMILIES. INCONTRO ONLINE CON ALBA ZARI

Sabato 5 dicembre | ore 18.30 | Live Facebook

Sabato 5 dicembre, alle ore 18.30, Sottodiciotto Film Festival & Campus e CAMERA propongono

l’incontro online “Looking for families” ispirato all’edizione di quest’anno del Festival (online dal 4 all’8 dicembre 2020), intitolata “My Families”. L’appuntamento, che si inserisce nella sezione Wiki Campus di Sotto18 e nel programma di incontri online che CAMERA propone al pubblico in queste settimane di chiusura del centro espositivo, è dedicato al tema della famiglia raccontata attraverso la macchina fotografica per riflettere sulla rappresentazione dei rapporti parentali e affettivi in fotografia. Il tema dell’incontro verrà trattato da diversi punti di vista attraverso gli interventi di Roberta Basano, responsabile della Fototeca del Museo Nazionale del Cinema e docente di Storia e teoria della fotografia al DAMS di Torino, di Enrico Bisi, direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus, di Adriana Lopez-Sanfeliu autrice del documentario Elliot Erwitt, Silence Sounds Good in programma al festival, dell’artista e fotografa Alba Zari, autrice di “The Y”, progetto fotografico autobiografico incentrato sulla ricerca del padre biologico, e dal curatore di CAMERA Giangavino Pazzola. L’incontro sarà visibile gratuitamente sui canali Facebook di Sottodiciotto (@sottodiciotto) e di CAMERA (@CameraTorino).

 

 

ARS CAPTIVA: WORKSHOP GRAFICO

Sette manifesti progettati dagli studenti delle scuole a indirizzo artistico e della comunicazione per stimolare nei cittadini riflessioni legate ai concetti di libertà espressiva e creatività

Torino, 3-17 dicembre 2020

Tra le iniziative di Ars Captiva per l’anno in corso era centrale un workshop grafico dedicato agli studenti dei corsi di Grafica e Comunicazione. Avrebbe coinvolto i giovanissimi creativi nella progettazione di manifesti pensati per riflettere, insieme ai cittadini torinesi, sulla difficile riemersione dalla pandemia. Per ragioni ormai a tutti note, il laboratorio di ottobre è stato rinviato a tempi più sereni. Ars Captiva ha deciso di essere comunque presente sui muri della città, con frammenti significativi della propria storia e della propria visione, affidati alle immagini-guida delle sette edizioni biennali trascorse. Sono esposte immagini progettate nel tempo dagli studenti, invitati a rielaborare la rappresentazione del proprio volto. I risultati mostrano una chiara competenza progettuale, al servizio della comunicazione degli eventi e delle mostre che  Ars Captiva periodicamente organizza in luoghi diversi della città.  Dalle ex Carceri Le Nuove alle sedi del Torino Jazz Festival, dalla ex Manifattura Tabacchi all’Housing Giulia (residenza per persone in difficoltà abitative transitorie), dal 2007 gli studenti dialogano con gli spazi trasformandoli con la loro creatività,  in sintonia con il tema loro assegnato. Le citazioni, a corollario dei visual in ciascuno dei poster, rimandano ai contenuti delle sette biennali e, al contempo, intendono conservare lo spirito del workshop non realizzato. Associate alla forte presenza delle immagini, interpellano i passanti sui concetti non scontati di libertà espressiva, duttilità di pensiero e creatività. La serie di manifesti visibile dal 3 al 17 dicembre negli spazi di affissione cittadina, in una vera e propria mostra a cielo aperto, testimonia una volta di più l’importante presenza di Ars Captiva nella formazione artistica regionale. Intende attirare l‘attenzione sulla capacità di innovazione e di fare sistema degli istituti artistici,  che hanno saputo unirsi in associazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per incentivare la relazione col territorio attraverso un nuovo modo di intendere la didattica.  Quelle stesse istituzioni, per loro natura definite da attività e pratiche artistiche di laboratorio che nessun insegnamento a distanza può sostituire, soffrono oggi oltremisura le conseguenze dei provvedimenti sulla scuola. Ai docenti, agli studenti, ai giovani artisti, costretti a esprimersi oggi in condizioni di assoluto disagio, testimoniamo con questa mostra il nostro impegno

 

ARTISSIMA 2020: RAED YASSIN È IL VINCITORE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO TOSETTI VALUE PER LA FOTOGRAFIA

È Raed Yassin (Beirut, 1979) il vincitore della prima edizione del Premio Tosetti Value per la fotografia, sostenuto da Tosetti Value – Il Family office, partner di Artissima dal 2017. Il premio, che mira ad indagare la relazione tra arte ed economia dilatando il campo prospettico sulla realtà, è assegnato all’artista il cui lavoro fotografico è ritenuto efficace per comprendere la situazione storico-sociale ed economica del nostro mondo globalizzato. L’artista è presentato dalla galleria Isabelle van den Eynde di Dubai, Emirati Arabi Uniti. Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Joerg Bader, direttore del Centre de la Photographie de Genève di Ginevra, Walter Guadagnini, direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, Francesco Jodice, artista e docente presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Giovanna Silva, artista e direttrice editoriale presso Edizioni Humboldt Books di Milano, e Giulia Tosetti, responsabile Tosetti Value per l’Arte e CEO Promemoria Family, con questa motivazione:

La giuria ha assegnato all’unanimità la prima edizione del Premio Tosetti Value per la fotografia a Raed Yassin, rappresentato dalla galleria Isabelle van den Eynde, per il personale uso del mezzo fotografico che, attraversando diverse discipline, riesce a fondere storia personale dell’artista e memoria collettiva. Appropriandosi di codici linguistici propri del cinema, della musica e della cultura pop, l’artista riscrive la storia del Medio Oriente vista dalla sua esperienza di vita a Beirut e come attore impegnato attivamente nell’interpretazione e nella diffusione dell’arte come pratica sociale intima e performativa.

 

CASTELLO DI RIVOLI, INAUGURAZIONE INSTALLAZIONE LUMINOSA “COSI’ MI PARVE DA LUCE RIFRATTA”

 

POLO DEL ‘900: ELSA MORANTE. CANTASTORIE E POETA

Giovedì 3 dicembre, ore 18.00 (in diretta streaming su Facebook e YouTube) il quarto appuntamento del progetto integrato 9cento Storie. Donne che cambiano il mondo, coordinato dal Centro studi Piero Gobetti. Intervengono Giuliana Zagra, Beatrice Manetti e Elisiana Fratocchi. Introduce Marta Vicari.

 

 

 

 

SALONE DEL LIBRO, VITA NOVA DAL 4 DICEMBRE AL 7 GENNAIO

online, a scuola, in libreria

Dopo il successo di SalTo Extra, primo grande evento letterario interamente online, il Salone torna con Vita Nova. Non sarà solo una rassegna culturale e letteraria, ma l’inizio di un nuovo percorso da condividere con gli editori, le librerie, le biblioteche e la comunità di lettori, insegnanti, studenti in attesa di Vita Supernova, la XXXIII edizione del Salone nel 2021.

 

 

COMP(H)OST #11 | CHI SEMINA UTOPIA RACCOGLIE REALTÀ

Casa delle Agriculture | 2 dicembre 2020

Molti tra i temi e le riflessioni scaturiti dalla capienza della nozione di compost elaborata da Donna Haraway trovano sintesi nella Casa delle Agriculture, ospite dell’undicesimo appuntamento di COMP(H)OST: un’esperienza in cui la dimensione visionaria e desiderante dell’utopia si è tradotta in nuove pratiche di vita. Ce ne parlerà, sul canale Youtube del Castello di Rivoli: Luigi Coppola, artista, attivista, autore di progetti basati sulla sperimentazione di pratiche partecipative e la ridefinizione delle nozioni di comunità e beni comuni, in conversazione con Donato Nuzzo, documentarista, operatore sociale e cofondatore del progetto, e Chiara Vacirca, curatrice e attivista.  Casa delle Agriculture nasce come un collettivo formato da giovani agricoltori, artisti e attivisti con l’obiettivo comune di praticare la “restanza”, ovvero modalità inedite di riabitare e riattivare territori marginali e in via di spopolamento. Fondata ufficialmente nel 2013, nel piccolo paese di Castiglione d’Otranto, in Salento, ha l’obiettivo di rivitalizzare le terre abbandonate, ripopolare le campagne, generare economie solidali e costruire un modello culturale e sociale di convivenza fondato sull’agricoltura naturale. Il Salento è il luogo dove, sempre nel 2013, è stata rilevata per la prima volta in Italia l’infezione da Xylella fastidiosa, considerata uno dei batteri vegetali più pericolosi al mondo, che con la sua inesorabile azione sugli ulivi ha disseccato le campagne e alterato il paesaggio in modo permanente, gettando in profonda crisi l’agricoltura locale e un intero modello produttivo fondato sulla monocultura. il Salento è anche il luogo in cui negli ultimi dieci anni ha preso forma un movimento che federa agricoltura, attivismo e pratiche artistiche in un’inedita alleanza fondata sullo sviluppo di azioni concrete di cura e rigenerazione del territorio.  Attraverso un percorso partecipativo e molteplici iniziative volte a ripensare le tradizioni rurali e l’idea di sviluppo, Casa delle Agriculture ha cercato di mettere a punto un approccio al territorio dove convivessero bellezza, memoria e un diverso presente. Il progetto sta sperimentando un modello agricolo e culturale radicalmente diverso da quello, tuttora in atto, che ha portato all’abbandono e all’avvelenamento progressivo delle terre e a un decadimento strutturale delle relazioni sociali ed economiche nei territori rurali. Una sorta di ripopolamento di energie e desideri, pronti a essere messi a sistema per un ritorno alla terra consapevole, affrontando su scala locale le più grande sfide globali a livello ambientale, culturale e sociale.

 

CANTICA21  PREMIA IL PROGETTO DI SIMONE BERTI SOSTENUTO E PROMOSSO DAL MUSEOMONTAGNA

Il progetto pittorico “Untitled” candidato dall’artista Simone Berti con il Museomontagna è tra i vincitori del bando Cantica21 del Ministero degli Affari esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La candidatura è nata nell’ambito della visione programmatica del Museo che, dal 2018, investe anche nella produzione di progetti espositivi fondati sul dialogo tra arte contemporanea e Collezioni storiche. Tale strategia nasce dalla consapevolezza che la creatività contemporanea rappresenti uno strumento straordinario per affrontare con approccio critico e con consapevolezza i cambiamenti ambientali, culturali ed economici che interessano la montagna del XXI secolo. L’opera di Simone Berti a giugno 2021 entrerà a fare parte delle collezioni del Museomontagna.

 

 

A “VITA NOVA” PREMIAZIONE XV CLM E PRESENTAZIONE DELLA NUOVA ANTOLOGIA

Martedì 8 dicembre 2020 – Ore 11.00

Il CLM invita tutte e tutti voi a partecipare alla Premiazione del XV Concorso letterario nazionale Lingua Madre Presentazione della nuova antologia Lingua Madre Duemilaventi. Racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27). Le due cerimonie, quest’anno congiunte in un unico evento, avranno luogo online, nell’ambito di Vita Nova l’edizione invernale del Salone Internazionale del Libro di Torino. Nonostante l’emergenza sanitaria che tutte e tutti stiamo vivendo il Concorso non si è fermato, proclamando le vincitrici e pubblicando la nuova antologia, per dare un segno di fiducia e speranza alle tante donne che seguono il progetto. Vi aspettiamo quindi per una grande festa virtuale insieme alle autrici e alle/gli ospiti del Concorso

Martedì 8 dicembre 2020 – Ore 11.00

su salonelibro.it, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube

della manifestazione.

 

“VECCHIE E NUOVE R-ESISTENZE… RICONNESSIONI 6”- ALBERTO BANAUDI E GHERARDO COLOMBO PER IL POLO CITTATTIVA ASTIGIANO ALBESE

Proseguono con “Vecchie e nuove r-esistenze… Riconnessioni-6”, le videoconferenze organizzate dal Polo cittattiva astigiano albese – I.C. di S. Damiano e Museo Arti e Mestieri di un Tempo con Fra production spa, Acli e Aimc di Asti.

1) venerdì 4 dicembre 2020 – ore 18 – videosofia ”Teatro greco e filosofia – 2° incontro” con il prof. Alberto Banaudi; 2)  lunedì 14  dicembre  2020 – Ore 17,30 – Gherardo Colombo presenta ”Anche per giocare servono le regole. Come diventare cittadini” (Chiarelettere). L’autore ne discute con Mauro Ferro.

Il prof. Alberto Banaudi da anni collabora con il Castello di Cisterna e il Polo cittattiva per l’astigiano e l’albese. Dopo il successo delle precedenti videosofie, riprendono i suoi appassionanti incontri filosofici. Laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Torino e quella in Filosofia presso l’Università di Genova, è professore di storia e filosofia al liceo scientifico “F. Vercelli”di Asti e di letterature classiche all’Utea. Oltre ad insegnare Banaudi si dedica alla ricerca filosofica.

Gli incontri sono gratuiti, validi per l’aggiornamento degli insegnanti di ogni ordine e grado e si terranno in presenza.  Iscrizioni, entro e non oltre il 3/12/2020, sul sito: www.scuolealmuseo.it/blogdidattica/

Giovanna Cravanzola

 

ARTISSIMA 2020: ALESSANDRO SCARABELLO È IL VINCITORE DELLA DECIMA EDIZIONE DEL PREMIO ETTORE E INES FICO

È Alessandro Scarabello (Roma, 1979) il vincitore della decima edizione del Premio Ettore e Ines Fico il riconoscimento promosso dal MEF Museo Ettore Fico di Torino. Il premio è dedicato a un giovane artista scelto tra quelli presenti ad Artissima 2020. L’artista è presentato dalla galleria The Gallery Apart di Roma. Il premio viene conferito da una giuria composta da Andrea Busto, Presidente e Direttore del MEF Museo Ettore Fico di Torino, e dalla Direzione artistica del Museo con questa motivazione: “Alessandro Scarabello rappresenta un nuovo spirito nella pittura italiana, le radici della sua ricerca affondano nei terreni profondi della cultura europea internazionale degli ultimi due secoli e drenano linfa dalla più alta e raffinata storia dell’arte. Accumulatore seriale, artista bulimico e infaticabile, convoglia nelle sue opere un’impressionate quantità di informazioni estetiche che vanno da Balthus a Luc Tuymans, da Scipione all’ultimo Tiziano; nelle sue opere tutto si stratifica in una stesura al confine tra figurazione e astrazione. Sommando nei suoi dipinti le velature, una sull’altra, in una tecnica encaustica tra ricordi, frammenti e citazioni dello sconfinato museo umano in cui la “maestria” è parte integrante e insostituibile dell’opera dell’artista, Alessandro Scarabello è uno dei giovani talenti italiani che può dialogare in modo paritario con le avanguardie internazionali contemporanee.”